Scritta da: Luigi Totaro
in Poesie (Poesie personali)
Gli uomini usano bellissime parole
per salutare chi gli sta nel cuore
Dio a chi è degno del suo amore
per l'ultimo saluto manda il sole.
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Gli uomini usano bellissime parole
per salutare chi gli sta nel cuore
Dio a chi è degno del suo amore
per l'ultimo saluto manda il sole.
Triste è il presente quando non si ha un futuro
Il Parkinson non guarisce e non perdona
Ogni movimento rallenta, diviene duro
Immobilizza tutta la persona
A te che della vita sei il Signore
Non oso chiedere per me la guarigione
Ma più forza per resistere al dolore
Capacità maggiore di sopportazione
Quando sarà giunta la mia ora
Accorcia, ti prego, l'agonia
Non è lo spirito è la carne che t'implora
Rendimi facile il trapasso e.... così sia.
Per quarantanni ho vissuto... con... te
godendo appieno le gioie della vita
ora che si avvicina la fin della partita
da più di un anno vivo sol... per... te
ti ricordi i tanti interessi che avevo ieri?
I molti contatti che avevo con la gente?
Tutto finito e non è rimasto niente
solo tu ora sei nei miei pensieri
se qualcuno non ti tratta con l'affetto
che ti meriti e... come io vorrei
se avessi la forza... reagirei
non ce l'ho... mi sento male e... vado a letto.
Quando alle prime luci del mattino
il cielo è nero per un temporale
mi piace venirti accanto più vicino:
viso a viso su un unico guanciale
Mescolare gli assonnati battiti del cuore
col picchiettio della pioggia alla vetrata
Sentire il tuo corpo che mi da calore
in una stretta e tenera abbracciata
Vederti riprender vita piano piano
aprire gli occhietti belli sul cuscino...
Il temporale è passato e ormai lontano
Risplende nel cielo la luce del mattino.
Quando mi sposai, quarant'anni fa,
ero giovane: non m'intimoriva niente
Pieno d'entusiasmo, un poco prepotente
Non mancava nemmeno un po' di vanità
Con gli anni e la famiglia maturai:
meno entusiasmo, più ponderazione
Ebbi successo nella professione
Una seconda persona diventai
Or che ho raggiunto una certa età,
da poco anche con un male invalidante
che mi rende a volte anche scocciante
sto vivendo la mia terza identità
Quando chiesi a mia moglie, pourparler,
"nell'arco della vita insiem passata
quale delle tre è stata la più amata?"
la risposta fu: in modo uguale tutte tre
Il perché? Nemmeno lei lo sa
Sarà arteriosclerosi oppure... santità?
Su una scacchiera non sempre ben spartita
tra eccitanti piaceri e immancabili dolori
tra pesanti ombre e splendidi colori
si gioca l'avvincente partita della vita
Le pedine in gioco siamo sempre noi
-ciascuno mosso dalla propria sorte -
L'implacabile Signore della Morte
ci aspetta tutti negli spogliatoi
Perciò rivolgo a te Signore della Vita
questa accorata e fervida preghiera:
Se dovessi finire su una casella nera
non prolungarmi di molto la partita
Ti prego ascolta queste mie ultime parole:
nel momento del trapasso splenda il sole!
Ho paura e corro:
Inseguito...
Orride figure dietro me.
Ho paura e guardo:
Il tempo nero.
Orrido corre dietro me.
Il tempo mi guarda.
Corro...
Il fosso brucia l'anima.
Ho paura che ci cadrò...
Non lo vedo,
so che è lì.
Cadrò...
Dove?
Quando?
Perché
Cadrò?
Corro...
Il tempo mi guarda.
Orrido corre dietro me,
il tempo nero.
Ho paura e guardo:
Orride figure dietro me
Inseguito...
Ho paura e corro...
Mi guardo allo specchio.
Ma a chi appartiene quell'immagine
che vedo in esso riflessa?
Son forse io quella lì?
Vedo una persona ormai adulta
e mi chiedo
chi, ladro, ingordo, ùè venuto a rubarmi gli anni e il tempo.
Chi ha vissuto al mio posto
per tutti questi anni?
Chi, geloso, mi ha ssottratto
la mia giovinezza,
la mia spensieratezza,
la mia innocenza?
pagherà quel ladro
perché da oggi
mi riprendo ciò che mi appartiene.
Da oggi mi riprendo
la mia Vita.
Il mare è troppo mosso,
non riesco a nuotare.
Mi hai detto di rimanere qui
ad aspettarti.
Tu saresti venuto a prendermi.
Sento che ti stai avvicinando.
Stai nuotando nella mia direzione.
Ti vedo, sei vicino a me.
Ti tendo la mano.
Ti prego afferrala e
conducimi là dove mari più calmi
agitano il mio cuore.
Sei arrivato dal nulla,
così in punta di piedi.
Con un sorriso hai spezzato
le catene del mio cuore.
Con un sorriso hai acceso
il mio cuore.
E csì come sei venuto
in punta di piedi
te ne sei andato.
Senza voltarti,
Senza rispondere alle mie provocazioni
ed ai miei insulti.
Ed il mio cuore che con un sorriso
bruciò d'amore,
col tuo silenzio morì d'odio.