Poesie d'Autore


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

Dio che sei più grande di me

Dio che sei più grande di me
forse tu sai cosa c'è dopo di me

Mi sono perso in distese glaciali
e vedo spesso la mia anima tremare

Dio che vedi oltre di me
accendi un fuoco con il tuo calore
perché lei possa arrivare viva fino a te.

Dio che sei più alto di me
dimmi che il sole è vicino
la primavera arriverà
e tutto il freddo dell'inverno se ne andrà.

Dio che sei più forte di me
prendi il nostro mondo
estirpa la pianta del male
che come un parassita soffoca
il fiore dell'amore
(nostro nutrimento).

Dio che sei più padre di me
dammi la tua mano.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Sognando la pioggia Sogno
    il mio corpo non dorme
    il tuo viso
    che il tempo non ha cambiato
    i tuoi occhi
    che mi prendono per mano
    abbracciati
    in fondo alla tua anima
    percorriamo il sentiero dell'amore

    Mentre
    Il tuo corpo non sogna più me
    Rimasto chiuso fuori
    Il tuo viso vive in quel ricordo
    Sta insieme a me
    La furia della pioggia
    Cade e mi risveglia dal sogno
    Forse cancellerà il tuo viso.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Le tue risposte

      Guardati nell'anima del tuo specchio
      per riscoprire chi sei.,
      in un sabato così identico agli altri
      sono triste per le cose che non vanno

      Per le strade che non finiscono mai
      per la mia vita che ha perso i colori
      che gli avevo dato
      ma che non ho più ritrovato.

      Mentre la musica cade dalle tue parole
      e la speranza nasce dalle tue risposte
      il tuo cuore è tenero d'amore e colmo di gioia

      All'alba di un nuovo giorno
      è l'eternità di una vita un giorno
      e siamo noi che usiamo i colori con il nostro cuore di azzurro cielo.
      E siamo noi che di grigio coloriamo anche gli altri
      quando al cielo non vogliamo dare il suo colore

      Sono sempre i nostri toni di grigio a rovinare tutto
      perché un colore può distruggere il mondo
      perché tu non vuoi guardare i colori della primavera

      I colori della vita li potrai scovare dentro te stesso
      insieme ad essi anche le tue risposte.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Caro papà
        Qualcuno ha scritto
        sui fogli del tempo
        che il vento è come il mare
        trasporta i nostri pensieri
        come piccoli messaggi
        chiusi in una bottiglia
        direttamente nel porto
        del paradiso.

        Caro papà
        suona il tuo organetto da lassù
        una dolce melodia
        mi trasmette allegria
        come quando lo facevi quaggiù
        semplice divertimento
        senza televisione
        facevi ballare anche il cane.

        Caro papà
        quanto poco
        abbiamo parlato
        ho tenuto di te
        i sorrisi, e gli abbracci
        che mi donavi da bambino…

        Poi
        dopo l'incidente
        tu non eri più lo stesso
        la tua malattia ci ha separato
        ma i ricordi fantastici
        della mia infanzia
        sono sempre rimasti vivi
        dentro di me
        ed in un angolo di terra
        profumata d'amore.

        Caro papà
        quanti parole hai seminato
        nel terreno dei ricordi
        nei campi di grano
        collezionavo papaveri
        raccoglievo valori
        che sono cresciuti nella mia mente
        dove tu li hai seminati.

        Caro papà
        la tua onestà
        il tuo rispetto per il prossimo
        il bacio alla mamma prima del lavoro
        i tuoi sacrifici sul lavoro
        per due spiccioli in più
        li usavi per comprare dei sogni
        per la tua famiglia
        ed ora sono dentro di me.

        Caro papà
        adesso sento la tua musica
        applausi
        per te dove sei
        ora ogni giorno è festa
        non sarai mai più amareggiato
        come l'ultimo giorno di lavoro
        prima della pensione
        dove nessuno ti ha fatto festa.

        Ad un tratto
        sento il tuo calore
        che mi riscalda il cuore
        il mio messaggio
        ti è appena arrivato
        ed io sento già il tuo organetto
        che suona per me…
        in questo immenso attimo
        annego il mio dolore
        per sempre
        caro papà.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Mv Etireno

          10 anni
          gli occhi venduti
          tra lo squittire della cambusa
          e come mozzo il tuo aguzzino
          e come mozzo il nostro silenzio "capitale"
          Etireno
          vapore di (dis)umana vergogna
          per i tuoi pirati mercanti
          che scaricano il respiro virgulto
          come carne da vermi
          per la bilancia pingue
          della puttana opulenza
          9 anni
          le pupille staccate dal corpo
          piovono a terra immobili come salme
          nell'olio della sala macchine
          ghiacciati dalla lama
          di un futuro di strade a lampione
          Etireno
          vapore di (dis)umana vergogna
          per i tuoi negrieri
          e il nostro silenzio "capitale"
          11 anni
          occhi di petrolio
          500 franchi di vita
          la morte con la bava della fame
          sulla piroga
          e il nostro silenzio "capitale"
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Dentro un bicchiere

            Dentro il vetro del bicchiere
            mamma
            le onde delle vene
            hanno ancora il sapore dei tuoi vent'anni
            i lividi sembrano scomparsi
            mentre bevi questo fottuto goccio di vita
            e ti perdi nell'illusione del veleno.
            Torni la piccola principessa
            col mondo tra le unghie
            e il futuro nelle labbra di un poeta.
            È il vetro scheggiato
            mamma
            che ti plana nell'inferno
            e tremi come fumo di sigaretta
            mentre racconti sempre la stessa storia
            con la passione del tuo fiato spento
            ferita dal rantolo di un singhiozzo.
            Dentro il vetro del bicchiere
            mamma
            brucio la fiducia
            che tutto abbia un senso.
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Quanto piú puoi

              Farla non puoi, la vita,
              come vorresti? Almeno questo tenta
              quanto piú puoi: non la svilire troppo
              nell'assiduo contatto della gente,
              nell'assiduo gestire e nelle ciance.

              Non la svilire a furia di recarla
              cosí sovente in giro, e con l'esporla
              alla dissennatezza quotidiana
              di commerci e rapporti,
              sin che divenga una straniera uggiosa.
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                Scritta da: Silvana Stremiz
                in Poesie (Poesie d'Autore)
                Prima che asciughino quei due
                o tre baci

                Prima che asciughino quei due o tre baci
                sulla fronte
                e qui e lí,
                ti chinerai per bere
                acqua d'argento dallo specchio,
                e se nessuno ti starà a guardare
                ti toccherai le labbra con la bocca.

                C'è un tempo in cui piú svelto delle dita
                che lo scultore passa sulla creta
                il sangue impaziente ti modella
                il corpo dal di dentro.

                Forse stringerai tra le dita
                i tuoi giovani capelli
                e li solleverai sopra le spalle
                perché somiglino piuttosto ad ali,
                e davanti a loro prontamente correrai

                dove proprio davanti agli occhi
                e sul fondo estremo dell'aria
                sta il grande, erto, conturbante
                e dolce nulla,
                che splende.
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