Poesie d'Autore migliori


Scritta da: mor-joy
in Poesie (Poesie d'Autore)

Due

Quando saremo due saremo veglia e sonno
affonderemo nella stessa polpa
come il dente di latte e il suo secondo,
saremo due come sono le acque, le dolci e le salate,
come i cieli, del giorno e della notte,
due come sono i piedi, gli occhi, i reni,
come i tempi del battito
i colpi del respiro.
Quando saremo due non avremo metà
saremo un due che non si può dividere con niente.
Quando saremo due, nessuno sarà uno,
uno sarà l'uguale di nessuno
e l'unità consisterà nel due.
Quando saremo due
cambierà nome pure l'universo
diventerà diverso.
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    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Sarei forse più sola
    senza la mia solitudine.
    Sono abituata al mio destino.
    Forse l'altra - la pace -

    potrebbe spezzare il buio
    e riempire la stanza -
    troppo stretta per contenere
    il suo sacramento.

    La speranza non mi è amica -
    come un'intrusa potrebbe
    profanare questo luogo di dolore -
    con la sua dolce corte.

    Potrebbe essere più facile
    affondare - in vista della terra -
    che giungere alla mia limpida penisola
    per morire - di piacere.
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      Scritta da: asterisco
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Lettera ad un figlio

      Se puoi vedere distrutto il lavoro di tutta la tua vita
      e senza dire una parola ricominciare,
      se puoi perdere i guadagni di cento partite
      senza un gesto e senza un sospiro di rammarico,
      se puoi essere un amante perfetto
      senza che l'amore ti renda pazzo,
      se puoi essere forte senza cessare di essere tenero
      e sentendoti odiato non odiare, pure lottando e difendendoti.
      Se tu sai meditare, osservare, conoscere,
      senza essere uno scettico o un demolitore,
      sognare senza che il sogno diventi il tuo padrone,
      pensare senza essere soltanto un pensatore,
      se puoi essere sempre coraggioso e mai imprudente,
      se tu sai essere buono e saggio
      senza diventare né moralista, né pedante.
      Se puoi incontrare il Trionfo e la Disfatta
      e ricevere i due mentitori con fronte eguale,
      se puoi conservare il tuo coraggio e il tuo sangue freddo
      quando tutti lo perdono.
      Allora i Re, gli Dei, la Fortuna e la Vittoria
      saranno per sempre tuoi sommessi schiavi
      e, ciò che vale meglio dei Re e della Gloria,
      Tu sarai un uomo.
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        Scritta da: Marilù Rossi
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Ormai sei mia

        Ormai sei mia. Riposa coi tuo sonno nel mio sonno.
        Amore, dolore, affanni, ora devono dormire.
        Gira la notte sulle sue ruote invisibili
        presso me sei pura come l'ambra addormentata.

        Nessuna più, amore, dormirà con i miei sogni.
        Andrai, andremo insieme per le acque del tempo.
        Nessuna viaggerà per l'ombra con me,
        solo tu, sempre viva, sempre sole, sempre luna.

        Ormai le tue mani aprirono i pugni delicati
        e lasciarono cadere dolci segni senza rotta,
        i tuoi occhi si chiusero come due ali grige,

        mentr'io seguo l'acqua che porti e che mi porta:
        la notte, il mondo, il vento dipanano il loro destino,
        e senza te ormai non sono che il tuo sogno solo.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          George Gray

          Molte volte ho studiato
          la lapide che mi hanno scolpito:
          una barca con vele ammainate, in un porto.
          In realtà non è questa la mia destinazione
          ma la mia vita.
          Perché l'amore mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno;
          il dolore bussò alla mia porta, e io ebbi paura;
          l'ambizione mi chiamò, ma io temetti gli imprevisti.
          Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita.
          E adesso so che bisogna alzare le vele
          e prendere i venti del destino,
          dovunque spingano la barca.
          Dare un senso alla vita può condurre a follia
          ma una vita senza senso è la tortura
          dell'inquietudine e del vano desiderio —
          una barca che anela al mare eppure lo teme.
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            Scritta da: Erika Moon
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            L'incostante

            Gli occhi mi corsero
            dietro una bruna che passava.

            Era di madreperla nera,
            era d'uva scura,
            e mi sferzò il sangue
            con la sua coda di fuoco.

            Dietro tutte
            vado.

            Passò una chiara bionda
            come una pianta d'oro
            dondolando i suoi doni.
            E la mia bocca andò come in un'onda
            scaricando sul suo seno
            lampi di sangue.

            Dietro tutte vado.

            Ma a te, senza muovermi,
            senza vederti, te distante,
            vanno il mio sangue e i miei baci,
            bruna e bionda mia,
            alta e piccola mia,
            ampia e sottile mia,
            mia brutta, mia bellezza,
            fatta di tutto l'oro
            e di tutto l'argento,
            fatta di tutto il frumento
            e di tutta la terra,
            fatta di tutta l'acqua
            delle onde marine,
            fatta per le mie braccia,
            fatta per i miei baci,
            fatta per l'anima mia.
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              Scritta da: mor-joy
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Elogio alla morte

              Se la morte fosse un vivere quieto,
              un bel lasciarsi andare,
              un'acqua purissima e delicata
              o deliberazione di un ventre,
              io mi sarei già uccisa.
              Ma poiché la morte è muraglia,
              dolore, ostinazione violenta,
              io magicamente resisto.
              Che tu mi copra di insulti,
              di pedate, di baci, di abbandoni,
              che tu mi lasci e poi ritorni senza un perché
              o senza variare di senso
              nel largo delle mie ginocchia,
              a me non importa perché tu mi fai vivere,
              perché mi ripari da quel gorgo
              di inaudita dolcezza,
              da quel miele tumefatto e impreciso
              che è la morte di ogni poeta.
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