Scritta da: Oriella Beretta
in Poesie (Poesie d'amore)
Noi,
pur essendo anime rinchiuse
in un cielo troppo stretto,
abbiamo inventato cieli infiniti
sui quali volare.
Composta martedì 31 ottobre 2017
Noi,
pur essendo anime rinchiuse
in un cielo troppo stretto,
abbiamo inventato cieli infiniti
sui quali volare.
Chi è che non canta alla luna
chi è che non ritrova la propria storia nelle milioni di canzoni scritte dai veri poeti
chi è che non piange ascoltando la propria storia
chi è che non piange ascoltando la canzone della e con la propria amata
chi è che con balla il proprio lento abbracciati stretti con la propria donna
chi è che non si commuove davanti a parole d'amore, solo i cuori induriti
chi è che non ama l'amore.
Ti cullo con il mio clarinetto
mentre scendi dal tuo letto...
ti aspetto con il solito biglietto per dirti:
tu, diamante della mia vita...
tu cometa luminosa
hai conquistato il mio cuore!
L'amore non è una sfida,
non è una gara.
Non esistono né vincitori né vinti.
Non esiste il tempo.
Non esiste orgoglio.
Non si può scegliere se amare o no.
È così...
... semplicemente si ama.
In controluce,
in questa realtà che ci appartiene e ci sfugge.
Silenziosa armonia dei corpi,
chiassosa vicinanza dei pensieri.
La mente cerca,
lo sguardo incontra.
Un magnetismo raro,
bellissimo, malinconico.
In un istante eterno,
perdersi.
Sei il riduttore di ogni bellezza, di ogni poesia, di ogni sogno,
sei l'incapacità di amare,
l'impotenza del dare.
Sei l'aridità dei tuoi calcoli,
l'aritmetica dei chilometri e dei pedaggi autostradali.
Senza di te, con la fantasia, volo a ciò che mi sublima, volo a ciò che non mi umilia.
Avevi ridotto anche me
e senza di te torno ad amplificare bene quel poco che c'è.
Hai conosciuto l'Amore ma sei tornato al tuo mortaio in cui pestellare tutte le donne di buona essenza che continuamente macini.
Hai macinato anche te stesso, sei rimasto niente ormai,
nel tuo covo disseccato di bugie non ci sarà mai spazio per quello che di più prezioso e autentico esista.
Hai scelto di non migliorarti, hai scelto di morire e di uccidere.
La tua recita non reggerà mai allo specchio
né davanti agli occhi attenti di una donna innamorata.
Véstiti di amore e sincerità, se ci riesci, è l'unica via.
Accarezza con cura l'anima di chi incontri,
si frantuma.
Dona, impara a donare, senza pensare a ciò che ricevi in cambio.
Abbandona i sospetti, la sfiducia.
Metti via le armi, dà il meglio di te, il buono di te, il tenero di te,
senza freni, senza limiti.
Non avrai che tutto in cambio,
senza chiedere e senza controllare.
Nessuno scritto, nessuna poesia
potrà mai bastare ad esprimere
quello che hai acceso dentro me,
perché Dio ancora non ha inventato
parola tanto grande per descriverlo.
Forse solo nel tuo nome
è scritta questa immensità
e io così piccolo
di fronte a tutto questo
gioco invano con le parole
e sento che non è mai abbastanza.
Avrei voluto
Restare
Con te disteso
Su quel sogno irrealizzabile.
Ma la cenere
Che sporca il mio sangue
Trasforma l'amoroso ardore
In schegge affilate di vetro.
Avrei voluto
Afferrare
Il languore sulle tue ciglia
Per farne un altare
Dentro al mio cuore.
Ma in questo luogo
Andarsene
È l'unico modo
Per restare.
Ci incrociamo
senza conoscerci,
sguardi e parole
per diverse comunicazioni che si mescolano
l'una sull'altra per creare la confusione corretta del
sempre che viviamo svaniti.
Mi sono fermato
oggi per te,
ho guardato il cielo
e tutti si sono accorti
di non guardarlo mai.