Scritto da: C. De Padua Visconti
in Diario (Quotidianità)
Mi nutro della quiete capace di rasserenare l'anima difendendomi dai velenosi rumori del mondo.
Composto mercoledì 29 novembre 2017
Mi nutro della quiete capace di rasserenare l'anima difendendomi dai velenosi rumori del mondo.
Nessuna mi tormenta l'anima come lei.
Se una donna vi apre il cuore, camminateci scalzi, quello è un posto immacolato, puro e senza macchia. Quando sei dentro il suo cuore, quello non è il tuo regno, non sei padrone, sei ospite, rispettalo con educazione, ma soprattutto ricordati di non forzare quella porta, di non distruggere quel lucchetto, tu dovrai spaziarci dentro, con amore e senza ritorno.
Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ascolti i fitti dolori annidati nell'anima, qualcuno capace di snidarli e farli scappare dal cuore. Abbiamo bisogno di spalancare le porte del cuore ed invitare qualcuno capace di perlustrare le stanze interne che abbiamo paura di rivisitare, di imbiancarle di gioia e fiducia, di riciclare le insane emozioni trasformandole in gaie porzioni di felicità e autostima. Ma fate attenzione, il tempio del vostro passato può essere visitato solo da pochi, infatti non tutti sono intenzionati a rianimare il vostro vissuto, qualcuno potrebbe sguazzarci dentro con mani sporche!
Non conosco la funzione o finzione di fare le cose omettendo i sentimenti del cuore, non sono un robot, anche quando sbaglio ci metto il cuore.
Vi auguro di raggiungere la serenità in un mondo inquieto, di raggiungere la pace quando il mondo vi dichiara guerra, vi auguro la salute in un mondo di pestilenze, vi auguro la gioia in un mondo infelice, vi auguro l'amore in un mondo di odio, vi auguro che amiate così da essere amati, vi auguro che siate solidali con i più deboli vi auguro che la vostra debolezza divenga fortezza, vi auguro che possiate realizzare in certezze i vostri sogni, vi auguro che possiate plasmare la vostra anima con la sostanza dell'amore, perché l'amore vince ogni cosa!
Frugo nella discarica dei desideri ammucchiati nel cuore.
Più sei lontana più sento di amarti, perché trascini con te tutte le mie emozioni, i miei desideri, il mio cuore, la mia anima! Ed io di questo corpo disarmato, vuoto, appassito, non ho come ravvivarlo!
Un giorno il tempo perderà il suo impetuoso ritmo, rallenterà quasi a fermarsi, allora prenderò parte di quel tempo lo ritaglierò solo per noi, per i nostri sguardi, i nostri baci, il nostro amore, eludendo tutto ciò che ci circonda a consumarci in passione mentre il mondo corre nella sua empietà, le nostre anime danzeranno felici in uno spazio senza fine!
Vorrei che qualcuno mi leggesse dentro, nel profondo dell'anima dove sui suoi fondali arenano incustoditi dolori insondabili agli occhi.