Poesie personali


Scritta da: Alessandro Bonfanti
in Poesie (Poesie personali)

Anche se il mondo se n'è andato

Osserva un albero:
nelle sue curve c'è la perfezione della vita;
eppure l'uomo lo taglia
quando la sua superbia lo acceca.
Ma non ha previsto una cosa:
un albero può essere abbattuto,
un fiore essere reciso,
un lago può esser prosciugato,
un fiume può essere inquinato,
ma il cuore di un amico no.
Perché nel suo sangue
scorre amore puro,
nel suo sangue
scorre amore vero
e l'amore supera il mondo intero;
perciò un amico,
se è un amico
perderlo non potrai mai;
un amico,
se è un amico
ti è sempre affianco anche se non lo sai.
Puoi renderlo ridicolo,
puoi togliergli il tuo sguardo,
puoi uccidere il suo orgoglio,
puoi ferirlo con le tue armi
ma un amico,
se è un amico
volerti male non potrà;
un amico,
se è un amico
fra dieci giorni, cent'anni o mille vite ci sarà;
un amico,
se è un amico
anche se in mondo se n'è andato ti amerà.
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    Scritta da: Alessandro Bonfanti
    in Poesie (Poesie personali)

    Grazie!

    Mi chiedo cos'hai guadagnato
    quella sera;
    mi chiedo cos'hai guadagnato
    su quella panchina;
    mi chiedo cos'hai guadagnato
    ad ascoltarmi;
    mi chiedo cos'hai guadagnato
    a capirmi;
    e mi chiedo cos'hai guadagnato
    a non abbandonarmi.
    Io non so cosa posso darti in cambio,
    posso darti uno sguardo sincero
    se avrai bisogno di verità,
    posso darti una mano
    se mai potrà esserti utile,
    posso darti un sorriso
    se ti potrà risollevare quando la vita ti farà cadere,
    posso darti i miei sogni
    se potranno rendere più colorata la nostra realtà,
    posso darti la mia amicizia
    se avrà la presunzione di migliorare un solo attimo del tuo tempo,
    posso darti queste parole
    se leggendole ti potranno recar piacere.
    Lo scambio non è equo
    ed io non ignoro
    che ricevo da te
    molto più
    di ciò che posso darti io.
    Ma forse è questa
    la cosa più preziosa
    che hai guadagnato
    imparando a fare qualcosa di giusto
    senza aspettarti nulla in cambio,
    hai guadagnato ciò che ora tu sei:
    un uomo,
    un uomo vero,
    un amico vero
    ed io per questo
    non posso che dirti
    grazie!
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      Scritta da: Cleonice Parisi
      in Poesie (Poesie personali)

      Arroccato nel Cuore

      Arroccato nel cuore,
      alte e solide mura avrà innalzato la tua paura
      attorno a quelle che crederai
      le tue certezze;

      Fermerai il graffiare dell'insensato vento
      ma il tuo invalicabile scudo
      limiterà anche i semi nuovi;

      Il vento troverà muro
      il muro combatterà vento
      e il tuo cuore resterà nel suo tormento
      a ribollir nelle acque stagnanti
      dove solo il riconsiderare antiche conquiste
      farà vibrar in superficie le acque
      ma non ne scuoterà i torbidi abissi;

      Riconsidererai
      alla luce della tua fioca candela
      e nella penombra della tua comprensione
      non scorgerai il cielo acceso
      al di là del tuo muro,
      che busserà con mani di vento
      alla tua porta chiusa.

      Riconsidererai,
      sempre e solo bevendo dalle tue torbide acque;

      Abbatta le mura l'arroccato nel cuore
      e faccia transumar i venti
      dal fuori al dentro
      e dal dentro al fuori.

      Sacra è l'icona dipinta dalla sua mano
      ma se occhio non coglie l'arcobaleno
      da quali colori avrà allora attinto le sue tinte.

      Abbatta le mura l'arroccato nel cuore
      e respiri il vento del vivere
      il suo graffio spinoso
      altro non è che il guanto
      della carezzevole comprensione.
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        Scritta da: Daduncolo
        in Poesie (Poesie personali)

        La fine di tutto

        In quella caliginosa e vuota stanza,
        mi adagio sul letto ormai priva di lei,
        tenendo stretto tra le mie tremanti mani
        la sua scarlatta veste dal profumo ancora
        fin troppo vivo, d'acqua di rose.

        Malgrado non vi sia, il suo ricordo
        mi giunge sino al cuore e come un filtro
        magico mi fa credere tuttora che lei
        sia ancora distesa li, in quelle morbidi
        lenzuola di seta, mi volto e comprendo che tutto ciò
        è solo un sogno; ancora una volta i miei occhi
        riprendono a luccicare come stelle nel cielo,
        ed il mio sorriso sino a poco
        tempo fa vivo, si spegne nel ricordo di
        quella sua foto nel comò.

        Mi guardo attorno e nella stanza sul
        quale sono avverto la sua presenza,
        con follia ma disperazione divulgo parole,
        e queste, invano risuonano nella vuota e desolata stanza.
        Una leggiadra brezza fresca si espande dalla
        finestra alla stanza, accarezza il mio corpo
        e gela l'animo mio che non si rassegna al
        pensiero di averla persa per sempre.

        Alzo gli occhi al cielo e cerco una eventuale
        risposta a questo mio dolore che non trova pace
        e nel baratro di un esistenza che non ha più senso
        aspiro a divenire cenere, polvere, come ciò
        che ne rimane della mia vita.

        A gran voce chiamo il più bel dono
        che lei donna creatrice mi donò, giunta
        dinanzi a me, le presi la mano e gli diedi un bacio
        sul viso e con l'animo infranto dissi: figlia mia!
        La donna di casa adesso sei tu, la mamma è
        volata via, gli angeli l'hanno fatta
        diventare una di loro, ma ricorda che lei rimane
        viva nel nostro cuore attraverso
        il suo ricordo...

        Tutto questo eterno girare, senza te non mi diverte più,
        per questo chiedo di venire con te la su...
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          Scritta da: India Rossi
          in Poesie (Poesie personali)
          Gioco di ombre
          disegnato dal vento
          gioco di forme che prendono vita
          ... ombre distrutte in un attimo
          ombre rinate dopo un grande silenzio
          giochi danzanti
          forme diverse
          fantasie dimenticate
          nascoste nel fondo dell'anima
          mai scordate
          sensazioni mai dimenticate...
          vento che sibili e che racconti
          quante parole mi hai portato
          vento che ascolti tutti i segreti
          fa che io veda ancora una volta l'ombra
          che tu per me hai disegnato...
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            in Poesie (Poesie personali)

            Il cammino diritto verso la luna

            Da piccola cercavo di toccare le stelle con un dito,
            sperando di trovare il cammino diritto verso la luna.
            Nonostante i miei fallimenti per raggiungerlo,
            me ne stavo sempre li su quel davanzale
            a fissare qualcosa che avevo sentito chiamare irraggiungibile,
            ma dentro di me era tutt'altro.
            Piccola com'ero mi pensavano una ragazzina
            che con la fantasia amava viaggiare,
            ma non era di astrattezza che sentivo il bisogno
            ma qualcosa di concreto per toccare un sogno.
            Mi guardavano con occhi sospettosi,
            come se stessi pianificando in modo pericoloso
            e io li contraccambiavo con occhiate
            che trasmettevano voglia di nuotare,
            in un oceano senza fine
            arricchito di insidie e sfide;
            e ti aiutava a credere che appoggiarsi alla finestra
            e guardare il cielo anche con la tempesta,
            cercando di raggiungere ciò che splendeva lassù in alto,
            non è come superare un impossibile salto
            ma come una salita fatta da scale di pietra,
            la quale scalare cn i nostri piedi di creta.
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              in Poesie (Poesie personali)
              Sono in mare aperto
              odo la tua voce ed eccoti
              ti vedo, sei proprio là
              inn quell'isola che mi hai tanto promesso.
              La sabbia è bianca e
              gli alberi sono colmi di frutti succulenti.
              Cerco di raggiungerti+ma non riesco a nuotare,
              mi agito ma non avanzo.
              È la paura che mi blocca,
              la paura di affogare qui
              in aperto mare,
              la apura di accorgermi
              che quello che vedo è solo un miraggio.
              La paura di scoprire che
              l'isola della felicità
              non esiste ed al suo posto
              trovar l'isola che non c'è.
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