Le migliori poesie di Anna De Santis

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Scritta da: Anna De Santis

Chi sei

La testa ed il cuore,
non hanno controllo,
tu sei
unico desiderio, unico sogno,
che manca alle mie mani
alle mie carezze,
alla mia bocca,
alla mia vita.
Chi seì
M'ami quando vuoi,
senza promesse, senza certezze,
scaldi la mia pelle e poi vai via,
lasciando a metà le mie parole,
e l'amore,
che non finisco mai di dire, di fare
ma tu non vuoi sentire,
chi sei?
Che prometti e non mantieni,
ed io quì ad aspettare
i tuoi tempi non concessi.
Forse avrò modo per dirtelo,
ma quando?
E gli anni passeranno, aspettandoti.
Anna De Santis
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    Scritta da: Anna De Santis

    Dal dottore

    Signorina si spogli,
    si guardi allo specchio
    c'è qui la bilancia
    si pesi... si pesi.
    Il corpetto non tiene più il seno
    le forme straripano un po',
    un tempo la vita era ben delineata,
    come mai non si è più controllata?
    Ormai i miei amanti
    disertan l'alcova
    e senza far caso ai loro commenti...
    sbagliavo.
    Ora giudichi lei:
    preferisce un bel piatto di pasta
    o una notte di sesso?
    Questo o quello comunque è un piacere.
    Su ci pensi un po' su, qualche chilo togliamo,
    un massaggio qua e là
    e si torna all'antica beltà.
    Il mio medico è stato sincero,
    ma il consiglio non basta,
    io vorrei ritornar ad esser bella,
    ma davanti a un buon piatto di pasta.
    Anna De Santis
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      Scritta da: Anna De Santis

      L'ultima rosa

      Nel giardino,
      ormai inverno alle porte,
      è tornata a fiorire un'ultima rosa,
      il bocciolo l'aveva riposto
      per mia meraviglia.
      Com'è triste ormai l'albero spoglio
      e senza colori
      ed il verde del prato,
      già spento da un rigido cielo,
      che plumbeo, ormai pioggia minaccia.
      Il mio sguardo si posa di nuovo
      sul fiore vermiglio,
      che timido aprirsi vorrebbe,
      ma il gelo pungente lo fa poi piegare,
      e muore ancor pria di sbocciare.
      Anna De Santis
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        Scritta da: Anna De Santis

        L'apina ed il papavero

        Svolazzando un ape appena nata,
        il primo giorno, già si era allontanata,
        voleva in fretta conoscere la vita,
        fuori dell'arnia da dove era partita.
        E volò con un ardimentoso volo,
        su un prato tutto verde con un fiore solo,
        delusa si riposò e continuò a volare,
        sperando cibo da succhiare.
        Un prato di papaveri, meraviglioso!
        Non conosceva quanto potesse essere pericoloso,
        si avvicinò alla prima corolla,
        succhiò il nettare e un po' brilla si riposò.
        Sognò fiori strani, inverosimili, poi si risvegliò.
        Riprese il volo su corolle vermiglie,
        ce ne erano mille e mille...
        s'inebriò di tutta quella droga e poi morì.
        La trovarono felice nel suo sogno,
        aveva messo fine a quel suo volo,
        vissuto solo un giorno,
        non ritornò più lì da dove era partita,
        ma meglio che una vita scolorita.
        Anna De Santis
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          Scritta da: Anna De Santis

          Un altro anno passa e se ne va

          Piano come la neve, senza far rumore
          un altro anno è passato
          ed il tempo tra le mani si è sciolto
          a goccia a goccia e non l'ho raccolto
          pensando... domani
          e ricordi appena... ma con tanto amore.
          Avrò un anno in più
          ed altre cose da raccontare
          dolori e gioie nel mio cuore
          e tante lacrime come perle da conservare.
          Vedo i miei bimbi crescere
          li vorrei ancora cullare
          ma la vita vola, non la puoi fermare
          libera come un uccello
          che volteggia nel cielo, non si fa guidare
          puoi solo starla a guardare
          mentre tutto scorre e la vedi passare...
          Incontra cieli tersi
          o nubi pronte alle tempeste
          mari calmi e montagne
          alberi, deserti e prati in fiore
          ma continua a volare.
          Un anno in più, ma siamo ancora tutti insieme
          è già un regalo la serenità
          non voglio altro, e per quest'altro anno
          quello di cui ho bisogno è tutto qua.
          Anna De Santis
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            Scritta da: Anna De Santis

            Rimarrebbe er mejo

            So annata sulla spiaggia
            pe parlà cor mare,
            jò detto: viemme dietro
            che c'avemo un lavoro da fà.
            L'ho pregato nun nego
            ma poi sentite le ragioni,
            m'ha seguito.
            Dovemo fa sparì parecchie cose
            tu me poi dà na mano.
            Ben poco rimarrebbe sulla tera
            "pronta risposta"
            forse quarche fiore quà e là,
            na casetta piena de bontà,
            co l'acqua vorrei lavà
            tutte le cose nere, butta via le parole
            che ce fanno impiccià.
            Le guere, la fame, le malattie
            tutte co l'acqua devono da annà.
            Bisogna affogà morte persone
            lassà solo quelle bone.
            Troppo dovrebbe da copri sto mare,
            forse che l'acqua nun basta,
            e se quarcosa resta,
            lassamo er core, la fiducia, la speranza
            la gioia della vita, la costanza.
            Pe vede quer che è rimasto,
            che nun è stato scerto, né pagato,
            né tantomeno raccomandato,
            rimarrebbe er mejo lassa fà.
            Anna De Santis
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              Scritta da: Anna De Santis

              Quadro

              Gabbiani che seguono la scia di un peschereccio
              spuma bianca che viene verso riva
              il sole comincia appena a colorare
              è l'alba sopra il mare.
              L'aria fresca del mattino
              torna un pensiero triste a tormentare
              e lo sguardo perso a ritrovare....
              Ma il mormorio dell'onde presto a consolare
              il cielo s'illumina e prende tutto il colore
              per restituirlo tutto al mare
              si calma il vento
              e l'acqua in un momento
              e quel gabbiano in volo, torna a riposare
              l'orizzonte quasi più non si distingue
              ed il silenzio ormai rotto da grida di bambini
              ogni incanto e tutti i miei tormenti
              tornano come barche qui nel porto.
              Anna De Santis
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                Scritta da: Anna De Santis

                Non si spegne una candela (ai bimbi che non hanno voce)

                La fiamma di una candela
                è come un bimbo
                che non ha voce.
                Viene spenta da un semplice soffio,
                o con le dita,
                essa è simbolo di vita
                luce eterna, che si accende con l'amore
                ad illuminar le tenebre.
                Cresce piano piano
                e dà valore a cose che non puoi vedere.
                È la paura di essere coinvolto,
                che qualcosa ti venga tolto,
                ma basta veder crescere la fiamma,
                sentire il suo calore,
                guardare i suoi mutevoli colori,
                consumarsi la cera e prender forma e forza,
                quella forza è già dentro di te,
                ma non la vuoi ascoltare.
                Prova a far splendere una sola fiamma,
                dai voce ad un bimbo
                e tanto coraggio ad ogni mamma.
                Anna De Santis
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                  Scritta da: Anna De Santis

                  Orgoglio

                  Cosa farai dopo che hai provato
                  coi pugni chiusi hai continuato
                  per non darmi tregua
                  non volevi ammettere il tuo sbaglio.

                  Il tuo orgoglio ti ha rovinato.
                  Chiedere scusa per te non è normale
                  e adesso ti fa male
                  ma continui a sbagliare.

                  Ho paura che quando vorrai tornare
                  non mi troverai.

                  Non sarò più disposta ad accettare.
                  Troppo ho sofferto
                  e ancora dentro il cuore
                  ho uno strappo ed una croce che mi pesa
                  quando mi sarò arresa
                  forse avrò la pace che mi spetta
                  potrò pensare al resto
                  e alla mia vita
                  che ancora ho trascurato
                  in nome dell'amore.

                  Purtroppo questo dolore resta
                  e sordo nell'anima scava
                  e chi ne fa le spese
                  è la mia vita
                  quella che mi resta
                  non vedo più luce
                  quando avevo il sole.

                  Tutto s'adombra, e le corde son tese
                  vorrei trovare un varco tra le tenebre
                  capisco che non ha più senso
                  ma più passa il tempo
                  e più ti penso.
                  Anna De Santis
                  Composta nel 2009
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