Poesie d'Autore


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

A ritroso

Scossi polvere greve
da calzari consunti.
Oh, come lungo
il cammino a ritroso!
Ebbi gioia di ricordi
ma lieve
in memoria riarsa
dove passioni
ritte come grattacieli
son diventate
fauna di sottobosco.
È calva la vita
sotto stelle solerti
che han lasciato il cielo
con gioia vagabonda;
ma la notte è ancora qui
signora
sopra il mio guanciale.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Viaggi di ritorno

    Non guardo fuori ma il doppio
    che si specchia nel vetro
    di una finestra la cui lamina
    argentata è di luci accese,
    di notti insonni e di viaggi
    di ritorno intorno a una stanza.

    E sempre cercare le parole
    come per dire tutto e barare
    sulla realtà o siamo fragili,
    ché non c'è balzo di tigre
    né natura angelicata
    quando scalpita in noi
    la nostra storia unica
    ma poi niente di speciale.

    Il poeta ha il mal d'amore
    come chi fuma sa di fumo
    e tu, turgida farfalla offesa,
    ritiri la spiritromba graziosa
    e mai più succhierai il niente
    dei suoi fiori artificiali.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Prendere un treno

      Prendere un treno
      tra chi va e chi ritorna:
      ginocchio contro ginocchio
      in qualche vecchia carrozza,
      aprirsi un po'.

      Guardare di fuori
      i pensieri che hai dentro.
      La massicciata scorre
      come scorre il passato,
      ovattarsi un po'.

      Conforta la memoria
      il tatantatà che culla
      e sostiene il fantasma
      di una cara infantile
      filastrocca.

      Di stazione in stazione
      sulle guide di acciaio
      abbandonarsi finalmente
      alla certezza di arrivare.
      Dormire un po'.

      Cardiaca contrazione
      e arteriosa pulsazione
      rotolano sul binario
      e da ogni tunnel impavidi
      rinascere.

      Prologo

      La piattola strappata
      Ha lasciato sul corpo
      Un segno indelebile
      La roseola scarlatta

      Ma per sempre non è
      Come il corpo ci muore
      E poi tutto scompare

      Simile è il corpo
      Delle umane vicende
      Su cui lasciamo terreno
      Ai posteri un ricordo.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Ritorno a casa

        Ti scrivo sulla Transiberiana con lo stesso paesaggio sotto gli occhi
        che abbiamo visto quando andavamo insieme.
        Colori più autunnali, tuttavia,
        evidenziando
        un'individualità in ogni pianta.
        Equiseti melanconici.
        Alberi di foglie gialle
        o dipinte a rosso antico
        o di foglie già perdute.
        L'erba insiste ancora nel suo verde
        ma sono secchi alcuni fiori
        ed è bruciata, qua e là,
        mentre intatti risultano alberi e cespugli.
        Forse il qua e il là è quello
        dove abbiamo visto salire dalla terra il fumo,
        nell'andata.
        Il fumo
        è svanito,
        a distanza di giorni.

        Pubblicata su Lo strillozzo.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
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          A spada tratta

          Urlo nell'urlo che nasce dentro,
          percuote ogni emozione
          come il vento le foglie d'inverno,
          di bianco vestita la neve si accasa
          e giace sull'immoto,
          con fare di nulla, come nulla fosse.
          Trepida attesa sconvolge equilibri,
          piace al tempo colmarmi d'ansia,
          rendermi ogni minuto indigesto
          e lento più di un fiume,
          che placido taglia le valli fino al mare,
          per poi confondersi, onda su onda,
          nel suo umido abbraccio,
          con fatica le braccia annaspano a galla
          e l'abisso sembra più vicino quando l'onda ricade
          e il cielo è nei miei occhi nel cavalcare l'onda,
          al trotto, al galoppo, verso obiettivi mai sazi,
          verso traguardi mai domi,
          a spada tratta per infilzare al primo colpo il futuro
          e urlare al mondo la vittoria del volere
          e il gusto del riuscire. . .
          Purché ogni cosa sia al suo posto.
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Quante storie in un Monèt
            Ma che cosa tu farai nelle notti solitarie,
            mille stelle luminarie,mille giochi,pochi guai.
            Quanti giorni alla stazione,
            quanti treni partiti senza te,
            quante storie in un Monèt,
            quanta grande immaginazione.
            Mille occhi indifferenti fissano il vuoto infinito,
            non te che sei sfinito di lacrime cadenti.
            La tua favola infinita si perde tra suoni lontani...
            il capo tra le mani...il segno di una ferita...
            e che cosa penserai nelle notti silenziose,
            solitarie più che mai...
            non più fiori,non più rose...
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Sensazioni estive

              Dolcemente vicino
              Come una brezza leggera
              E con le gambe sulla spiaggia lungo il mare
              Ad aspettare l'onda che ci massaggi un po'
              E levi via il nostro stress accumulato

              Ed io sono ancora con te con la mia mente
              Ti porto ovunque
              Perché sono libero di farlo
              Per sempre e per poi
              Di ieri e di oggi
              Ho visto il tuo volto disegnato nel cielo
              Ho visto la tua bellezza fra le stelle

              Sento il tuo cuore che palpita insieme al mio
              Ho visto la tua dolcezza negli occhi di un bambino
              Ho visto il tuo sorriso scolpito nel volto di chi offre amore
              Non sono solo
              Sembra incredibile ma oramai non più
              Perché insieme a me ci sei tu...
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