Sia Vile agli altri, e da quel solo amata a cui di sé fece sì larga copia. Ah, Fortuna crudel, Fortuna ingrata! trionfan gli altri, e ne moro io d'inopia. Dunque esser può che non mi sia più grata? dunque io posso lasciar mia vita propia? Ah più tosto oggi manchino i dì miei, ch'io viva più, s'amar non debbo lei! -
La verginella è simile alla rosa, ch'in bel giardin su la nativa spina mentre sola e sicura si riposa, né gregge né pastor se le avvicina; l'aura soave e l'alba rugiadosa, l'acqua, la terra al suo favor s'inchina: gioveni vaghi e donne inamorate amano averne e seni e tempie ornate.
Pensier (dicea) che 'l cor m'agghiacci ed ardi, e causi il duol che sempre il rode e lima, che debbo far, poi ch'io son giunto tardi, e ch'altri a corre il frutto è andato prima? a pena avuto io n'ho parole e sguardi, ed altri n'ha tutta la spoglia opima. Se non ne tocca a me frutto né fiore, perché affligger per lei mi vuo' più il core?
Pensoso più d'un'ora a capo basso stette, Signore, il cavallier dolente; poi cominciò con suono afflitto e lasso a lamentarsi sì soavemente, ch'avrebbe di pietà spezzato un sasso, una tigre crudel fatta clemente. Sospirante piangea, tal ch'un ruscello parean le guance, e 'l petto un Mongibello.
All'apparir che fece all'improvviso de l'acqua l'ombra, ogni pelo arricciossi, e scolorossi al Saracino il viso; la voce, ch'era per uscir, fermossi. Udendo poi da l'Argalia, ch'ucciso quivi avea già (che l'Argalia nomossi) la rotta fede così improverarse, di scorno e d'ira dentro e di fuor arse.
Ma se desir pur hai d'un elmo fino, trovane un altro, ed abbil con più onore; un tal ne porta Orlando paladino, un tal Rinaldo, e forse anco migliore: l'un fu d'Almonte, e l'altro di Mambrino: acquista un di quei dui col tuo valore; e questo, ch'hai già di lasciarmi detto, farai bene a lasciarmi con effetto. -
Oh gran bontà de' cavallieri antiqui! Eran rivali, eran di fé diversi, e si sentian degli aspri colpi iniqui per tutta la persona anco dolersi; e pur per selve oscure e calli obliqui insieme van senza sospetto aversi. Da quattro sproni il destrier punto arriva ove una strada in due si dipartiva.
E cominciò: - Signor, io conducea pedoni e cavallieri, e venìa in campo là dove Carlo Marsilio attendea, perch'al scender del monte avesse inciampo; e una giovane bella meco avea, del cui fervido amor nel petto avampo: e ritrovai presso a Rodonna armato un che frenava un gran destriero alato.
Questo disir, ch'a tutti sta nel core, de' fatti altrui sempre cercar novella, fece a quel cavallier del suo dolore la cagion domandar da la donzella. Egli l'aperse e tutta mostrò fuore, dal cortese parlar mosso di quella, e dal sembiante altier, ch'al primo sguardo gli sembrò di guerrier molto gagliardo.
D'un cavallier, ch'all'ombra d'un boschetto, nel margin verde e bianco e rosso e giallo sedea pensoso, tacito e soletto sopra quel chiaro e liquido cristallo. Lo scudo non lontan pende e l'elmetto dal faggio, ove legato era il cavallo; ed avea gli occhi molli e 'l viso basso, e si mostrava addolorato e lasso.