Silenzio, mi sento da te attratta, mi conforto nel tuo profondo e dell'incanto delle piccole cose: la formica col suo fardello vedo sparire, mi perdo nel silenzio che sa di tanti suoni in uno.
Passa il vento che sordo s'allontana e la parola rimane dentro intatta, come grandine che colpisce senza scalfire, un angolo nascosto e provvisorio, un'energia mossa dai misteri.
Anche nei pertugi entra l'infinito: ansimo, perché il mio pensiero è indomabile, vorrei sapere come prenderlo per mano e, magari parlarci piano, piano, come a un buon amico.
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