Sono stesa e tesa quando arriva. Seppur mi consente la catarsi dei sensi, si comporta come la peggiore tediosa donna mai esistita,
la notte,
spesso fasulla ed ipocrita che si barrica dietro al suo mantello di nero e cristallo regale, dipingendo confusamente barlumi d'infinite visioni circoscritte.
Raccoglierò un fiore per poi donarlo con amore all'altra me; Tu amica mia altro non sei che il mio stesso sguardo in occhi diversi; Tu amica mia altro non sei che il prolungarsi del mio sentimento; Tu amica mia altro non sei che la luce del vivere fatta donna; Tu amica mia altro non sei che l'altra me. Cleonice
Raccoglierò un quadrifoglio per donarla all'altra me. Tu amica non sei che la mia anima in un altro corpo; Tu amica non sei che il mio sentire nel tuo stesso sentire; Tu amica mia non sei che l'altra combinazione di me; Tu amica non sei che un'altra me. Silvana
L'altra me io vedo in te; L'altra me che del suo dolore ha fatto poesia; L'altra me che del suo cammino ha fatto fertile terra; L'altra me che del suo dolce sorriso ha illuminato la sua vita. Io in te vedo l'altra me. Cleonice
L'altra me la sento in te; L'altra me che con poesia esprime emozioni; L'altra me che camminando ha lasciato impronte; L'altra me che sorride con l'anima; Nello specchio ti vedo, sei l'altra me. Silvana.
Signore a te devo tutto. Stavo per morire e mi hai salvato. Mi ero ormai perso, e mi hai donato una nuova vita. Quante volte sono caduto e mi hai rialzato. In nome Tuo, tanti amici mi hanno sostenuto e aiutato. Quanti piccoli miracoli vedo ogni giorno, frutto del Tuo amore. Ogni giorno sono rimodellato dal Tuo Spirito. Dovrei essere tutto per Te, ma ancora tentenno. Perdonami per le mie titubanze, per non affidarmi solo a Te. Dammi forza per superare le mie paure, sono così debole. Fammi diventare un Tuo servo fedele, un piccolo pezzo della Tua Croce. Fammi essere giusto, caparbio. Fiducioso nei miei talenti. Ti prego con tutto il cuore, fai si che sia totalmente Tuo.
Ci sono pensieri, ricordi, che spariscono quasi fossero lacrime su un viso che il vento asciuga. Così io stanca d'amare, sono come il poeta stremato dal desiderio incontrastabile di continuare a scrivere.
Nel mio letto stanotte. Spasmi continui mi fanno capire che probabilmente ti desidero, e ti penso ancora mentre la mente s'annebbia al ricordo dei nostri corpi attorcigliati, rapiti, di due perfetti amanti sconosciuti.
Quando ho perso la chiave della felicità, ed ho lottato a lungo finché non ho creduto di averla ritrovata. Quando ho barattato me stessa in cambio della tua felicità; quando i demoni mi hanno sopraffatto ingoiando la mia anima e mercenandola con Dio; quando desideri essere libero e per farlo sai che hai solo bisogno di un proiettile; quando promettono... e non mantengono! Quando ho preso l'acido, e ho incontrato Dio; quando tutto questo è frutto di una dannata fantasia; ... quando è utopia!
Rosso, come il sangue avvelenato dalle serpi che covi in seno, Bianco, come il finto candore dei potenti di turno, Verde, come la speranza ormai perduta, al vento svolazzi erta sull'asta, ma orgogliosa di te c'è solo la casta, mi spiace per coloro che che per te hanno combattuto, e che i migliori anni ti hanno ceduto, dimmi una cosa per togliermi di impaccio, da bandiera sei diventata uno straccio?!