Colpito in un occhio colpito nel cervello colpito nel culo colpito come un fiore che sta danzando
Meravigliandomi per come la morte vinca senza fatica meravigliandomi per come si presti fede a stupide forme di vita
Meravigliandomi per come il riso venga soffocato meravigliandomi per come il vizio sia così una costante
Devo in fretta dichiarare una mia guerra alla loro guerra devo aggrapparmi al mio ultimo pezzo di suolo devo proteggere il piccolo spazio che mi sono ritagliato e che mi ha permesso di vivere
La mia vita non la loro morte la mia morte non la loro morte...
Non siam la forza più che nei giorni lontani muoveva la terra ed il cielo: noi, siamo quello che siamo: una tempra d'eroici cuori, sempre la stessa: in lottare e cercare e trovare né cedere mai.
Sono come una piccola matita nelle Sue mani, nient'altro. È Lui che pensa. È Lui che scrive. La matita non ha nulla a che fare con tutto questo. La matita deve solo poter essere usata.
E proprio qui, ai piedi di questa stupenda policromia sistina, si riuniscono i cardinali - una comunità responsabile per il lascito delle chiavi del Regno. Giunge proprio qui. E Michelangelo li avvolge, tuttora, della sua visione. "In Lui viviamo, ci muoviamo ed esistiamo... "
Chi è Lui? Ecco, la mano creatrice dell'Onnipotente Vecchio, diretta verso Adamo... Al principio Dio ha creato... Costui che vede tutto...
La policromia sistina allora propagherà la Parola del Signore: Tu es Petrus - udì Simone, il figlio di Giona. "A te consegnerò le chiavi del Regno". La stirpe, a cui è stata affidata la tutela del lascito delle chiavi, si riunisce qui, lasciandosi circondare dalla policromia sistina, da questa visione che Michelangelo ci ha lasciato - Era così nell'agosto e poi nell'ottobre, del memorabile anno dei due conclavi, e così sarà ancora, quando se ne presenterà l'esigenza dopo la mia morte. All'uopo, bisogna che a loro parli la visione di Michelangelo. "Con-clave": una compartecipata premura del lascito delle chiavi, delle chiavi del Regno. Ecco, si vedono tra il Principio e la Fine, tra il Giorno della Creazione e il Giorno del Giudizio. È dato all'uomo di morire una volta sola e poi il Giudizio!
Una finale trasparenza e luce. La trasparenza degli eventi - La trasparenza delle coscienze - Bisogna che, in occasione del conclave, Michelangelo insegni al popolo -
Non dimenticate: Omnia nuda et aperta sunt ante oculos Eius. Tu che penetri tutto - indica! Lui additerà...
Veder cadere le foglie mi lacera dentro soprattutto le foglie dei viali soprattutto se sono ippocastani soprattutto se passano dei bimbi soprattutto se il cielo è sereno soprattutto se ho avuto, quel giorno, una buona notizia soprattutto se il cuore, quel giorno, non mi fa male soprattutto se credo, quel giorno, che quella che amo mi ami soprattutto se quel giorno mi sento d'accordo con gli uomini e con me stesso veder cadere le foglie mi lacera dentro soprattutto le foglie dei viali dei viali d'ippocastani.
Sto in ascolto come al suono di voci lontane ma non c'è d'intorno nulla, nessuno e voi deponete il suo corpo in questa nera, buona terra né granito, né salici faranno ombra alle sue ceneri lievi soltanto i venti marini del golfo giungeranno volando.
Lavora come se non avessi bisogno dei soldi, ama come se nessuno ti abbia mai fatto soffrire, balla come se nessuno ti stesse guardando, canta come se nessuno ti stesse sentendo, vivi come se il Paradiso fosse sulla Terra.
Quando seguo l'ora che batte il passar del tempo e vedo il luminoso giorno spento nella tetra notte, quando scorgo la viola ormai priva di vita e riccioli neri striati di bianco, quando vedo privi di foglie gli alberi maestosi che un dì protessero il gregge dal caldo e l'erbe d'estate imprigionate in covoni portate su carri irte di bianchi ed ispidi rovi, allor, pensando alla tua bellezza, dubbio m'assale che anche tu te ne andrai tra i resti del tempo, perché grazie e bellezze si staccan dalla vita e muoiono al rifiorir di altre primavere: e nulla potrà salvarsi dalla lama del Tempo se non un figlio che lo sfidi quand'ei ti falcerà.