Scritta da: Michele Gentile
in Poesie (Poesie d'amore)
Lei
Ho veduto il cielo tingersi
di mare e di lavanda,
ho sentito tremare le mani
mentre imploravano la speranza.
Lei, colei a cui appartengo
tornava da me.
Composta lunedì 19 aprile 2021
Ho veduto il cielo tingersi
di mare e di lavanda,
ho sentito tremare le mani
mentre imploravano la speranza.
Lei, colei a cui appartengo
tornava da me.
La scorsa notte, nel mio sogno,
mentre vagavo per le terre selvagge
e attraversando ombre silenziose,
ho incontrato una parola e ho chiesto:
"Come ti chiami?"
"Il mio nome è amore
e sono solo nella vita,
ho bisogno di te,
altrimenti andrà perso il sogno".
Ho risposto: "Anche noi abbiamo bisogno di te,
ma siamo doloranti e spaventati
e non ammetterlo.
Per favore, prestami i tuoi occhi luminosi".
"No, non c'è bisogno, sei nell'abbraccio della luce,
ma l'hai dimenticato".
Ho bevuto parole come se fossero acqua
Ho annegato pensieri e ingoiato deliri
Ho dissetato desideri come sorgente
di un'anima pura.
E adesso nuoto nella miseria di un'anima che galleggia a stento.
In quel lago mi sono immersa
A pelo d'acqua ti sfioravo, e,
in una profondità di te mi ritrovavo.
Brividi solcavano sulla mia pelle
al tuo freddo scorrere
in una voglia di lasciarsi andare
Nel desiderio di annegare.
Si addormenta delicatamente
il tuo cuore
sul mio animo emozionato,
e il tuo dolce respiro
si confonde col battito
del candore
della mia sensibilità.
Or sogna dolce angelo gentile,
affinché tra le mie
braccia materne
culla sincera puoi trovar
per il tuo succedere nell'avvenire,
che il destino ti ha preordinato.
Or sogna dolce angelo innocente,
che tra le mie braccia
ristoro sicuro
puoi trovar per la tua
consolata tranquillità.
Or tutto tace,
ma il rumore è assordante
quando nella quiete
mi converto
alla tua dolce presenza,
puro dono prezioso
disceso dalle mani di Dio
per dilettare i miei giorni
intrecciati coi tuoi.
Or tutto tace,
ma il rumore è assordante
quando nell'auspicio
di un nuovo domani
tra i tafferugli delle incertezze
si fanno strada paure,
e monili di gioie vere
da portare orgogliosamente
sul cuore nella via della vita,
mentre intessono
quel tuo futuro
che un giorno vivrai
solo con le sole tue forze
rendendoti uomo
fra la ressa indifferente
del mondo.
Sogna oh puro e limpido
angelo mio,
serafico e chiaro
nella tua ingenuità
inconsapevole lasciati
cullare dall'amore
della tua mamma,
tuo inconfondibile inestimabile
mantello d'oro che
eternamente proteggerà
la tua essenza vitale
su questa terra
tra le tempeste e soleggiate
della realtà,
che la vita stessa
ti preparerà
come una beffarda ragnatela
su cui lottare incessantemente
per potersi salvaguardare.
Ma or sogna figlio mio
affinché il tempo
faccia il suo percorso
in te,
oh sincera speranza del mio cuore.
E sogna dolce angelo mio,
il tuo mondo
che verrà.
Planare
come una foglia
che cade
come il sereno
sul mare
come la luna
sa fare.
Non ti dico.
Immagino.
E mi soffermo.
Tu.
E pure io.
Una farfalla a cui toccano le ali
una bambina che perde per sempre un'emozione
una vita intera a chiedersi sto sesso cosa sarà
la prova che l'uomo è capace di infinita crudeltà...
Inutile parlare di ignoranza o di religione
di fronte ad una bambina a cui viene rubata per sempre un'emozione
se Dio ha creato il sesso un motivo ci sarà
ma l'uomo da sempre è capace di infinita crudeltà.
Mi fermo a un passo dal cielo
e ti racconto il mare
perché è bello stare sospesi
tra i colori sovrapposti
non capire se è cielo o mare
ma capire che si sta bene comunque
e non sono le nuvole a frenare l'attimo
che ci stringiamo la mano
ed è brezza immediata
e non c'è ragione in ciò
e non c'è spiegazione
e non c'è da chiedersi
c'è da stare così
tra cielo e mare.
Stringiti amore
tra le mie braccia.
Ritorna a quando
eravamo ragazzini.
Ricordati
delle nostre corse
tra i prati fioriti.
Ricordati delle nostre
dolci capriole.
Godi
i momenti belli
della nostra fanciullezza.
Godi il profumo
del nostro primo bacio.
Godi la fragranza
di quei fiori di campo
raccolti solo per te.
Godi, amore mio.