Ammaliato dal tuo sguardo.
In eterna adorazione dei tuoi occhi.
Essi brillano nel tuo sorriso, come scintilla il sole che si specchia nel placido mare.
Lentamente, scivola il palmo della mia mano sul tuo viso.
Dolcemente scorrono, su quel candido tuo pudico rossore, le mie dita, tremolante eco, di un cuore impazzito.
Alcune notti sogno di te.
La curva dei fianchi ammansisce
su distese fiorite
ho il respiro profondo
dell'uva matura.
Ti vedo scendere dalla collina
con un melograno
e lo doni a me
rubando al sogno l'ordito
mi sveglio con un sorriso
di rosso violaceo sapore sgranato
e non capisco se è autunno
o quasi, di nuovo, primavera...
Realizzo solo che le tenebre si dileguano
al cielo, e il cielo non esiste...
È troppo sempre vitale la terra
se sogno di te.
Aprire gli occhi
e non pensare ai ricordi
nutrire il vuoto
e coprire l'assenza
lasciar da parte la malinconia
e all'istante
finalmente
vivere.
Così
in un abissale silenzio
cresce il mare
ugualmente
il mio amore
poggia su ogni parola
viaggia su ogni filo d'erba
si aggrappa al più flebile appiglio
talmente invisibile
da diventare inarrestabile.
Non rientriamo ancora.
Rimaniamo qui,
in questo sogno.
Là fuori
ci aspetta un mondo
dove tu non ci sei,
dove io non ci sono.
Granello sopra granello
ho costruito il mio deserto.
Tu il miraggio
tu l'oasi
tu il deserto.
Questo amore
che mi fa gioire del nulla,
che mi fa amare anche il niente,
perché anche il nulla, il niente
l'ho riempito di te.
Vorrei vivere il tuo abbraccio
per dimenticarmi,
per non aver più bisogno
di chiedere.
Dove,
se alzo gli occhi
trovo i tuoi occhi.
La ragione
che sbatte
la porta
in faccia
alla malinconia
ed il cuore
che,
di nascosto,
torna a riaprirla.
Questa notte
tra tante stelle
che cadranno
ce ne sarà una grande
come questo desiderio
ed in silenzio,
amore mio,
si poserà ai tuoi piedi.