L'acquarellista

Giugno acquarellista
abbraccia i campi,
rifinisce i sogni
degli alberi fioriti
con la fantasia di suoi colori,
al sole che si sveglia
dona albe rosate,
semina il mare
di guizzi d'oro fino alla battigia
danzano sulla spuma le carole,
coi pennelli bagnati di splendore
ritocca versi sulla tavolozza
incornicia di fascino i tramonti.
Giugno coltiva sentimenti dolci
nelle campagne l'ugola di nidi
chiama col verso tenero la mamma
che trepida s'affretta.
Coi raggi caldi e l'onde
spalma la sabbia di primi bikini,
Giugno propone libertà di amare,
allevia il cuore degli spettatori
che danno in pasto ai sogni
gli aneliti del cuore.
Giuseppe Stracuzzi
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    Nostalgie

    Nel fiume della vita
    nostalgie
    sono legate agli anni
    delle pagine verdi
    dove la primavera
    vide sbocciare fiori
    come sogni
    che affiorano alle notti...
    Ora che tutti i fogli
    sono pieni
    di scarabocchi e errori
    non c'è spazio
    per nuove emulsioni
    spinti dalla corrente
    di rimpianti
    che agita le acque
    il fiume della vita
    conduce nostalgie
    verso il mare.
    Giuseppe Stracuzzi
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      La sera

      Amo la sera quando l'orizzonte
      si tinge di tramonto
      il sole e l'ombra
      si fondono in pacata sinfonia
      diventano una musica
      dove cuore e pensieri
      danzano insieme
      seguono il cammino
      tenendosi per mano
      per vivere ciascuno
      un po' dell'altro
      guardando il cielo
      carico di stelle
      e la luna che spunta.
      Odio la sera
      quando ha fretta il giorno
      di rifugiarsi negli spazi vuoti,
      s'affollano profili di fantasmi
      col viso camuffato di bugie
      e l'anima rifatta di parole.
      Si abbracciano, si baciano,
      si sfiorano la mano
      buia lontanissima nebbiosa,
      corrono a perdifiato
      fin sotto le pendici dell'amore
      senza sapere gli occhi
      e nemmeno il colore di un sorriso.
      Giuseppe Stracuzzi
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        Melodie del Web

        Accedo a versi belli del tuo sito
        e melodie di immagini di velo
        che continuo a sfogliare dietro il web,
        quando cala il sipario
        da sonnoveglia avvolto sul cuscino
        e nottetempo a luce delle stelle
        illuminata da magia del cuore
        giochi con l'onda dolce, mi conduci
        fino alle vertigini di sogni
        dove traspare nuda la tua pelle...
        ma è soltanto una foto
        che ha preso gli occhi al mare
        ed i capelli luminosi al sole
        ed ha scolpito l'anima coi versi
        fino alle note dolci del mattino
        dove perfino l'alba che accarezza
        la fronte di pensieri si commuove.
        Giuseppe Stracuzzi
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          Scusami perdono

          Ti chiedo un qualche soffio per volare,
          non arrossire anch'io non voglio il sole,
          voglio restare muto dietro il velo
          perciò ti cerco nei momenti scuri
          dove le stelle brillano più forte
          lasciano un verso dolce che raccolgo
          nella notte del cuore.
          Se potessi scavare nei ricorsi
          quando il sole compare dietro nubi
          forse incontrerei il tuo sorriso,
          forse potresti tendermi la mano
          ma la nebbia ha coperto tutto il cielo
          non lascia intravedere l'orizzonte
          perciò vorrei trovare
          nel tuo spazio infinito un qualche verso
          che possa suggerirmi una candela.
          Scusami perdono se mi affaccio
          così improvviso senza competenze,
          forse perché ho trovato nel tuo cuore
          un mare grande
          dove si può nuotare dolcemente
          senza la paura di affogare.
          Giuseppe Stracuzzi
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            Teniamoci per mano

            Scorrono detriti e dissapori,
            il tempo
            non trova spazio per una carezza,
            parole senza fiori
            pietre dure
            s'infilano nel buio delle notti,
            s'intorbidisce l'acqua
            dell'ultima stagione.
            Basta un piccolo vento
            che prima sorrideva sulla riva
            a scompigliare il mare
            anche il silenzio pesa sulle onde,
            in superficie le parole mute
            parlano con gli occhi delle pietre
            dalle pendici piovono sul cuore...
            dammi la mano, aspetta...
            soffermati un momento sui ricordi:
            mi dicevi amore forte forte
            non potrò mai lasciarti...
            ed ora andiamo a perderci nel mare
            ancor prima di giungere alla foce.
            Giuseppe Stracuzzi
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              Non piove

              Nel campo dove sbocciano fiori
              qualcuno si è preso la briga
              di togliere le spine
              per poterle recidere
              senza farsi male
              fino all'estinzione del traguardo,
              ed introdurre errori
              dove nascono fiori di poesia
              additando il cielo,
              ma non piove.
              Un batterio si diletta a toccare
              con le mani sporche
              le pareti fresche di pittura,
              ma non piove.
              Deserti col vento che invoglia
              tempeste di sabbia
              sostano sulla soglia
              di campi coltivati,
              le zolle corrotte dal gelo
              diventano aride spoglie...
              ma non piove
              soltanto qualche goccia
              alleggerisce il peso dell'arsura
              di questi tempi arrampicati all'odio
              dove vige lo spirito del male
              che sguazza nel martirio
              anche degli incolpevoli bambini.
              Giuseppe Stracuzzi
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                Sorrisi rimasti sospesi

                Trascorro sonnoveglia in riva al mare
                coi sussurri dell'onda e le parole:
                amore forte forte e le promesse
                come baci legati sulla pelle,
                mentre accarezzo ancora il tuo sorriso
                le mani del pensiero
                colgono qualche lacrima, scintilla
                nel cielo dei tuoi occhi dove il sogno
                che tenevamo stretto nelle mani
                a consenso di stelle cadenti
                è rimasto sospeso
                alla mania dell'assordante luce
                di coprire la fiamma di candele,
                perciò sei stata attratta dagli averi,
                hai chiuso gli occhi per negare al cuore
                che l'hai venduto al porto di monili
                con le sdolcinature della voce
                per l'invito alla festa dell'amore
                per una vita di pennelli d'oro
                fino all'illusione del traguardo,
                ma il gusto imbelle attratto da riflessi
                raccattò solo cocci di bottiglia
                credendoli tesori, perché il cuore
                venduto non si dona
                fabbrica sogni inquieti sul cuscino
                che volano con le ali delle notti
                e piangono con gli occhi delle stelle.
                Giuseppe Stracuzzi
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                  Vortici di silenzio

                  Una candela
                  una foto ricordo
                  un fiore già sfiorito
                  e il tempo
                  che vuole cancellare
                  le memorie...
                  ora nelle corsie del cimitero
                  vengo a trovarti,
                  l'eco di rintocchi
                  si propaga
                  nel silenzio trafitto
                  di pensieri,
                  caro il tuo ricordo,
                  sull'asfalto del vivere
                  l'ultimo tratto
                  è stato impervio
                  si è spezzato lungo la salita.
                  Ora sento il fruscio delle tue ali
                  ti seguo all'altra sponda...
                  dove sei?
                  Martellando la testa
                  dietro le pareti del mistero.
                  Giuseppe Stracuzzi
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                    Sei dolce mamma!

                    Oggi è giorno speciale,
                    si festeggia il bisillabo dolce
                    dove l'amore puntualmente abbraccia
                    come per un'ondata di magia
                    il sogno di un bambino, ed oggi io
                    arrampicato agli anni
                    apro più forte gli occhi del pensiero
                    e spolvero la nebbia della cima
                    con l'orecchio accostato agli spiragli
                    seguo il tempo che corre,
                    l'attesa mi conduce ad origliare
                    dietro l'uscio socchiuso, i suoi sussulti
                    tengono la gioia, ed accarezzo
                    il grembo cresciuto oltre misura
                    come un sentimento che si tocca
                    con le mani del cuore,
                    sei dolce mamma! Scendo gli scalini
                    e mi conduco agli anni
                    delle prime parole
                    con gli occhi presi ad ascoltare fiori
                    di ricordi sbocciati sempre vivi
                    a lume di candela, sei dolce mamma!
                    La tua foto si leva come un pianto,
                    c'è un silenzio affollato di campane,
                    dalla finestra chiusa guardo il cielo.
                    Giuseppe Stracuzzi
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