Poesie d'Autore


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)
La fonte discorrea per mezzo un prato,
d'arbori antiqui e di bell'ombre adorno,
Ch'i viandanti col mormorio grato
a ber invita e a far seco soggiorno:
un culto monticel dal manco lato
le difende il calor del mezzo giorno.
Quivi, come i begli occhi prima torse,
d'un cavallier la giovane s'accorse;
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Io parlo di quella inclita donzella,
    per cui re Sacripante in terra giacque,
    che di questo signor degna sorella,
    del duca Amone e di Beatrice nacque.
    La gran possanza e il molto ardir di quella
    non meno a Carlo e a tutta Francia piacque
    (che più d'un paragon ne vide saldo),
    che 'l lodato valor del buon Rinaldo.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      Che vuole uscir di nuovo alla campagna,
      e ritentar la sorte de la guerra.
      Spaccia Rinaldo subito in Bretagna,
      Bretagna che fu poi detta Inghilterra.
      Ben de l'andata il paladin si lagna:
      non ch'abbia così in odio quella terra;
      ma perché Carlo il manda allora allora,
      né pur lo lascia un giorno far dimora.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        E perché dal re d'Africa battaglia
        ed assedio s'aspetta, usa gran cura
        a raccor buona gente e vettovaglia,
        far cavamenti e riparar le mura.
        Ciò ch'a difesa spera che gli vaglia,
        senza gran diferir, tutto procura:
        pensa mandare in Inghilterra, e trarne
        gente onde possa un novo campo farne:
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          La notte a pena di seguir rimane,
          per affrontarsi col signor d'Anglante:
          tanto ha creduto alle parole vane
          del messagger del cauto negromante.
          Non cessa cavalcar sera e dimane,
          che si vede apparir la terra avante,
          dove re Carlo, rotto e mal condutto,
          con le reliquie sue s'era ridutto:
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Ora al demonio che mostrò a Rinaldo
            de la donzella li falsi vestigi,
            credette Baiardo anco, e stette saldo
            e mansueto ai soliti servigi.
            Rinaldo il caccia, d'ira e d'amor caldo,
            a tutta briglia, e sempre invêr Parigi;
            e vola tanto col disio, che lento,
            non ch'un destrier, ma gli parrebbe il vento.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Silvana Stremiz
              in Poesie (Poesie d'Autore)
              Bramoso di ritrarlo ove fosse ella,
              per la gran selva inanzi se gli messe;
              né lo volea lasciar montare in sella,
              perché ad altro camin non lo volgesse.
              Per lui trovò Rinaldo la donzella
              una e due volte, e mai non gli successe;
              che fu da Ferraù prima impedito,
              poi dal Circasso, come avete udito.
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Silvana Stremiz
                in Poesie (Poesie d'Autore)
                Quando ella si fuggì dal padiglione,
                la vide ed appostolla il buon destriero,
                che si trovava aver voto l'arcione,
                però che n'era sceso il cavalliero
                per combatter di par con un barone,
                che men di lui non era in arme fiero;
                poi ne seguitò l'orme di lontano,
                bramoso porla al suo signore in mano.
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Silvana Stremiz
                  in Poesie (Poesie d'Autore)
                  Signor, non voglio che vi paia strano
                  se Rinaldo or sì tosto il destrier piglia,
                  che già più giorni ha seguitato invano,
                  né gli ha possuto mai toccar la briglia.
                  Fece il destrier, ch'avea intelletto umano,
                  non per vizio seguirsi tante miglia,
                  ma per guidar dove la donna giva,
                  il suo signor, da chi bramar l'udiva.
                  Vota la poesia: Commenta
                    Scritta da: Silvana Stremiz
                    in Poesie (Poesie d'Autore)
                    Veduto avreste i cavallier turbarsi
                    a quel annunzio, e mesti e sbigottiti,
                    senza occhi e senza mente nominarsi,
                    che gli avesse il rival così scherniti;
                    ma il buon Rinaldo al suo cavallo trarsi
                    con sospir che parean del fuoco usciti,
                    e giurar per isdegno e per furore,
                    se giungea Orlando, di cavargli il core
                    Vota la poesia: Commenta