In quella caliginosa e vuota stanza, mi adagio sul letto ormai priva di lei, tenendo stretto tra le mie tremanti mani la sua scarlatta veste dal profumo ancora fin troppo vivo, d'acqua di rose.
Malgrado non vi sia, il suo ricordo mi giunge sino al cuore e come un filtro magico mi fa credere tuttora che lei sia ancora distesa li, in quelle morbidi lenzuola di seta, mi volto e comprendo che tutto ciò è solo un sogno; ancora una volta i miei occhi riprendono a luccicare come stelle nel cielo, ed il mio sorriso sino a poco tempo fa vivo, si spegne nel ricordo di quella sua foto nel comò.
Mi guardo attorno e nella stanza sul quale sono avverto la sua presenza, con follia ma disperazione divulgo parole, e queste, invano risuonano nella vuota e desolata stanza. Una leggiadra brezza fresca si espande dalla finestra alla stanza, accarezza il mio corpo e gela l'animo mio che non si rassegna al pensiero di averla persa per sempre.
Alzo gli occhi al cielo e cerco una eventuale risposta a questo mio dolore che non trova pace e nel baratro di un esistenza che non ha più senso aspiro a divenire cenere, polvere, come ciò che ne rimane della mia vita.
A gran voce chiamo il più bel dono che lei donna creatrice mi donò, giunta dinanzi a me, le presi la mano e gli diedi un bacio sul viso e con l'animo infranto dissi: figlia mia! La donna di casa adesso sei tu, la mamma è volata via, gli angeli l'hanno fatta diventare una di loro, ma ricorda che lei rimane viva nel nostro cuore attraverso il suo ricordo...
Tutto questo eterno girare, senza te non mi diverte più, per questo chiedo di venire con te la su...
Gioco di ombre disegnato dal vento gioco di forme che prendono vita ... ombre distrutte in un attimo ombre rinate dopo un grande silenzio giochi danzanti forme diverse fantasie dimenticate nascoste nel fondo dell'anima mai scordate sensazioni mai dimenticate... vento che sibili e che racconti quante parole mi hai portato vento che ascolti tutti i segreti fa che io veda ancora una volta l'ombra che tu per me hai disegnato...
Da piccola cercavo di toccare le stelle con un dito, sperando di trovare il cammino diritto verso la luna. Nonostante i miei fallimenti per raggiungerlo, me ne stavo sempre li su quel davanzale a fissare qualcosa che avevo sentito chiamare irraggiungibile, ma dentro di me era tutt'altro. Piccola com'ero mi pensavano una ragazzina che con la fantasia amava viaggiare, ma non era di astrattezza che sentivo il bisogno ma qualcosa di concreto per toccare un sogno. Mi guardavano con occhi sospettosi, come se stessi pianificando in modo pericoloso e io li contraccambiavo con occhiate che trasmettevano voglia di nuotare, in un oceano senza fine arricchito di insidie e sfide; e ti aiutava a credere che appoggiarsi alla finestra e guardare il cielo anche con la tempesta, cercando di raggiungere ciò che splendeva lassù in alto, non è come superare un impossibile salto ma come una salita fatta da scale di pietra, la quale scalare cn i nostri piedi di creta.
Non chiedermi nulla. Il mio cuore ferito è ancora dolorante. Accetta quel che posso offrirti sincerità, onestà. Non promettermi la luna, è troppo lontana; non far progetti per il futuro per non perderti il presente. Vivi ora quest'attimo perché domani sarà troppo tardi.
Sono in mare aperto odo la tua voce ed eccoti ti vedo, sei proprio là inn quell'isola che mi hai tanto promesso. La sabbia è bianca e gli alberi sono colmi di frutti succulenti. Cerco di raggiungerti+ma non riesco a nuotare, mi agito ma non avanzo. È la paura che mi blocca, la paura di affogare qui in aperto mare, la apura di accorgermi che quello che vedo è solo un miraggio. La paura di scoprire che l'isola della felicità non esiste ed al suo posto trovar l'isola che non c'è.
La notte scende di colpo su di me, il freddo mi avvolge ed ogni cosa ha un sapore amaro.
Come d'istinto alzo la testa e vedo una stella, come d'incanto la sua luce torna a scaldarmi, a prendermi per mano come una tiepida carezza... grazie stella... grazie amore mio.
Nel momento in cui veniamo al mondo, il regalo più grande che ereditiamo, è la capacità di migliorare, in ogni istante, il nostro sapere. Possiamo, ogni giorno, nutrire il nostro intelletto, di nuove conoscenze, che possono solo aumentare all'infinito. Oggi, invece, è strano notare, come il genere umano, si faccia trascinare più dall'istinto, precludendo ogni forma razionale, facendoci diventare bestie feroci, con la capacità sempre più forte, di ferire chi ci è vicino.
Ad un passo da te, ho incontrato l'impossibile, barriera invalicabile che impedisce di esprimere il meglio di noi... Ad un passo da te, sento il tuo cuore, il tuo respiro, la tua dolcezza, allungo una mano e tutto si dissolve, mi tiro indietro e tutto ricompare; sono la tua ombra e tu la mia, sono il tuo sogno e tu il mio... Il mio treno si è fermato nel momento in cui mi hai sfiorato, adesso la mia solitudine è piena di te... Ti amo dal profondo del cuore...
Piccole lacrime rigano la tela del tempo, pennellate di colore sbiadiscono al loro passaggio, ricordi impressi, confusi, imrpigionati nell'attimo in cui si sono creati, scavando solchi che neppure chili di mastice riusciranno a colmare; distruggere la tela non servirebbe a cancellare gli odori, i sapori, le emozioni che senti col cuore; ti allontani, ma la prospettiva non cambia; volti la faccia, ma quell'immagine si riflette come se tu fossi nella stanza degli specchi; quella tela contiene la tua vita che vivrà anche dopo di te, puoi anche ignorarla, ma sarà la tua ombra fino al giorno in cui una pennellata finale cancellerà tutto ciò che di buono o di cattivo hai creato...
Ogni giorno ha un mattino, oggi il sole splende ancora, la musica risuona sempre, il traffico è impazzito, la strada finisce dove comincia il tuo cuore... non ti vedo ancora, ma so che presto scorgerò il tuo sorriso e se mi fermo a pensare che ho sfiorato l'attimo nel quale volevo mollare, penso che non avrei mai avuto la possibilità di dirti quello che tengo dentro da una vita... Chiudi gli occhi, ascolta il tuo silenzio, specchia la tua anima, rifletti i tuoi occhi nei miei, ricorda il mio profumo, le mie lacrime, il mio sorriso e poi volta lo sguardo indietro, a tutto ciò che di buono hai lasciato incustodito in balia delle onde della vita che non ha colore senza di te...