Poesie personali


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie personali)
Vivi
Se non vuoi farlo per te,
fallo per chi ha disegnato
il tuo destino.
Per colui che ti ha generato.
Con un gesto d'amore
la luce ti ha dato.
Vivi
Per quei figli.
Che ancora gridano il tuo nome
Non pronti e vederti andare.
Vivi
Per quelli che ti amano
Per quelli che tu ami
Perché solo vivendo
Avrai emozioni.
Regalerai emozioni.
Vivi
Per te stesso.
Per ciò che deve
ancora avvenire.
Vivi
Per quei sogni ancora da realizzare
Quelli ancora da sognare.
Vivi
Per non diventare
ricordo per chi ti ama.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie personali)

    Grazie: www.PensieriParole.it

    Un grazie sincero.
    A Giusva, Andrea e Federico.
    Un grazie ad un sito bello.
    Dove esprimersi è possibile
    Dove emozionarsi è facile.
    Dove i pensieri diventano parole
    Dove le emozioni diventano poesie.
    Dove nascono rapporti d'amicizia
    fra volti sconosciuti.
    Dove il vivere quotidiano
    e il nostro essere, è libero nel dire.
    Dove chi legge è un amico
    O uno sconosciuto di passaggio.
    Che leggendoti ti commenterà.
    Dove tutti possono dire,
    esprimersi con tranquillità.
    Un grazie per lo spazio
    che ci viene dato.
    A chi organizza questo magico sito.
    Un Grazie sincero da tutti noi
    A www.PensieriParole.it.
    A tutti quelli che hanno postato
    uno scritto.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie personali)

      La vita è una sola... pensaci...

      Che la vita non è eterna
      Già lo sapevi.
      Che la tua ora fosse arrivata
      Era difficile da accettare.
      L'angoscia di una malattia
      Inaccettabile.
      L'infermità poco dignitoso.
      Niente era coerente col tuo modo di essere.
      Tutto in conflitto col tuo essere
      Con la tua voglia di vivere
      la tua rassegnazione.
      Prendeva il sopravvento,
      la tua voglia di mollare.
      Vivere è vivere
      Solo se puoi vivere vivendo
      Se molli è un tuo diritto.
      Le lacrime di chi resta
      si asciugheranno col tempo.
      Ma la vita è una sola... pensaci.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie personali)
        Il caldo di pieno estate
        Una corsa verso casa
        mille progetti qualche sogno.
        Uno schianto,
        la corsa si ferma
        si ferma il tempo
        la vita ti sfugge di mano
        la morte a due passi ti chiama.
        La tua vita ti appare
        Come un film.
        I ricordi si mescolano
        Le immagini si sovrappongono
        Si sbiadisce il presente nel passato.
        Il certo diventa incerto.
        Nella tua mente
        il ricordo di quando eri piccina
        e il seguirsi di immagini
        di vita vissuta.
        I tuoi sogni svaniscono nel buio
        L'ultima immagine:
        quella dei tuoi figli
        Poi il buio.
        Dal buio l'eco di chi ti ama
        La voglia di vivere ancora
        Ti toglie dai quei giorni bui.
        Ed eccoti di nuovo.
        La vita riprende da dove era.
        Niente è uguale a ieri
        Il futuro è tutto da scoprire.
        Da oggi vivrai veramente.
        Per te e per chi ami veramente.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie personali)

          Vi guardo con nostalgia

          Vi guardo con nostalgia
          forse per lo scivolare via,
          degli anni,
          del vostro tempo migliore.
          Del mio tempo migliore.
          Forse perché i vostri sogni
          hanno preso il sopravvento.
          Hanno preso una strada diversa.
          Da quelli miei, eppure vanno
          nella stessa unica direzione
          la vostra felicità.
          Vi guardo con nostalgia
          col cuore colmo d'amore
          ma la consapevolezza
          che più non mi appartenete
          che dietro all'angolo c'e un amore.
          C'e il vostro futuro,
          C'è il vostro domani
          sarà senza di me,
          eppure dentro di me.
          Vi guardo con nostalgia
          Perché nei ricordi del vostro ieri
          sta l'inizio del vostro oggi.
          Sta il mio racconto
          La mia continuità.
          Vi guardo con nostalgia
          perché sono stati gli anni migliori
          della mia vita.
          Perché la parte migliore siete voi.
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            Scritta da: Marco Teocoli
            in Poesie (Poesie personali)

            Non potrai mai

            Se anche tu
            Non hai dimenticato
            La pioggia
            non hai dimenticato
            il respiro
            non hai dimenticato
            i miei occhi nei tuoi
            non hai dimenticato
            il cuore nel cuore
            non hai dimenticato
            l'attimo migliore.

            Dimentica
            le sofferenze
            dimentica
            le attese
            dimentica
            i giorni senza.

            Ricorda
            la presenza
            ricorda me
            senza di te.

            Potrai bruciare
            la carta nel braciere,
            potrai cambiare
            indirizzo e numero,
            potrai spegnere,
            pc e cellulare,
            potrai farmi internare
            per farmi tacere.

            Ma non potrai mai
            rimuovere il mio amore per te.
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              Scritta da: Marco Teocoli
              in Poesie (Poesie personali)

              A Voi

              A voi tutti che mi stimolate l'anima
              A voi tutti che vi affacciate su di me
              A voi tutti che sbirciate nel mio cuore
              A voi tutti che mi date tanto senza chiedere
              A voi tutti che udite le mie parole
              A voi tutti che date tanto amore
              A voi tutti che scrivete col cuore
              A voi tutti darei un abbraccio
              A voi tutti manderei un bacio
              A voi tutti vorrei ricambiare
              A voi tutti il bene per vivere
              ... A voi.
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                in Poesie (Poesie personali)

                Orfico fado

                Cigolava, cigolava, cigolava di catene
                il mio solitario passo per la tua strada
                il cuore disperato appena un palpito batteva
                il riverbero della vetrata vidi spento
                più nessun riflesso mi giungeva
                nuda opprimente in alto cava
                infinitamente bruta devastazione
                era la notte mistica tirrena.
                Oh proterva opulente matrona
                a veduta d'amor ventosa mi teneva
                inconscio delle cose cieche e oscure
                che così chiaro scorgo e combatto
                in questa ultrafosa notte serena.
                Reale vuoi che sia la mia morte
                dopo l'ultimo bacio che mi hai dato
                e in atro altro amplesso mi congiunga?
                Non ti posso lasciare senza cuore!
                Canto di pace è il singulto delle mie lagrime:
                la distanza solco che ci divide
                nel futuro che si apre cancella al primo sole:
                saprai che in attendere chi ci ama
                è la gioia più compita che ci resta
                bloccati davanti alla muraglia
                che si deforma in spettrale sfondo.
                Sii ciò che non sei, fai ciò che non vuoi
                viaggiando sotto la cupola del cielo
                si dischiuderà la porta che nasconde
                l'ascoso senso del senso della vita!
                Dilavata di rancura stupisci
                con l'accento che ci incantò
                quando nel cuore dell'altro
                rinvenimmo l'introvabile speranza
                di mutato veder un fisso destino.
                Prima di rabbrividire e sudar freddo,
                perché per ogni vivente è pur sempre
                imminente il gran salto oltre la vita,
                come cera consuma l'invettivo parlare
                calore d'amore che ti sprigioni dal cuore!
                Amarezza staccati dalla terra
                e il tuo pravo feretro annega nell'Ade
                una dolcezza viva ritorni e poi dilaghi
                nel cuore di chi assenzio più non divora!
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                  Scritta da: Silvana Stremiz
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Le guerre ci hanno insegnato

                  Le guerre ci hanno insegnato
                  Cos è il terrore la fame.
                  La povertà la crudeltà.
                  Ci hanno insegnato
                  che non c'e futuro,
                  in un combattimento a sangue.
                  Che milioni muoiono
                  Altri restano senza un tetto.
                  Che ci sono bimbi senza mamme
                  mamme senza figli.
                  Che c'e la disperazione per chi resta.
                  E chi resta odierà ancor di più.
                  Le guerre hanno insegnato tutto ciò.
                  Ma non abbiamo imparato nulla
                  perché le continuiamo a fare.
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