Si chiama solitudine quel vuoto che c'è quella che invade questa stanza arrivando al cuore. Si chiama disperazione. Quel vortice che ti divora. Che non lascia uno spiraglio, di pace, di tregua o di speranza. A quel tuo povero cuore.
Ti credevo un amico, ma te ne sei andato. Non eri indispensabile Ma in quel istante importante. Ti credevo speciale Con un cuore un'anima. Sembrava sincero il tuo ascoltare. Ma eri solo un attore perfetto.
Ho imparato che il silenzio può uccidere e che le parole lo fanno in continuazione, che diciamo delle cose che non pensiamo sono poi i gesti a confermarle o meno, che possiamo rendere stelle le persone o renderle una semplice nullità.
Ho imparato che l'uomo travolto dalla passione dice un sacco di "stronzate", compie gesti eclatanti che sembrano "pieni", si rimangia tutto con una grande facilità.
C'è gente che professa il bene e sembra guidarti verso l'infinito, riempie il tuo universo di colori, di speranze, promesse e illusioni lasciandoti l'infinito di niente.
C'è chi dice ti amo senza conoscerne il senso chi dice ti odio ma ti riempie d'amore chi ti riempie di tutto senza lasciarti niente. C'è chi dovresti odiare ma continui ad amare
C'è chi parla dell'anima calpestando la tua c'è chi insegna senza aver imparato c'è l'infinito di tutto o di niente in ognuno di noi.
Il Dio che voglio che sogno che credo non è quello che si racconta non è Cristiano né Musulmano. Ha gli occhi a mandorla la pelle nera. Il Dio che voglio che conosco che credo ha un solo nome "Amore".