L'ammore è nu suonn, ca dopp ca te si svegliato, svanisce, e nun t'arricuord manc comme è stato. Tu vuò fa finta, ca sempe è durato, ma può t'accorgi, ca si sbagliato.
Per orgoglio, allora mi sembrava giusto, ho imboccato una via tutta in piano, senza pensare, la mia era un'altra canzone, un'altra favola, un'altra emozione. Son rimasta frenata, fin dentro al cuore, ancora, dalla troppa fretta. Ora in me c'è un vulcano pronto a scoppiare. Sto pensando... per inerzia sono andata avanti, mi è sembrato normale, ma dentro mi sentivo morire. Non è quello che desideravo, e non potevo ammetterlo, mi sono seduta, ho pensato... mi riprendo la mia vita, questa volta la voglio in salita, o in caduta libera.
Non si spegne una candela (ai bimbi che non hanno voce)
La fiamma di una candela è come un bimbo che non ha voce. Viene spenta da un semplice soffio, o con le dita, essa è simbolo di vita luce eterna, che si accende con l'amore ad illuminar le tenebre. Cresce piano piano e dà valore a cose che non puoi vedere. È la paura di essere coinvolto, che qualcosa ti venga tolto, ma basta veder crescere la fiamma, sentire il suo calore, guardare i suoi mutevoli colori, consumarsi la cera e prender forma e forza, quella forza è già dentro di te, ma non la vuoi ascoltare. Prova a far splendere una sola fiamma, dai voce ad un bimbo e tanto coraggio ad ogni mamma.
Gabbiani che seguono la scia di un peschereccio spuma bianca che viene verso riva il sole comincia appena a colorare è l'alba sopra il mare. L'aria fresca del mattino torna un pensiero triste a tormentare e lo sguardo perso a ritrovare.... Ma il mormorio dell'onde presto a consolare il cielo s'illumina e prende tutto il colore per restituirlo tutto al mare si calma il vento e l'acqua in un momento e quel gabbiano in volo, torna a riposare l'orizzonte quasi più non si distingue ed il silenzio ormai rotto da grida di bambini ogni incanto e tutti i miei tormenti tornano come barche qui nel porto.
Caldi colori, di nostalgie passate, foglie ingiallite il cielo piange qualche lacrima d'amore, una leggera brezza, sussurrando fra gli alberi, accarezza. Odor di terra bagnata, odor di mosto, e di quel fiore rimasto.... L'autunno è come una donna che si concede, con i suoi molteplici profumi e le sue braccia protende al cielo, offrendole al vento, che ad ogni sua parola, cede. Tutta si spoglia e bagnati ha i fianchi, carezzate da edere odorose e dalle ultime rose. Stormi di uccelli in volo, rispondono al saluto, disegnando strane forme in cielo, e insieme gridano a tutta la natura coperta da una leggera foschia, come un velo ad un altro anno, alla prossima avventura.
Non te ne sei mai accorta presa dalla vita che correva, il tuo cuore, la tua mente dove era, eppure ci credeva... mentre tu andavi avanti, tutto il resto con lui si fermava. La passione dei primi anni pian piano come nebbia diradava, tutto quello che c'era da vedere riconsegnava lucidi ricordi, e logico presente occhi lucidi che qualche lacrima bagnava. Ora siamo soli, io sono cresciuta nel mio amore, per i miei figli, per la famiglia e con il cuore, ma ho trovato te addormentato, sei proprio come ti ho lasciato. Cosa posso fare per farti capire... scusa ma qualche volta mi pento per averti così tanto amato.
Quando ti svegli ogni mattina, dopo tanti anni forze dimentichi di fare una carezza guardi il suo viso è un po' cambiato e ti fa tenerezza quella sua ruga in più. Mentre dorme, vorresti parlare forse rimproverarlo per quel suo trascurare ma poi lasci stare. Ancora e sempre, pensi che dovrebbe stare zitto ed ascoltare senza ribadire. Ricordo che bastava solo lo sfiorarsi, per morire noi due soltanto, innamorati da impazzire poi l'abitudine, tutto passa e ti ritrovi qui a dormire... La passione e la voglia, sono affievoliti ma senza parlare ci siamo sempre capiti. Ora è tardi per ricominciare ma è rimasta la stima e la complicità, per continuare i figli ed i nipoti che crescono ti fanno pensare che il tuo tempo ora corre e non lo puoi fermare quando bastava soltanto poco per fermarsi un attimo ed assaporare fino all'ultimo minuto ma in quel momento non abbiamo capito quei momenti belli che pure abbiamo avuto. Ora la vita è un ricordo, che è passato in fretta... Ma nonostante tutto, è stata bello da morire.
Mi avvicino per sfiorarti come sempre per ringraziarti della tua presenza un abbraccio da chi sempre ti pensa da chi da tanto ti vive accanto ti rispetta ed aspetta sempre il giusto momento senza chiedere altro tempo. Mi troverai vicina sempre per risollevarti quando ti sei perso ed ancora ti dedicherò un verso per farti sorridere o commuoverti come più ti piace. La mia mano solo per donarti pace l'emozione di un tramonto è un regalo che ti vorrei fare non costa niente ma se sei triste e non asciughi il pianto non lo puoi vedere. La mia parola che può risollevarti il mio cuore in pena che dice di non preoccuparti. Sarà Natale tra giorni aspetto solo che ritorni ci troveremo ancora accanto al fuoco sai amore... avrò per te lo stesso sguardo lo stesso sorriso, per essere felici basta così poco.
Dove sono e cosa sono non riconosco più la voce i miei tratti sono diventati luce quella che m'illumina quando incontra il tuo sguardo ogni giorno ringrazio il momento che ti ho dato un bacio ringrazio l'attimo che ho respirato con te la stessa aria senza quel per caso non ti avrei incontrato ora sono persa nei tuoi gesti nelle pieghe del tuo viso che ho imparato a memoria i tuoi capelli diventati bianchi insieme ai miei ed è un miracolo ancora che ci lega e ci tiene stretti e non solo in un fisico abbraccio ci lega la complicità di sempre ed una passione immensa prima arrivava solo l'emozione di un amplesso ora basta solo l'intenzione ed è forse anche di più lo stesso. Banale chiamarlo solo amore...