Poesie inserite da Christabella del Mar

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Scritta da: Christabella del Mar

Splendore, amore e bruttura

La bellezza vive dappertutto
dentro di noi e anche fuori
sotto la pioggia o in mezz'ai fiori,
dentro una stanza oppure fuori,
dietro ai silenzi, insieme ai rumori.
La bellezza è incommensurabile,
perenne e per nessuno irraggiungibile.

Esistano nel Mondo cose stupende
anche quando l'occhio distratto
le ignora e non le vede.
Trascurate, piangono, soffrono
diventano brutte:
perdono la strada diventando turpitudine,
vagando perdute cogli occhi aperti
nella marea di perplessità e solitudine.

Ma non ti fermare, sogna lo stesso!
perché nel mondo nascono anche cose brutte
che possono diventare belle
grazie alla tua volontà.
Apri la porta, non aspettare,
il Mondo è fatto così, di Bene e Male.

Esistano nel Mondo cose bizzarre
lontane dalla tua tendenza
o dal tuo orizzonte di attesa.
Non perdere tempo cercando l'essenza,
spogliati di pregiudizi e convenzioni
e vestiti di ali e sogni!
Trasforma la Vita in Acqua
e lascia crescere i sogni,
trasforma le pietre in terra
e lasciagli prendere radici.

Nel Mondo esiste Destino e Amore
e non dimenticare quando tutto ti abbandona:
l'Amore nasce anche senza senso e senza scopo.
Rinasce e cresce dal Nulla sulla Terra,
forse anche su Marte e sulla Luna.
Composta martedì 5 maggio 2020
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    Scritta da: Christabella del Mar
    Difficoltoso è riconoscer l'amore.
    Ma io quella sera più del tuo corpo
    ho desiderato il tuo tempo.
    Ho desiderato il tuo cuore.
    E forse questo significa amare.
    Voler aspettare.
    Voler condividere.
    Voler ricordare.
    Perciò sognavo di averti vicina.
    Di averti con me.
    Per ogni mattina.
    Quando la luce del giorno
    ci avrebbe svegliati.
    Accolti.
    Abbracciati.
    A far colazione.
    Dopo una doccia veloce.
    Chiederti: ti va di restare?
    Possiamo andarcene a correre.
    E dopo pranzare.
    Magari se vuoi questa sera ti porto a ballare.
    Nessun programma.
    Nessuna promessa.
    Soltanto una luce negli occhi
    a indicarci la strada.
    La stessa.
    E mentre stai dormendo
    penso che potrei abbracciarti.
    E invece resto fermo
    fermo ad osservarti.
    Che vadano affanculo
    tutte le paure della vita.
    Mi perdo dentro ai tuoi respiri
    e mi ripeto che ogni notte
    passata accanto a te
    vicino ai nostri sogni
    dovrebbe per giustizia
    essere infinita.
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      Scritta da: Christabella del Mar
      Un buon inizio potrebbe essere questo.
      Lasciare che il tempo ti cambi.
      Dolcemente.
      Senza forzare il passo.
      Sei bella anche così.
      Anzi.
      Lo sei di più.
      Che chi non c'è quando hai bisogno
      allora forse, non c'è mai stato.
      Ed è difficile ammetterlo.
      Perché fa male.
      E allora forza.
      Buona vita.
      Buona strada.
      Buona speranza.
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        Scritta da: Christabella del Mar
        Profumo ancora un po' di te
        quando mi hai detto che
        non mi avresti mai lasciato
        non pensavo che parlassi seriamente.
        Ma chi ci crede a quelle frasi.
        Solamente che adesso
        sei nella mia mente.
        E sorridi.
        Avevi ragione quando dicevi
        che non si può scappare
        da chi ci ha amato veramente.
        E adesso che nessuno ci vede
        capisco che tra innamorarsi e amare
        c'è una differenza madornale.
        Puoi perfino maledirlo.
        Ma l'amore se ne frega.
        L'amore, lui. Succede.
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          Scritta da: Christabella del Mar
          Ho dimenticato di dimenticarti.
          Non te la prendere.
          Problema mio.
          Che sotto la doccia un po' ti penso.
          E spesso rido.
          E spesso piango.
          Ma non si vede.
          Acqua nell'acqua.
          E non si sente.
          Vuoto nel vuoto.
          I miei pensieri pesano poco.
          Prendono il volo.
          Il tuo, però, è ancora qua.
          Nella mia testa
          tra le mie gambe
          sopra la schiena.
          Dentro le ossa.
          Non se ne va.
          E chiudo spesso gli occhi senza pensare a niente.
          E metto spesso le cuffie senza ascoltare niente.
          E stringo spesso le mani senza afferrare niente.
          Ti chiuderei a giro sulla mia pelle in questo istante
          per fartela sentire quanto è forte
          questa voglia di rinascere
          che senza te, però, non ce la fa a partire.
          Ci vorrà un bel po' per riprendere a mangiare.
          Riesce a farmi schifo
          persino la lasagna di mia madre
          quando non ci sei.
          Converrai da te
          che la situazione è alquanto grave.
          Io ti ho avvisata
          ora vedi che puoi fare.
          Ho fatto crescere i capelli
          così posso disfarli come un letto.
          A te ne non sono mai piaciuti,
          dici che un uomo deve
          tenerli sempre corti.
          Questione di gusti.
          Talvolta l'intelligenza
          è tutta nel baciare
          i punti giusti.
          Ho dimenticato di dimenticarti.
          Non te la prendere.
          Problema mio.
          Questa mattina ho fatto un sogno.
          Era d'estate. Faceva caldo. Nevicava.
          Dicevi: sei il mio miracolo più bello.
          Io prima ti ho baciata.
          Poi ti ho risposto: non credo nei miracoli.
          E forse il mio problema è proprio quello.
          Non credo nei miracoli.
          E forse il mio problema è solo quello.
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            Scritta da: Christabella del Mar
            Ma poi che c'è di strano
            non siamo più vicini
            ma ancora ci pensiamo.
            Sembriamo due cretini.
            Un po' mi fa star bene sapere che non ti rivedrò.
            Però vorrei sapere dove sei
            e se ti manco un po'.
            Desiderarsi troppo può essere un miraggio.
            Assomigliarsi troppo può essere un disastro.
            Le cose belle sono sempre di passaggio.
            Adesso che ci penso
            sapevo che toccarti era stare in mare aperto
            sapevo che baciarti era acqua nel deserto.
            Intreccio un po' di fame d'aria e di speranza
            non può far male così tanto
            una persona a cui hai donato amore
            e chi ti è stata accanto.
            Quando si soffre si torna un po' bambini
            e penso a tutti i calci che non ci siamo dati
            e penso a tutti i posti dove non siamo stati
            e penso che tutti ne sanno più di me.
            Non mi capirai mai mi dicevi
            ma io ti capivo e tu lo sapevi.
            Non mi va di provare ad essere forte.
            Di fare promesse che non so mantenere.
            Non mi va di guardarmi dentro
            di sentirmi speciale.
            E se urli troppo forte tu
            a me va via la voce.
            E se stai male tu
            ho quella sensazione
            che se ti chiedono: che hai?
            Poi non lo sai spiegare.
            Vorrei dimenticarti, però non lo so fare.
            Ma poi che c'è di strano.
            Sicuramente sei felice.
            Cancelleremo tutto.
            Le sere senza uscire
            i baci sopra gli occhi
            e graffi sulla schiena
            che ci facevano impazzire.
            E gli altri non lo sanno
            quello che siamo stati.
            Ma che ne sanno gli altri
            cosa vuol dire amarsi
            amarsi fino a perdersi.
            Ma che ne sanno gli altri
            cosa vuol dire aversi.
            Quand'è impossibile distrarsi.
            Quand'è impossibile dimenticarsi.
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              Scritta da: Christabella del Mar
              Tu sapevi un po' di punk
              di torta al cioccolato, di fiore calpestato
              a mezzanotte e mezzo il locale s'è svuotato
              un bacio congelato, sapeva di milano
              io sapevo un po' di tour
              di maledetto me, del tempo che ho sprecato
              e in fondo dimmi "ehi, ma quante cose brutte
              che devi aver passato"
              palato nel palato, ora sembra di capirci
              sembriamo quasi amici
              ora sembra di capirci
              sembriamo buoni amici.
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                Scritta da: Christabella del Mar

                Lockdown

                E fu impossibile sfuggire il sogno in veglia
                di pulci infettate

                tra la trama e l'ordito della stoffa pregna
                accanto al focolare del sarto

                nella cara vecchia Eyam.
                poi fu impossibile non vedere

                La Pietra di Confine,
                un dado sghembo con sei fori bui,

                ditali ricolmi di aceto di vino
                per purificare le monete appestate.

                Il ché mi ricordò la triste storia
                di Emmott Syddall e Rowland Torre,

                sfortunati amanti divisi
                dal confine di quarantena

                il loro muto corteggiamento attraversava il fiume
                fin quando lei più non comparve.

                Mi addormentai nuovamente
                e questa volta sognai

                l'esiliato Yahsha che spediva parole
                alla moglie perduta su una nuvola di passaggio,

                nuvola che seguiva la mappa terrena
                di piste di cammelli e sentieri di bestiame,

                ruscelli come collane,
                pavoni coda a ventaglio, elefanti dipinti,

                coperte ricamate
                di campi e siepi,

                foreste di bamboo e vette di neve ammantate,
                cascate, torrenti

                i geroglifici di gru dalle grandi ali
                e il fiore del loto luccicante dopo la pioggia,

                l'aria
                un ipnotico vedere attraverso, rara,

                il villaggio, a tratti gravoso, lungo e lento
                ma così di necessità.
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                  Scritta da: Christabella del Mar

                  Lockdown

                  And couldn't escape the waking dream
                  of infected fleas

                  in the warp and weft of soggy cloth
                  by the tailor's hearth

                  in ye oldeEyam.
                  They couldn't un-see

                  the Boundary Stone,
                  the cock-eyed dice with its six dark holes,

                  thimbles brimming with vinegar wine
                  purging the plagued coins.

                  Which brought to mind the sorry storry
                  of Emmot Syddal and Rowwland Torre,

                  star-crossed lovers on either side
                  of the quarantine line

                  whose wordless courtship spanner the river
                  till she cames no longer.

                  But slept again
                  and dreamt this time

                  of the exiled yaksha sending word
                  to his lost wife on a passing cloud,

                  a cloud that followed an earthly map
                  of camel trails and cattle tracks,

                  streams like necklaces,
                  fan-tailed peacocks, painted elephants,

                  embroidered bedspreads
                  of meandows and hedges,

                  bamboo forests and snow-hatted peaks,
                  waterfalls, creeks,

                  the hieroglyphs of wide-winged cranes
                  and the glistening lotus flower after rain.

                  the air
                  hypnotically see-through, rare,

                  the journey a ponderous one at times, long and slow
                  but necessarily so.
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                    Scritta da: Christabella del Mar

                    Noi adesso ce ne andiamo a poco a poco

                    Noi adesso ce ne andiamo a poco a poco
                    verso un paese di silenzio e di quiete:
                    e presto anch'io dovrò preparare
                    al viaggio le mie spoglie mortali.

                    O care foreste di betulle!
                    E voi campi, sabbie delle pianure!
                    Davanti a questa folla di emigranti
                    non riesco a frenare la tristezza.

                    Forse ho creduto troppo qui nel mondo
                    a ciò che veste l'anima di carne.
                    Pace sui pioppi che l'ombrello dei rami
                    hanno specchiato dentro l'acqua rosa.

                    Quanti pensieri chiusi nel segreto,
                    quante canzoni composte a bassa voce:
                    ma sì, felice sono in questo nero universo
                    d'ogni respiro, d'ogni cosa vissuta.
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