Le migliori poesie di Michele Gentile

Poeta, nato martedì 4 gennaio 1972 a Ostia - Roma (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Michele Gentile

Ancora

Se credi sia giusto
se trovi la forza di non voltarti
guardare in faccia la notte più buia
mentre te ne vai
uccidimi pure.
Strappa le pagine dei nostri giorni
e falle volare via,
qualcuno potrà trovarle
riscrivere nuove Estati.
Se pensi sia giusto
se trovi una lacrima
che gioca col vento
mentre ami
dimenticami pure.
Cancella ogni dubbio dal vostro abbraccio
soffoca tutte le ombre,
qualcuno verrà a perdonare
disegnando nuovi incontri. "
Se trovi sia stupido
quando invochi le stelle
a ritorno da un sogno
mentre maledici il tuo nome
cercarmi ancora,
colora i miei sorrisi con il tuo ritorno
allontana il freddo
starò già aspettando
tra le braccia della nostalgia."
Michele Gentile
Composta giovedì 6 dicembre 2012
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    Scritta da: Michele Gentile

    Inconsapevoli

    Sorgemmo, inconsapevoli
    inesorabili
    alba dalle tenebre.
    Preziosa fonte in dono
    le nostre anime ne fecero
    il loro tempo... città d'oro.
    Ci riconobbe il destino
    ai confini del deserto,
    dissetò ogni amarezza
    col calice dell'incanto.
    Ci sorrise la luna
    sostenendo parole nuove
    da scolpire su ogni silenzio.
    Fummo infine giovani
    dinanzi al vento
    non poco ingenui,
    volle spazzar via ogni promessa
    oscurò quel cielo
    dipingendolo d'infamia.
    Tramontammo, inconsapevoli
    implacabili
    sole prima delle tenebre.
    Michele Gentile
    Composta domenica 28 luglio 2013
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      Scritta da: Michele Gentile

      Per favore il conto

      Sono uscito senza bancomat
      stasera
      volevi una vita da scout
      che mi facesse pena,
      per favore il conto.
      Suppongo
      sia un diritto
      non rinunciare al proprio habitat
      per cena.
      Volevo darti un passe partout
      e ho digerito bocconi amari
      per far suonar la sveglia,
      pesante come un mammut
      in uno zoo di cristalli.
      Tu mi accarezzi il cuscino e dormi
      per favore il conto
      tu ti accarezzi il pizzo e non parli,
      per favore il conto
      tu voti chi gli pare e non ti senti
      per favore uno sconto.
      Michele Gentile
      Composta lunedì 4 novembre 2013
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        Scritta da: Michele Gentile

        L'eco del silenzio

        Il tramonto incendia la forra
        scioglie la valle di pietra.
        Si desta la sera
        le spose governano i fuochi.
        Vende cara la pelle
        questo mio dolore,
        legittimando il tuo nome
        cala il sipario
        sulle fredde labbra.
        Riposo sulle rive del cuore
        mentre tu
        t'innamori di un peccato.
        Non scavi più tra i ruderi
        dei nostri sguardi.
        Nulla resta di quell'ardore,
        niente s'è salvato.
        Notte
        che asciughi il mio pianto
        notte
        senza tempo,
        insieme a me
        perditi,
        almeno tu
        dimentica.
        Michele Gentile
        Composta lunedì 16 dicembre 2013
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          Scritta da: Michele Gentile

          In frantumi

          Una fiaba
          scivola nei respiri,
          ancora.
          Poi
          questo mare
          si alzerà,
          correrà
          a svegliare il faro.
          Le rose
          torneranno a pregare
          le spine
          a conoscere altre corone.
          La cura di una carezza
          senza dolore.
          Questo cielo poi
          piangerà,
          correrà a cullare
          la vacuità del vero
          e noi
          non avremo più
          sogni da ordire.
          Già reca silenzi
          la stagione dei sorrisi,
          in frantumi giace
          questa nostra terra.
          Michele Gentile
          Composta martedì 15 aprile 2014
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            Scritta da: Michele Gentile

            Felice

            Non ti importa
            della pioggia
            che continua
            a chiamarti.
            Né degli occhi
            che invecchiano,
            che non sanno
            più piangere.
            Hai i tuoi tramonti,
            le domande di un bambino.
            Guardi oltre la colpa
            raccogli un po' d'amore.
            Ti vesti di sorrisi...
            un passaggio dall'arcobaleno
            e mi ripeti;
            "bisogna saperla
            indossare la felicità."
            Michele Gentile
            Composta venerdì 2 maggio 2014
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              Scritta da: Michele Gentile

              Mare

              Lascia che asciughi
              le tue lacrime
              amato mio mare.
              Farai ritorno tra gli uomini
              dopo avermi mostrato
              come si scoprono nuove isole
              in questo deserto di nuvole.
              Il vento della sera
              ha smesso di chiamare
              in disparte invecchia
              una coltre di sole.
              Giudichino pure questi nostri affanni
              una semplice circostanza
              nessuno si accorgerà di un altro silenzio.
              Le terre temono la verità
              più di mille tempeste;
              confondono la stanchezza dei remi
              con l'eco di antiche accuse.
              Così termina l'insensato viaggio
              in attesa di un porto sincero,
              così s'apre il giusto sentiero
              verso abissi più cari.
              Riposerà la pioggia,
              distratto il faro
              resteremo insieme
              a guardare le stelle.
              Michele Gentile
              Composta martedì 15 marzo 2016
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