Poesie d'Autore


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

Pene d'amore

Tu non sai quant'è che ho pianto
per l'amore che mi davi.

Tu non sai cosa ho provato,
Nei tuoi occhi ho trovato
Quell'amore sempre sognato.

Notti insonni tra i cuscini
Il tuo viso incancellabile
Il tuo profumo sulla pelle
Illuminavano il mio cuore
Di raggi di stelle.

In un nome racchiudo
Il fascino del tuo sorriso
Che mi ha coinvolto i sensi
In un amore segreto
Forse troppo discreto.

Anna non capisci
Che l'amore è nel cuore
Di chi ti guarda con passione
Non ti dirò quanto ho pianto

Per amore dignitoso
Come il vento di tempesta
Andrò via in silenzio

Ma se provi qualche cosa
Per quest'anima infranta
Dalla luce delle tue emozioni
Potrai ancora fermare il vento
Chiudendolo nel tuo cuore.

Mano nella mano
Un arcobaleno ci farà camminare
Sopra tutti i problemi
E sorridendo nella luce
Una nuova vita s'aprirà
Davanti a noi.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Un dolore immenso
    Stringeva il mio esule
    Corpicino.
    Mi sentivo spingere
    Ma non capivo
    Cosa stesse succedendo.
    In un attimo
    Vidi un chiarore accecante
    In lontananza.
    Poi raggiunsi quel chiarore
    E capii che era luce.
    Sentivo la mamma
    Che urlava,
    non avevo mai sentito
    la mamma urlare.
    Non sapevo
    Se le urla
    Fossero bene o male…
    Forse la mamma
    Provava male
    Come me.
    Una bella signora
    Mi stava prendendo…
    Ma c'erano più signore
    Attorno a me.
    Una di loro
    Mi ha liberato
    Da un fastidio
    Dentro la pancia
    È ho pianto per il male.
    Un'altra signora
    Mi ha fatto conoscere
    La mamma.
    È bella
    La mia mamma.
    La signora
    Mi ha preso
    E mi ha lavata.
    Ma c'era anche un signore
    Con loro
    E sono stato con lui in braccio:
    ho scoperto
    chi è il mio papà.
    Ho chiesto al papà
    Di ringraziarvi
    Per avermi aiutato
    A nascere.
    Ringrazio la signora
    Che mi ha preso la testina,
    la signora che bagnava
    la mia mamma,
    la signora che ha tagliato
    la mamma
    per farmi uscire più comoda,
    e la signora che mi ha lavato
    e la signora che ha fatto le punture
    per non fare sentire dolore
    alla mia mamma.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Scirocco

      Mi sveglio con le nubi negli occhi,
      lo specchio è uno schermo spento,
      il vetro rigato d'acqua non da luce,
      una lieve oscurità si diffonde attorno,
      il giorno avanza timido e faticoso.

      Il mare dall'alto sembra un vetro sfregiato,
      le onde macchiano le rive stanche,
      e il vento solleva nugoli di speranze,
      le trasporta leggere sui tetti bagnati,
      verso finestre di uomini annegati in un confuso silenzio.

      Una vecchia donna guarda la piazza deserta,
      chiusa tra la roccia e le case vuote.
      Un gatto noioso chiama la sua fame,
      gli alberi si stirano appena svegli
      e i monti attorno forse sorridono.

      È un giorno senza nome, senza numero,
      caduto furtivo sulle nostre teste, ma non voluto,
      eppure lentamente va vissuto e consumato,
      come un regalo non desiderato, come la pioggia
      che asciuga l'acqua solo con altra acqua.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Saudade

        Saudade vestita a festa
        danza su arcate di mare.
        Sorride lontano Saudade,
        sorride al vento,
        lo prende per mano,
        lo carezza appena
        e lo lascia andare.
        "Saudade… Saudade…"
        mormora l'eco,
        "è l'attimo trascorso che vai a danzare".
        Saudade non ode,
        volge lo sguardo verso il nulla che tace,
        e nemmeno l'eco ha più voglia di parlare.
        Saudade canta la melodia del cuore,
        il mondo si fa nebbia e siede ad ascoltare.
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