Poesie d'Autore


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)
Pieno di dolce e d'amoroso affetto,
alla sua donna, alla sua diva corse,
che con le braccia al collo il tenne stretto,
quel ch'al Catai non avria fatto forse.
Al patrio regno, al suo natio ricetto,
seco avendo costui, l'animo torse:
subito in lei s'avviva la speranza
di tosto riveder sua ricca stanza.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Non mai con tanto gaudio o stupor tanto
    levò gli occhi al figliuolo alcuna madre,
    ch'avea per morto sospirato e pianto,
    poi che senza esso udì tornar le squadre;
    con quanto gaudio il Saracin, con quanto
    stupor l'alta presenza e le leggiadre
    maniere, e il vero angelico sembiante,
    improviso apparir si vide inante.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      E fuor di quel cespuglio oscuro e cieco
      fa di sé bella ed improvvisa mostra,
      come di selva o fuor d'ombroso speco
      Diana in scena o Citerea si mostra;
      e dice all'apparir: - Pace sia teco;
      teco difenda Dio la fama nostra,
      e non comporti, contra ogni ragione,
      ch'abbi di me sì falsa opinione. -
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Ma non però disegna de l'affanno
        che lo distrugge alleggierir chi l'ama,
        e ristorar d'ogni passato danno
        con quel piacer ch'ogni amator più brama:
        ma alcuna fizione, alcuno inganno
        di tenerlo in speranza ordisce e trama;
        tanto ch'a quel bisogno se ne serva,
        poi torni all'uso suo dura e proterva.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Pur tra quei boschi il ritrovarsi sola
          le fa pensar di tor costui per guida;
          che chi ne l'acqua sta fin alla gola
          ben è ostinato se mercé non grida.
          Se questa occasione or se l'invola,
          non troverà mai più scorta sì fida;
          ch'a lunga prova conosciuto inante
          s'avea quel re fedel sopra ogni amante.
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Con molta attenzion la bella donna
            al pianto, alle parole, al modo attende
            di colui ch'in amarla non assonna;
            né questo è il primo dì ch'ella l'intende:
            ma dura e fredda più d'una colonna,
            ad averne pietà non però scende,
            come colei c'ha tutto il mondo a sdegno,
            e non le par ch'alcun sia di lei degno.
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              in Poesie (Poesie d'Autore)
              Mentre costui così s'affligge e duole,
              e fa degli occhi suoi tepida fonte,
              e dice queste e molte altre parole,
              che non mi par bisogno esser racconte;
              l'aventurosa sua fortuna vuole
              ch'alle orecchie d'Angelica sian conte:
              e così quel ne viene a un'ora, a un punto,
              ch'in mille anni o mai più non è raggiunto.
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                Scritta da: Silvana Stremiz
                in Poesie (Poesie d'Autore)
                Stato era in campo, e inteso avea di quella
                rotta crudel che dianzi ebbe re Carlo:
                cercò vestigio d'Angelica bella,
                né potuto avea ancora ritrovarlo.
                Questa è dunque la trista e ria novella
                che d'amorosa doglia fa penarlo,
                affligger, lamentare, e dir parole
                che di pietà potrian fermare il sole.
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                  Scritta da: Silvana Stremiz
                  in Poesie (Poesie d'Autore)
                  Appresso ove il sol cade, per suo amore
                  venuto era dal capo d'Oriente;
                  che seppe in India con suo gran dolore,
                  come ella Orlando sequitò in Ponente:
                  poi seppe in Francia che l'imperatore
                  sequestrata l'avea da l'altra gente,
                  per darla all'un de' duo che contra il Moro
                  più quel giorno aiutasse i Gigli d'oro.
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