Le migliori poesie di Anna De Santis

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Scritta da: Anna De Santis

L'ultima rosa

Nel giardino,
ormai inverno alle porte,
è tornata a fiorire un'ultima rosa,
il bocciolo l'aveva riposto
per mia meraviglia.
Com'è triste ormai l'albero spoglio
e senza colori
ed il verde del prato,
già spento da un rigido cielo,
che plumbeo, ormai pioggia minaccia.
Il mio sguardo si posa di nuovo
sul fiore vermiglio,
che timido aprirsi vorrebbe,
ma il gelo pungente lo fa poi piegare,
e muore ancor pria di sbocciare.
Anna De Santis
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    Scritta da: Anna De Santis

    Senza luce

    Solo il chiarore delle stelle
    dietro la finestra
    basta una fiammella
    ed un foglio bianco
    che s'illumina e riflette
    ache a cilia strette
    e la mia penna sente
    e scrive quel che penso
    quello che io sogno
    a volte senza senso.
    Fisso quei momenti
    ed incido la mia vita
    in questo mondo incerto
    io mi illumino come un cielo aperto.
    Con tutta la speranza
    che ho chiuso in questa stanza
    dove non ci sono che io
    la penna, un foglio, la mia vita
    ed è abbastanza.
    Anna De Santis
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      Scritta da: Anna De Santis

      Le scarpe strette

      C'era na vorta un tipo morto strano,
      annava a spasso tutto sbilenco,
      con na bisaccia e n'ombrella in mano.
      Tutto dolorante, piano camminava,
      e spesso se fermava pe la via,
      la gente lo vedeva e na monetina jè dava,
      perché porello grande pena faceva.
      A tutti sorrideva, ma se vedeva che nun ce la faceva.
      Un giorno da sopra un barcone,
      na signora se affaccia e lo chiama,
      viè qua che te riposi, te lavi e magni,
      sempre quarcosa ce quadagni,
      viè su che con un ber vestito
      e n'antro paro de scarpe te ce cagni.
      Mia cara signora, disse er poverello,
      le scarpe mie so la mia consolazione,
      so strette e vecchie e me fanno soffrì,
      ma quanno che me le levo a sera,
      visto che nun c'è pe me nessuna considerazione,
      posso anch'io tirà un sospiro de sollievo...
      e pur'io me prendo er mio momento de soddisfazione.
      Anna De Santis
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        Scritta da: Anna De Santis

        L'apina ed il papavero

        Svolazzando un ape appena nata,
        il primo giorno, già si era allontanata,
        voleva in fretta conoscere la vita,
        fuori dell'arnia da dove era partita.
        E volò con un ardimentoso volo,
        su un prato tutto verde con un fiore solo,
        delusa si riposò e continuò a volare,
        sperando cibo da succhiare.
        Un prato di papaveri, meraviglioso!
        Non conosceva quanto potesse essere pericoloso,
        si avvicinò alla prima corolla,
        succhiò il nettare e un po' brilla si riposò.
        Sognò fiori strani, inverosimili, poi si risvegliò.
        Riprese il volo su corolle vermiglie,
        ce ne erano mille e mille...
        s'inebriò di tutta quella droga e poi morì.
        La trovarono felice nel suo sogno,
        aveva messo fine a quel suo volo,
        vissuto solo un giorno,
        non ritornò più lì da dove era partita,
        ma meglio che una vita scolorita.
        Anna De Santis
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          Scritta da: Anna De Santis
          Er core nun ragiona, se dà
          quanno che te lo accorgi,
          niente poi fà.

          La vita nun t'aspetta va de corsa,
          nunte stà a girà

          L'omo è un eterno bambinone,
          bisogna che lo svezzi,
          o rimarrà un cojone.

          L'esperienza è quanne vorte,
          nun te sei girato e nun te sei riparato, ner culo l'hai pijato.

          La donna s'apre e se chiude,
          per accoje un seme,
          quello che nasce è l'unico amore
          nun te illude.

          Er sogno raramente diventa realtà,
          pe quello che continuo a dormì,
          nun me vojio svejà.
          Anna De Santis
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            Scritta da: Anna De Santis

            Non si spegne una candela (ai bimbi che non hanno voce)

            La fiamma di una candela
            è come un bimbo
            che non ha voce.
            Viene spenta da un semplice soffio,
            o con le dita,
            essa è simbolo di vita
            luce eterna, che si accende con l'amore
            ad illuminar le tenebre.
            Cresce piano piano
            e dà valore a cose che non puoi vedere.
            È la paura di essere coinvolto,
            che qualcosa ti venga tolto,
            ma basta veder crescere la fiamma,
            sentire il suo calore,
            guardare i suoi mutevoli colori,
            consumarsi la cera e prender forma e forza,
            quella forza è già dentro di te,
            ma non la vuoi ascoltare.
            Prova a far splendere una sola fiamma,
            dai voce ad un bimbo
            e tanto coraggio ad ogni mamma.
            Anna De Santis
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              Scritta da: Anna De Santis

              Quadro

              Gabbiani che seguono la scia di un peschereccio
              spuma bianca che viene verso riva
              il sole comincia appena a colorare
              è l'alba sopra il mare.
              L'aria fresca del mattino
              torna un pensiero triste a tormentare
              e lo sguardo perso a ritrovare....
              Ma il mormorio dell'onde presto a consolare
              il cielo s'illumina e prende tutto il colore
              per restituirlo tutto al mare
              si calma il vento
              e l'acqua in un momento
              e quel gabbiano in volo, torna a riposare
              l'orizzonte quasi più non si distingue
              ed il silenzio ormai rotto da grida di bambini
              ogni incanto e tutti i miei tormenti
              tornano come barche qui nel porto.
              Anna De Santis
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                Scritta da: Anna De Santis

                Ti accorgi alla fine che era un estraneo

                Non te ne sei mai accorta
                presa dalla vita che correva,
                il tuo cuore, la tua mente dove era,
                eppure ci credeva...
                mentre tu andavi avanti,
                tutto il resto con lui si fermava.
                La passione dei primi anni
                pian piano come nebbia diradava,
                tutto quello che c'era da vedere riconsegnava
                lucidi ricordi, e logico presente
                occhi lucidi che qualche lacrima bagnava.
                Ora siamo soli,
                io sono cresciuta nel mio amore,
                per i miei figli, per la famiglia
                e con il cuore,
                ma ho trovato te addormentato,
                sei proprio come ti ho lasciato.
                Cosa posso fare per farti capire...
                scusa ma qualche volta mi pento
                per averti così tanto amato.
                Anna De Santis
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                  Scritta da: Anna De Santis

                  Persa in te...

                  Dove sono e cosa sono
                  non riconosco più la voce
                  i miei tratti sono diventati luce
                  quella che m'illumina quando incontra il tuo sguardo
                  ogni giorno ringrazio il momento che ti ho dato un bacio
                  ringrazio l'attimo che ho respirato con te la stessa aria
                  senza quel per caso non ti avrei incontrato
                  ora sono persa nei tuoi gesti
                  nelle pieghe del tuo viso
                  che ho imparato a memoria
                  i tuoi capelli diventati bianchi insieme ai miei
                  ed è un miracolo ancora che ci lega e ci tiene stretti
                  e non solo in un fisico abbraccio
                  ci lega la complicità di sempre ed una passione immensa
                  prima arrivava solo l'emozione di un amplesso
                  ora basta solo l'intenzione ed è forse anche di più lo stesso.
                  Banale chiamarlo solo amore...
                  Anna De Santis
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