Le migliori poesie di Michele Gentile

Poeta, nato martedì 4 gennaio 1972 a Ostia - Roma (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Alessandro Mancini

Minimocomunemultiplo

Minimo,
nato a Multiplo,
Comune di...
Non ricordo con precisione,
in una stalla o in un castello
in mezzo al mare
tra cenere di bivacchi.
Amnesia temporanea,
desiderio di dimenticare?
Troppo semplice così
senza impegno.
In pegno un'esecrabile socialità,
falsa attitudine al servilismo.
Minimo,
residente a Multiplo
poco comune di...
Michele Gentile
Composta giovedì 27 dicembre 2012
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    Scritta da: Michele Gentile

    Avanti

    Le gemme della memoria
    incontrano la mia carezza.
    Soave
    germoglia nel vento
    brezza di pace,
    quiete che la marea
    sussurra alla foce.
    Avanti mio vecchio cuore!
    L'inverno ti sorride.
    Giorni di pioggia
    ti appartengono,
    bruma straniera di vita
    danza intorno al tuo fuoco.
    Avanti allora, sino all'oro
    su rotte di un tempo corsaro
    governando nuove burrasche
    con redini d'argilla.
    Non temere mai la scorza del cielo,
    perditi
    in questa terra nuova di speranza.
    Michele Gentile
    Composta giovedì 2 gennaio 2014
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      Scritta da: Michele Gentile

      Liturgia

      Resta una sigaretta spenta,
      una macchia di gelato
      restano una poesia da finire
      e un altare da ricostruire.
      Resta la sera sul davanzale,
      l'ultima lacrima prima di partire
      restano una luce accesa
      e una vita da dimenticare.
      Ma io non voglio vedere oltre le tue spalle
      non voglio sgusciarti via dalle mani,
      inchiodo al muro le nostre ombre
      che restano abbracciate
      aspettando che faccia giorno.
      Michele Gentile
      Composta lunedì 3 luglio 2017
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        Scritta da: Michele Gentile

        La mia natura

        Inverni espugnati al sorgere del sole
        Fratelli e sorelle già in viaggio
        Dove non possono più ingannare la notte.
        Qui
        prendo in prestito il canto delle pianure
        mi lascio amare dal furore dei giorni.
        Sarà la Dama dei laghi a giudicare,
        ad esiliare l'impaziente abisso...
        sulle vene del tempo
        seguo le piste degli uomini.
        Qui
        governa l'istinto
        la mia arte del vivere,
        regna l'orizzonte del rosso vespro;
        distante da fragili confini
        il mio sguardo non sa arrendersi.
        Michele Gentile
        Composta sabato 2 febbraio 2013
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          Scritta da: Michele Gentile

          La notte del 31

          Io che preferirei
          non esserci,
          io
          senza te.
          Io che gioco a star bene,
          che aspetto la neve.
          Noi perduti
          definitivamente,
          decisi.
          Io che parlo di giustizia
          di tasse, di favori
          di scarpe nuove
          e vecchi colori.
          Io che dimentico la poesia
          io che ricordo la tua pelle.
          Mi versano da bere
          ed ogni rintocco
          è una pugnalata
          al cuore.
          Michele Gentile
          Composta mercoledì 31 dicembre 2014
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