Poesie d'Autore


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

Carpe diem

Una suora,
una donna,
un cane,
ed è già folla.
Adorabile il cane,
non parla mai.
"Il Signore sia lodato".
Anche il Silenzio,
se non le spiace.
Era tutto così bello
un attimo fa.
Carpe diem?
Il paradiso accoglie tutti,
meglio andare all'inferno
…allora.
Il cane ammicca,
fantastica d'incontrare Cerbero,
si capisce dallo sguardo.
E poi, tre teste non sono poche.
Mugola un "carpe diem",
si stende a terra,
e fa il morto.
Quindi sorride e mormora:
"Non tutti sanno cogliere".
La donna e la suora
si ostinano a parlare,
io ed il cane a tacere.

Patrizia Bossoni
(da "CONTRASTI" - Taurus Editore)
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Anteprima

    Pregusto la terza età
    Non è detto infatti che io vi arrivi
    Giocando a bocce e a scopa
    Fumando sigarette ultraleggere
    Tra le rose del giardino
    L'adorato bastardino

    Ho ricordi più nitidi d'infanzia
    E previsioni orrende sulla patria
    Perché sono a metà
    In cui si han tutte le età

    Non è triste l'invecchiare
    Al solitario
    Ma la fragranza estiva di un viale
    D'ibridi platani dopo la pioggia.
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      Scritta da: Widmer Valbonesi
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Il vento

      Un vento improvviso si è alzato,
      a spazzare la valle, la piana, le strade
      si infila nel corpo degli alberi
      e li scuote con forza, a ripulire le chiome
      e poi solleva le foglie e le porta lontano.
      È quasi un balletto, vederle rotolare,
      salire gioiose, scappare, andare
      a cercare altre foglie con cui volare...
      e uscire da sotto la pianta imponente
      che, prima le ha generate, cresciute,
      amate e poi appassite ed infine,
      buttate come tossine inutili ed accartocciate.
      Invece, vederle volare
      come farfalle in cerca del fiore,
      affidarsi alla spinta del vento
      per continuare a ballare
      un minuetto che le porterà,
      dove non si sa, e poi, a morire
      e concimare, per poi rivivere
      ed essere giovani gemme, e poi,
      verdi e poi di nuovo le preferite...
      Vederle così, che si lasciano andare,
      ti porta a rimettere insieme
      i brandelli del tuo cuore e provare
      di lasciarli cablare e vagare,
      per capire se ritrovare la voglia
      di fare, di amare, dipende da te,
      dal tuo esser disposto a provare
      forme nuove di vita ed uscire
      da quell'ombrello di noia
      e di oppressione che è il quotidiano,
      oppure se, riuscendo col vento
      a decollare, non sia proprio
      quella naturale, la "vera vita"
      da coltivare, concimare e rigenerare.
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        Scritta da: Widmer Valbonesi
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Non dirmi ciao

        Non diventar triste perché
        non sono lì con te,
        non velare i tuoi occhi
        di lacrime. Fai come me.
        Io non ho bisogno di silenzio
        per sentire battere il tuo cuore.
        Lo sento fremere d'amore
        Anche nel più assordante rumore.
        Ne avverto la passione
        Anche dove regna confusione.
        Riuscirei a vederti anche se cieco
        Perché la mia mente
        ti porta davanti a me.
        Anche se sei lontana e non posso toccarti
        o accarezzarti, ti sento qui con me.
        Non salutarmi quando parto,
        come se fosse un addio da te.
        Non dirmi ciao, io sono lì con te,
        nell'alba radiosa, nel tramonto sublime,
        in una serata di luna piena,
        nel nettare di un fiore,
        ... sono ovunque, il tuo cuore sente amore,
        dolcezza e sentimento...
        io sono lì, e allora
        non dirmi ciao
        ma... sentimi con te.
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          Scritta da: Widmer Valbonesi
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Ricordi

          Non mettermi fra le cose
          Che durano un istante
          E in un attimo si dissolvono.
          Non mi abbisognano
          Apparenze dettate da rispetto
          O donate con affetto
          Ma levigate come pietre
          Su cui l'acqua scivola
          E lascia tracce piatte.
          Non scrivere il mio nome
          Su una foglia che un tornado
          Porti lontano dai tuoi pensieri.
          Ma scrivilo in un angolo del cuore
          Affinché la tua mente
          Solcando quei sentieri
          Ritrovi le orme del mio amore.
          E allora, anche se diverrò un granello
          Di sabbia nel deserto
          Uguale a tutti gli altri
          O sarò un anfratto di un ricordo
          Io respirerò nel tuo respiro
          E il mio orizzonte anche se triste
          Avrà sempre la dolcezza del tuo sguardo.
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            36 metri quadrati

            Ho 36 anni e un minialloggio.
            Ingresso tinello e cucinino
            una camera con divano letto
            un bagno cieco e due balconi,
            36 metri quadrati calpestabili in tutto
            insopportabili ormai, un metro quadro
            per ogni anno di mia vita.

            Non è nemmeno detto
            che per la stessa misteriosa legge
            100 metri quadrati
            li avrò almeno a cent'anni.
            A cent'anni poi mi basteranno
            due metri di lunghezza
            per novanta centimetri di larghezza.
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Telemaco chiuse la porta

              Telemaco alla porta aspetti il padre
              colui che mancò da remoti anni,
              le sue braccia son ricordo di piccoli vagiti
              e la madre racconta di tanti inganni
              ch'ebbero i Proci d'ambiziosi sogni, armi.

              Tu principe sei di Itaca immensa
              mancando il verso della corona innata
              Argo ti guarda, indiscreto pensa
              a quant'è dolce la mente assonnata.

              Troia non è la tomba del caro tuo maestro
              colui che finge la pazzia improvvisa
              e aduna le frecce e il dardo col destro
              vecchiaia divenuta forza che avvisa.

              Telemaco tu, che alla vita tieni
              chiudi le porte ai malefici inganni
              così che ai Proci, il capriccio toglievi
              con il pensiero dolce di quei vetusti pan.
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                Scritta da: Silvana Stremiz
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Un amore sbagliato

                Da grande sognavo un futuro
                migliore, una vita serena,
                Sognavo un amore da
                stringere al cuore,
                Sognavo per lei ,le cose più belle
                le cose migliori, per farla felice,
                Sognavo di darle il paradiso.
                Ma ora ho capito che il mondo
                che sogni, non sempre si avvera,
                Ma spesso la sorte, ti cambia
                il destino.
                L'amore finisce, e tanta amarezza
                ti scende nell'anima stanca.
                Una vita distrutta,
                Un vuoto nel cuore, sei solo
                e assolto nei tristi pensieri,
                Ripensi al passato, e un po'
                disperato ti chiedi.. che vale
                amare una donna,
                Donarle il tuo cuore, soffrire
                per lei.
                La vita vissuta non tornerà più,
                Guarda al futuro e fuggi da lei,
                Da un amore sbagliato e così
                travagliato,
                Chiudi al passato, sei fiero,
                sei forte, mostra coraggio
                E cambia la sorte.
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                  Scritta da: Silvana Stremiz
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Un po' d'amore

                  A Natale festa grande
                  siamo sempre tutti buoni,
                  Ci scambiamo tanti auguri,
                  Ci scambiamo tanti doni,
                  ma nei cuori noi ci odiamo.
                  In ogni cuore, c'è un dolore,
                  C'è chi è solo e abbandonato,
                  C'è chi soffre per amore,
                  C'è un bambino solo al
                  mondo e non conosce un
                  po' d'amore,
                  C'è una mamma disperata
                  dalla vita abbandonata,
                  C'è un barbone che nel cuore
                  tiene stretto il suo dolore.
                  Poi, c'è un mondo tutto d'oro,
                  suoni sfarzi e tanti onori,
                  E non pensano a chi soffre ,
                  Perché loro son diversi.
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