Poesie d'Autore migliori


Scritta da: Elisa Iacobellis
in Poesie (Poesie d'Autore)

In questa notte d'autunno

In questa notte d'autunno
sono pieno delle tue parole
parole eterne come il tempo
come la materia
parole pesanti come la mano
scintillanti come le stelle.
Dalla tua testa dalla tua carne
dal tuo cuore
mi sono giunte le tue parole
le tue parole cariche di te
le tue parole, madre
le tue parole, amore
le tue parole, amica
Erano tristi, amare
erano allegre, piene di speranza
erano coraggiose, eroiche
le tue parole
erano uomini.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Per quel giorno, se mai verrà quel giorno (Sonetto 49)

    Per quel giorno, se mai verrà quel giorno,
    in cui ti vedrò accigliare ad ogni mio difetto,
    e chiuderà il tuo amore il suo conto estremo
    spinto a tal giudizio da sagge riflessioni:
    per quel giorno in cui m'incontrerai da estraneo
    senza volgere al mio viso il sole dei tuoi occhi,
    e l'amor, mutato da quel era un tempo,
    troverà ragioni di una certa gravità:
    per quel giorno, dovrò cercare asilo
    dentro la coscienza dei miei soli meriti,
    e alzerò davanti a me questa mia mano
    per parare quanto addurrai a tua ragione.
    Per lasciar me miserabile tu hai la forza delle leggi
    mentre io d'esser amato non posso vantar diritti.
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      Scritta da: mor-joy
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Non dedicarmi troppo tempo

      Non dedicarmi troppo tempo,
      non pormi tante domande.
      Non sfiorare la mia mano
      con i tuoi occhi buoni, fedeli.

      Non seguirmi in primavera
      lungo le pozzanghere.
      Lo so: una volta ancora, nulla
      verrà fuori da questo incontro.

      Forse pensi: è per superbia
      che non mi vuole amico.
      Non la superbia... l'amarezza
      tiene così alta la mia testa.
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        Scritta da: Andrea De Candia
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Reciprocità

        Ci sono cataloghi di cataloghi.
        Poesie su poesie.
        Ci sono drammi su attori recitati da attori.
        Lettere in risposta a lettere.
        Parole che spiegano parole.
        Cervelli impegnati a studiare il cervello.
        Ci sono tristezze contagiose come il riso.
        Carte nate da carte macerate.
        Sguardi veduti.
        Casi declinati da casi.
        Fiumi grandi per il copioso contributo di piccoli.
        Foreste infestate da foreste.
        Macchine destinate a produrre macchine.
        Sogni che all'improvviso ci destano dai sogni.
        Una salute di ferro necessaria a riacquistare la salute.
        Scale che portano giù come portano su.
        Occhiali per cercare occhiali.
        L'inspirazione e l'espirazione del respiro.
        E ci sia anche, almeno di tanto in tanto,
        l'odio dell'odio.
        Perché alla fin fine
        c'è l'ignoranza dell'ignoranza.
        E mani ingaggiate per lavarsene le mani.
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