Poesie generazionali


in Poesie (Poesie generazionali)

Mai lo capirai

"Hai fatto due video e una telefonata
a un tipo che non avevi visto mai"
scrivevi quel giorno di un'ennesima infuriata
quando rifiutavo quella tua proposta geometrica a mio parere esagerata
mica era vero che non ti avevo visto mai
ma tanto questo, tu, mai lo capirai
io ti vidi ragazzino
seguirmi in ogni stanzino
quel giorno lontano nel tempo
ma poi, ancora ti vidi, in qualche momento
quando la mente mia a te tornava
e si chiedeva cos'era di te stato
allora, che eri divenuto per me un frutto proibito.
Che nulla e nessuno, nella vita, assurdo, aveva cancellato.
Mica è vero che non ti avevo visto mai
ma tanto questo, tu, mai lo capirai
come mai lo capirai
che quando ti trovai
gioia autentica provai
a sapere cosa eri diventato
cosa nella vita avevi creato
mentre io ti vedevo nel mio pensiero.
E con te ho voluto giocare
di giochi con te mai vissuti
di giochi da grandi, sì
ma come una bambina davvero mi sentivo
non pensavo a me donna
e a te che ti atteggiavi con sopraffazione.
Pensavo a noi, due persone
alla pari, che giocavano con complicità
ma va, che eri pronto a ferire e a fare male
"tu che fai la puritana in realtà sei una puttana"
avevi ragione, ma solo con te volevo giocare
mica era vero che non ti avevo visto mai,
ma tanto questo, tu, mai lo capirai.
Ora la puttana la faccio meglio con chi, per davvero
mi ha scelto per tutta la vita così,
com'ero
l'hai tu gettata via la mia poesia
di vederti e sentirti anche solo col pensiero.
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    in Poesie (Poesie generazionali)

    Ingenua

    "Ingenua" una psico disse a me
    ma allora ingenua te,
    anche te
    e te
    e te
    e te
    tutte noi siamo ingenue,
    coloro che hanno creduto
    e credono ancora, davvero,
    che chi ti chiama amore lo pensi sul serio, almeno un po',
    e non ti faccia andare dentro a un tunnel nero
    di violenza, di morte,
    di sopraffazione, di discriminazione.
    "Ingenua" l'ha detto una donna a me,
    ma allora lo venga a dire anche a te
    e a te
    e a te
    e a te
    tutte ingenue, tutte torde
    tutte all'intelligenza sorde.
    tutte, una folla infinita,
    che per amore han perduto la vita.
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      in Poesie (Poesie generazionali)

      Che speranze abbiamo se non ci ribelliamo

      Si vive e si muore durante il giorno,
      momenti felici che durano poco,
      e per il resto solo routine,
      la vita passa così,
      ragazzi in fondo alla strada,
      alla ricerca di ideali,
      nella stanza dei bottoni non sono leali,
      uomini senza un lavoro,
      loro dall'alto a gestir il tesoro,
      e noi qui a pagare per loro,
      ma che speranze abbiamo,
      se non ci ribelliamo,
      scendiamo in piazza inseguendo un pallone,
      mentre c'è gente che muore di crepa cuore,
      non trova lavoro si suicida o muore di dolore.
      Composta mercoledì 28 ottobre 2015
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        in Poesie (Poesie generazionali)

        La luce ecografica

        Quando ti vedo passar
        dall'aorta alla porta
        e ti sento spiegar,
        o dolce ecografista,
        il mio fegato brilla
        mentre io già son brillo,
        poi un tal brivido mi prende
        che proprio all'istante,
        a mò di gabbiano,
        comincio a volare
        e ad ali spiegate
        finanche a volteggiare
        ma è solo un delirare.
        Quel bruto pensier
        che mi ti fa desiar,
        mia Musa divina,
        d'incanto s'appanna
        e subentra il canto,
        di poi per lo stress
        inizia il processo
        di transaminazione
        ed è la glutammina
        che mi pervade il cervello
        e mi eccita il neurone.
        Proprio a questo punto
        si illumina il pensiero
        per la materia andata e,
        in tanta luce,
        la mente si compiace,
        l'anima si dà pace
        e perfin lo spirito
        finalmente tace.
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          in Poesie (Poesie generazionali)

          Halloween

          Parlano scricchiolando gli scheletri nel vento
          estasiate streghe fra lingue di fuoco
          scuotono il bosco appeso alla notte.
          Nelle brume circola un sacro terrore,
          l'anno s'inginocchia al freddo rigore,
          e brace vivifica lanterne odorose,
          muovendo bagliori su foglie di luna.
          Maschere vagano in campi mummificati,
          sbattono corvine le ballate vaporosi canti,
          s'offrono dolci per gli spiriti astanti.
          Un frullare nero d'uccello s'accomoda sui rami,
          tratteggiati versi precipitano;
          nei crateri di pupilla si stampa la morte,
          che scodinzola e s'impegna.
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            Scritta da: Sabrina
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Mai come voi

            Non sarò mai come voi
            che in ogni situazione
            provate ad arricchirvi,
            che date consigli interessati,
            approfittate delle difficoltà altrui;
            vendete l'anima per una manciata di spiccioli
            e calpestate i sentimenti della gente
            per sentirvi grandi.
            Non sarò mai così, anche a costo
            di camminare da sola,
            con la mia povertà, i miei sogni
            e i miei sani principi.
            Non sarò mai ipocrita e cieca,
            o così insensibile e dura
            da non sentire il dolore
            altrui che consuma il mio cuore.
            Non riuscirò mai e non potrò mai
            essere come voi,
            egoisti, superficiali
            ed incapaci di amare,
            perché amerò sempre
            chi mi ha dato la vita,
            coloro a cui ho donato la vita
            e colui che ogni giorno
            mi regala la vita nuova...
            e niente al mondo sarà
            mai altrettanto prezioso!
            Composta mercoledì 28 ottobre 2015
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              in Poesie (Poesie generazionali)

              Dolce fata

              Quanti ragazzi intorno a te,
              fanno a gara per rendersi simpatici,
              tu confusa più che mai,
              arrossita da far sparire il trucco,
              incertamente mi butto o non mi butto,
              lasci la scia da per tutto,
              ti comporti onestamente,
              ti nascondi tra la gente,
              ma una bellezza come te non passa inosservata,
              sei una fata, hai l'espressione colorata,
              smonti tutti con una risata,
              la tua parlata raffinata,
              educata.
              Ciao dolce fata.
              Composta martedì 27 ottobre 2015
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                in Poesie (Poesie generazionali)
                Devo capire,
                lasciarti stare,
                non ti sto a cuore,
                meglio svoltare,
                ma basta un tuo sguardo per farmi crollare,
                una risata per farmi sognare,
                devo capire che non c'è niente da fare,
                provo e riprovo,
                mi lasci da solo,
                devo capire,
                la devo finire,
                non mi calcoli mai,
                se mi innamoro per me son guai,
                lo devo capire,
                non ti posso stupire.
                Composta venerdì 23 ottobre 2015
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                  in Poesie (Poesie generazionali)
                  Ciao, se ti riconosci in questa poesia,
                  andavi a Salerno con allegria,
                  io andavo a Napoli,
                  a fare il soldato,
                  e già ti avevo inquadrato.
                  Sei salita traghettando,
                  già mi stavo innamorando,
                  Idalba Tp ti chiamavi così,
                  mi cercavi e venivi da me,
                  tutta la notte mi parlavi di te,
                  bella quasi a sdegnare,
                  mi volevi baciare,
                  io ero impegnato non volevo sbagliare,
                  ti ho cercato,
                  non ti ho più trovato,
                  Idalba Tp,
                  scendendo dal treno tutto è morto lì.
                  Composta mercoledì 21 ottobre 2015
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