Poesie personali


Scritta da: India Rossi
in Poesie (Poesie personali)
Gioco di ombre
disegnato dal vento
gioco di forme che prendono vita
...ombre distrutte in un attimo
ombre rinate dopo un grande silenzio
giochi danzanti
forme diverse
fantasie dimenticate
nascoste nel fondo dell'anima
mai scordate
sensazioni mai dimenticate...
vento che sibili e che racconti
quante parole mi hai portato
vento che ascolti tutti i segreti
fa che io veda ancora una volta l'ombra
che tu per me hai disegnato...
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    Scritta da: MaZdArX8 Webmaster
    in Poesie (Poesie personali)

    La Gente

    Le persone intorno a me
    false e smemorate sono,
    schiave e col capo chinato
    quando camminan per la strada sporca
    e più pulita delle loro coscienze
    Le persone dimenticano
    ricordano se stessi
    e si rinchiudon in lutto
    quando non possiedon altro
    che pensieri dimenticati
    e raramente scartati
    La gente non è poca
    è apparentemente uguale,
    ognuno è libero di fare
    ma nessuno è libero da ciò
    che riporta a ritrovare se stessi
    come un anello dipendente dai precedenti
    Abbiamo tutti un unico peso
    ma il cuore
    sceglie la sofferenza migliore
    per ciò che perde
    e la gioia migliore
    per ciò che accoglie

    Soffro nel conoscere il futuro,
    volo nei pensieri
    quando alzo il mento
    e con gli occhi chiusi
    ascolto la nota più alta
    che il silenzio mi concede

    Apparentemente sorrido
    nel vivere il presente
    senza vedere e senza sentire
    le stesse bugie
    a cui tutti fingono di credere

    Nulla è eterno ma niente finisce
    La gente sorride ma nessuno è felice
    Immagino un mondo diverso
    Dove la gente...
    È semplicemente se stessa.
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      Scritta da: Alessandro Bonfanti
      in Poesie (Poesie personali)

      Parole per il mare nero

      Ho camminato passi che avevo dimenticato
      fra queste signore da tempo inascoltate,
      ho assaggiato i colori che ti rendono vivo
      fuori dal buio che avvolge la nostra libertà
      ma come può questo cielo essere diverso
      se l'uomo non ha il coraggio di guardarlo;
      come può questo mare renderci partecipi del suo fondo
      se gli occhi restano in superficie;
      come può questo fuoco scaldarci le anime
      se tu hai paura di amare;
      come posso smuovere dai polmoni questa polvere
      se mi manca il tuo respiro.
      Ed io da queste vallate continuo a scrutare quelle onde
      che un tempo non si frantumavano sugli scogli,
      continuo a cercarti
      sorretto dalla luce di questo faro.
      Ti prego non crollare anche tu
      nel baratto che questa vita ci propone,
      quello sguardo e quelle ali mi hanno insegnato
      che tutto può esser condiviso
      perché proprio quando non avevo niente
      ho capito che ero tutto,
      mi mancavi solo te,
      mi manchi solo te
      ed io continuerò a cercarti
      in questo mare nero
      finché ai miei occhi
      giungerà ancora l'immagine di te.
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        Scritta da: Alessandro Bonfanti
        in Poesie (Poesie personali)

        Anche se il mondo se n'è andato

        Osserva un albero:
        nelle sue curve c'è la perfezione della vita;
        eppure l'uomo lo taglia
        quando la sua superbia lo acceca.
        Ma non ha previsto una cosa:
        un albero può essere abbattuto,
        un fiore essere reciso,
        un lago può esser prosciugato,
        un fiume può essere inquinato,
        ma il cuore di un amico no.
        Perché nel suo sangue
        scorre amore puro,
        nel suo sangue
        scorre amore vero
        e l'amore supera il mondo intero;
        perciò un amico,
        se è un amico
        perderlo non potrai mai;
        un amico,
        se è un amico
        ti è sempre affianco anche se non lo sai.
        Puoi renderlo ridicolo,
        puoi togliergli il tuo sguardo,
        puoi uccidere il suo orgoglio,
        puoi ferirlo con le tue armi
        ma un amico,
        se è un amico
        volerti male non potrà;
        un amico,
        se è un amico
        fra dieci giorni, cent'anni o mille vite ci sarà;
        un amico,
        se è un amico
        anche se in mondo se n'è andato ti amerà.
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          Scritta da: Alessandro Bonfanti
          in Poesie (Poesie personali)

          Grazie!

          Mi chiedo cos'hai guadagnato
          quella sera;
          mi chiedo cos'hai guadagnato
          su quella panchina;
          mi chiedo cos'hai guadagnato
          ad ascoltarmi;
          mi chiedo cos'hai guadagnato
          a capirmi;
          e mi chiedo cos'hai guadagnato
          a non abbandonarmi.
          Io non so cosa posso darti in cambio,
          posso darti uno sguardo sincero
          se avrai bisogno di verità,
          posso darti una mano
          se mai potrà esserti utile,
          posso darti un sorriso
          se ti potrà risollevare quando la vita ti farà cadere,
          posso darti i miei sogni
          se potranno rendere più colorata la nostra realtà,
          posso darti la mia amicizia
          se avrà la presunzione di migliorare un solo attimo del tuo tempo,
          posso darti queste parole
          se leggendole ti potranno recar piacere.
          Lo scambio non è equo
          ed io non ignoro
          che ricevo da te
          molto più
          di ciò che posso darti io.
          Ma forse è questa
          la cosa più preziosa
          che hai guadagnato
          imparando a fare qualcosa di giusto
          senza aspettarti nulla in cambio,
          hai guadagnato ciò che ora tu sei:
          un uomo,
          un uomo vero,
          un amico vero
          ed io per questo
          non posso che dirti
          grazie!
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            Scritta da: Cleonice Parisi
            in Poesie (Poesie personali)

            Arroccato nel Cuore

            Arroccato nel cuore,
            alte e solide mura avrà innalzato la tua paura
            attorno a quelle che crederai
            le tue certezze;

            Fermerai il graffiare dell'insensato vento
            ma il tuo invalicabile scudo
            limiterà anche i semi nuovi;

            Il vento troverà muro
            il muro combatterà vento
            e il tuo cuore resterà nel suo tormento
            a ribollir nelle acque stagnanti
            dove solo il riconsiderare antiche conquiste
            farà vibrar in superficie le acque
            ma non ne scuoterà i torbidi abissi;

            Riconsidererai
            alla luce della tua fioca candela
            e nella penombra della tua comprensione
            non scorgerai il cielo acceso
            al di là del tuo muro,
            che busserà con mani di vento
            alla tua porta chiusa.

            Riconsidererai,
            sempre e solo bevendo dalle tue torbide acque;

            Abbatta le mura l'arroccato nel cuore
            e faccia transumar i venti
            dal fuori al dentro
            e dal dentro al fuori.

            Sacra è l'icona dipinta dalla sua mano
            ma se occhio non coglie l'arcobaleno
            da quali colori avrà allora attinto le sue tinte.

            Abbatta le mura l'arroccato nel cuore
            e respiri il vento del vivere
            il suo graffio spinoso
            altro non è che il guanto
            della carezzevole comprensione.
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              Scritta da: Daduncolo
              in Poesie (Poesie personali)

              La fine di tutto

              In quella caliginosa e vuota stanza,
              mi adagio sul letto ormai priva di lei,
              tenendo stretto tra le mie tremanti mani
              la sua scarlatta veste dal profumo ancora
              fin troppo vivo, d'acqua di rose.

              Malgrado non vi sia, il suo ricordo
              mi giunge sino al cuore e come un filtro
              magico mi fa credere tuttora che lei
              sia ancora distesa li, in quelle morbidi
              lenzuola di seta, mi volto e comprendo che tutto ciò
              è solo un sogno; ancora una volta i miei occhi
              riprendono a luccicare come stelle nel cielo,
              ed il mio sorriso sino a poco
              tempo fa vivo, si spegne nel ricordo di
              quella sua foto nel comò.

              Mi guardo attorno e nella stanza sul
              quale sono avverto la sua presenza,
              con follia ma disperazione divulgo parole,
              e queste, invano risuonano nella vuota e desolata stanza.
              Una leggiadra brezza fresca si espande dalla
              finestra alla stanza, accarezza il mio corpo
              e gela l'animo mio che non si rassegna al
              pensiero di averla persa per sempre.

              Alzo gli occhi al cielo e cerco una eventuale
              risposta a questo mio dolore che non trova pace
              e nel baratro di un esistenza che non ha più senso
              aspiro a divenire cenere, polvere, come ciò
              che ne rimane della mia vita.

              A gran voce chiamo il più bel dono
              che lei donna creatrice mi donò, giunta
              dinanzi a me, le presi la mano e gli diedi un bacio
              sul viso e con l'animo infranto dissi: figlia mia!
              La donna di casa adesso sei tu, la mamma è
              volata via, gli angeli l'hanno fatta
              diventare una di loro, ma ricorda che lei rimane
              viva nel nostro cuore attraverso
              il suo ricordo...

              Tutto questo eterno girare, senza te non mi diverte più,
              per questo chiedo di venire con te la su...
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                Scritta da: India Rossi
                in Poesie (Poesie personali)
                Gioco di ombre
                disegnato dal vento
                gioco di forme che prendono vita
                ... ombre distrutte in un attimo
                ombre rinate dopo un grande silenzio
                giochi danzanti
                forme diverse
                fantasie dimenticate
                nascoste nel fondo dell'anima
                mai scordate
                sensazioni mai dimenticate...
                vento che sibili e che racconti
                quante parole mi hai portato
                vento che ascolti tutti i segreti
                fa che io veda ancora una volta l'ombra
                che tu per me hai disegnato...
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