Poesie personali


Scritta da: Cleonice Parisi
in Poesie (Poesie personali)

Arroccato nel Cuore

Arroccato nel cuore,
alte e solide mura avrà innalzato la tua paura
attorno a quelle che crederai
le tue certezze;

Fermerai il graffiare dell'insensato vento
ma il tuo invalicabile scudo
limiterà anche i semi nuovi;

Il vento troverà muro
il muro combatterà vento
e il tuo cuore resterà nel suo tormento
a ribollir nelle acque stagnanti
dove solo il riconsiderare antiche conquiste
farà vibrar in superficie le acque
ma non ne scuoterà i torbidi abissi;

Riconsidererai
alla luce della tua fioca candela
e nella penombra della tua comprensione
non scorgerai il cielo acceso
al di là del tuo muro,
che busserà con mani di vento
alla tua porta chiusa.

Riconsidererai,
sempre e solo bevendo dalle tue torbide acque;

Abbatta le mura l'arroccato nel cuore
e faccia transumar i venti
dal fuori al dentro
e dal dentro al fuori.

Sacra è l'icona dipinta dalla sua mano
ma se occhio non coglie l'arcobaleno
da quali colori avrà allora attinto le sue tinte.

Abbatta le mura l'arroccato nel cuore
e respiri il vento del vivere
il suo graffio spinoso
altro non è che il guanto
della carezzevole comprensione.
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    Scritta da: Daduncolo
    in Poesie (Poesie personali)

    La fine di tutto

    In quella caliginosa e vuota stanza,
    mi adagio sul letto ormai priva di lei,
    tenendo stretto tra le mie tremanti mani
    la sua scarlatta veste dal profumo ancora
    fin troppo vivo, d'acqua di rose.

    Malgrado non vi sia, il suo ricordo
    mi giunge sino al cuore e come un filtro
    magico mi fa credere tuttora che lei
    sia ancora distesa li, in quelle morbidi
    lenzuola di seta, mi volto e comprendo che tutto ciò
    è solo un sogno; ancora una volta i miei occhi
    riprendono a luccicare come stelle nel cielo,
    ed il mio sorriso sino a poco
    tempo fa vivo, si spegne nel ricordo di
    quella sua foto nel comò.

    Mi guardo attorno e nella stanza sul
    quale sono avverto la sua presenza,
    con follia ma disperazione divulgo parole,
    e queste, invano risuonano nella vuota e desolata stanza.
    Una leggiadra brezza fresca si espande dalla
    finestra alla stanza, accarezza il mio corpo
    e gela l'animo mio che non si rassegna al
    pensiero di averla persa per sempre.

    Alzo gli occhi al cielo e cerco una eventuale
    risposta a questo mio dolore che non trova pace
    e nel baratro di un esistenza che non ha più senso
    aspiro a divenire cenere, polvere, come ciò
    che ne rimane della mia vita.

    A gran voce chiamo il più bel dono
    che lei donna creatrice mi donò, giunta
    dinanzi a me, le presi la mano e gli diedi un bacio
    sul viso e con l'animo infranto dissi: figlia mia!
    La donna di casa adesso sei tu, la mamma è
    volata via, gli angeli l'hanno fatta
    diventare una di loro, ma ricorda che lei rimane
    viva nel nostro cuore attraverso
    il suo ricordo...

    Tutto questo eterno girare, senza te non mi diverte più,
    per questo chiedo di venire con te la su...
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      Scritta da: India Rossi
      in Poesie (Poesie personali)
      Gioco di ombre
      disegnato dal vento
      gioco di forme che prendono vita
      ... ombre distrutte in un attimo
      ombre rinate dopo un grande silenzio
      giochi danzanti
      forme diverse
      fantasie dimenticate
      nascoste nel fondo dell'anima
      mai scordate
      sensazioni mai dimenticate...
      vento che sibili e che racconti
      quante parole mi hai portato
      vento che ascolti tutti i segreti
      fa che io veda ancora una volta l'ombra
      che tu per me hai disegnato...
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        in Poesie (Poesie personali)

        Il cammino diritto verso la luna

        Da piccola cercavo di toccare le stelle con un dito,
        sperando di trovare il cammino diritto verso la luna.
        Nonostante i miei fallimenti per raggiungerlo,
        me ne stavo sempre li su quel davanzale
        a fissare qualcosa che avevo sentito chiamare irraggiungibile,
        ma dentro di me era tutt'altro.
        Piccola com'ero mi pensavano una ragazzina
        che con la fantasia amava viaggiare,
        ma non era di astrattezza che sentivo il bisogno
        ma qualcosa di concreto per toccare un sogno.
        Mi guardavano con occhi sospettosi,
        come se stessi pianificando in modo pericoloso
        e io li contraccambiavo con occhiate
        che trasmettevano voglia di nuotare,
        in un oceano senza fine
        arricchito di insidie e sfide;
        e ti aiutava a credere che appoggiarsi alla finestra
        e guardare il cielo anche con la tempesta,
        cercando di raggiungere ciò che splendeva lassù in alto,
        non è come superare un impossibile salto
        ma come una salita fatta da scale di pietra,
        la quale scalare cn i nostri piedi di creta.
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          in Poesie (Poesie personali)
          Sono in mare aperto
          odo la tua voce ed eccoti
          ti vedo, sei proprio là
          inn quell'isola che mi hai tanto promesso.
          La sabbia è bianca e
          gli alberi sono colmi di frutti succulenti.
          Cerco di raggiungerti+ma non riesco a nuotare,
          mi agito ma non avanzo.
          È la paura che mi blocca,
          la paura di affogare qui
          in aperto mare,
          la apura di accorgermi
          che quello che vedo è solo un miraggio.
          La paura di scoprire che
          l'isola della felicità
          non esiste ed al suo posto
          trovar l'isola che non c'è.
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            Scritta da: Annamaria Signorile
            in Poesie (Poesie personali)

            Pazzia

            Nel momento in cui veniamo
            al mondo, il regalo
            più grande che ereditiamo,
            è la capacità di migliorare,
            in ogni istante,
            il nostro sapere.
            Possiamo, ogni giorno,
            nutrire il nostro intelletto,
            di nuove conoscenze,
            che possono solo
            aumentare all'infinito.
            Oggi, invece, è strano notare,
            come il genere umano,
            si faccia trascinare
            più dall'istinto,
            precludendo ogni forma razionale,
            facendoci diventare
            bestie feroci,
            con la capacità
            sempre più forte,
            di ferire chi ci è vicino.
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              Scritta da: Anna D'Urso
              in Poesie (Poesie personali)

              Ad un passo da te...

              Ad un passo da te, ho incontrato l'impossibile, barriera invalicabile che impedisce di esprimere il meglio di noi...
              Ad un passo da te, sento il tuo cuore,
              il tuo respiro,
              la tua dolcezza,
              allungo una mano e tutto si dissolve, mi tiro indietro e tutto ricompare; sono la tua ombra e tu la mia, sono il tuo sogno e tu il mio...
              Il mio treno si è fermato nel momento in cui mi hai sfiorato, adesso la mia solitudine è piena di te...
              Ti amo dal profondo del cuore...
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