Le migliori poesie di Michele Gentile

Poeta, nato martedì 4 gennaio 1972 a Ostia - Roma (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Michele Gentile

Esilio

Distante dalle tue labbra
in balia di orme confuse.
Non conosco altra dimora
che non sia un tuo abbraccio.
Carezze destinate a sfiorire,
delicati petali
guidano fragili sguardi
verso la più vigliacca delle rese.
Tanta meraviglia intorno!
Sento il cielo che non sono
stringo la pace che non ho.
Sprecati
come poesia
in pasto al silenzio,
assonanze di rimpianto.
Oramai,
solo la solitudine
viene a farci compagnia.
Michele Gentile
Composta sabato 3 maggio 2014
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Michele Gentile

    Gualtiero

    Forza Gualtiero
    non esser così severo,
    datti da fare, scatena la fantasia
    presto
    presto,
    prima che vada via.
    Non è possibile Gualtiero
    davvero, non mi par vero
    eppur stamane di buon umore
    me ne hai fatte di promesse a colazione.
    Quanti sacrifici per tirarti su
    per farti star bene
    giornate intere io e te insieme
    e se volevo darti una mano in più
    parole oscene.
    Pene dell'inferno,
    merito a tal punto
    di patire?
    Ti prego Gualtiero
    non hai scelto la retta via
    ma stanotte non te la senti di mentire?
    Michele Gentile
    Composta lunedì 17 dicembre 2012
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Michele Gentile

      Il pianto del Lupo

      Luna che sorgi
      parla al suo cuore
      raccogline le lacrime.
      Asciuga quel pianto.
      Il Lupo è ferito.
      Non sa più gioire della notte,
      le nubi dell'orizzonte pesano
      come roccia sulle rose del tempo.
      È stanco
      È solo,
      in fuga dalle ombre
      non vuole più correre.
      Quanta neve cade dal Nord
      Imbianca le torri degli uomini
      E lui una tana più non ha,
      il gelo veste la valle
      lui rimane immobile.
      Quanta vita si perde a Sud
      L'inganno della speranza,
      e lui più speranze non ha,
      il silenzio governa la piana
      lui ti sta pregando.
      Luna che lo hai amato
      accompagnalo in questo viaggio
      accarezzane il respiro
      l'ultimo,
      di un'alba che non lo troverà.
      Michele Gentile
      Composta domenica 3 febbraio 2013
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Michele Gentile

        Per favore il conto

        Sono uscito senza bancomat
        stasera
        volevi una vita da scout
        che mi facesse pena,
        per favore il conto.
        Suppongo
        sia un diritto
        non rinunciare al proprio habitat
        per cena.
        Volevo darti un passe partout
        e ho digerito bocconi amari
        per far suonar la sveglia,
        pesante come un mammut
        in uno zoo di cristalli.
        Tu mi accarezzi il cuscino e dormi
        per favore il conto
        tu ti accarezzi il pizzo e non parli,
        per favore il conto
        tu voti chi gli pare e non ti senti
        per favore uno sconto.
        Michele Gentile
        Composta lunedì 4 novembre 2013
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Michele Gentile

          Arresta il Sistema

          Alla tua
          perché la mia
          se n'è già andata,
          oltralpe, seguendo il flusso
          che migra sulla solita strada.
          Arresta il Sistema
          senza aggiornamenti
          se non lo fai adesso
          poi te ne penti.
          Alla sua
          perché la tua
          se la son già presa,
          oltremodo, picchiando quella offesa
          che legge, pensa e lotta,
          che insomma, non s'è arresa.
          Arresta il Sistema
          senza aggiornamento
          se tardi ancora un po
          ci pensa il parlamento?
          E fai una foto che te la fanno
          e fai una festa che te la fanno
          ti piace tanto e condividi il danno
          che questi grattano e vinceranno.
          Alla nostra, all'agorafobia
          al sangue del tuo sangue
          che si diverte e spia,
          abiurando Bury
          ci si allena per garzon
          palleggiando senza testa
          facce a faccia sull'iphone.
          Arresta il Sistema
          prima del contrario
          arresta il Sistema
          senza far rumore
          arresta il Sistema
          che peggio di così
          si muore.
          Michele Gentile
          Composta martedì 5 novembre 2013
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Michele Gentile

            Castigo

            Ciò che merito.
            Sentire l'aria stracciarsi,
            in fondo all'anima svanire
            strappata via
            come amuleto
            dal collo.
            Adagio le ossa del cielo
            su sabbie di clessidra,
            degno sepolcro
            vestigie di una felicità
            abbattuta dalla ragione.
            Rabbia
            cupa marea avanza!
            Potrai mai cancellare la sua dolce effigie?
            Michele Gentile
            Composta martedì 7 gennaio 2014
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Michele Gentile

              Hanno ucciso tutti i poeti

              Da non crederci
              me l'ha detto Barbara,
              dopo l'ultimo cliente.
              C'era gente, si
              parecchia gente in strada
              impiegati, dottori, cravattari
              qualche spicciolo di sole
              un piatto di vongole e calamari.
              Io non volevo crederci
              me l'ha confermato Maddalena
              con l'ultimo cliente.
              C'era gente, si
              parecchia gente in piazza
              insegnanti, operai, palazzinari
              qualche spicciolo d'amore
              un piatto di carciofi e un paio di spari.
              Continuavo a dubitare
              mi ha svegliato Veronica
              prima che arrivasse il presidente.
              C'era gente, si
              parecchia gente a casa
              pensionati, poliziotti, cassintegrati
              qualche spicciolo di santità
              un piatto di minestra e un manipolo d'ingrati.
              Dio non voleva crederci...
              Michele Gentile
              Composta venerdì 8 novembre 2013
              Vota la poesia: Commenta