Poesie personali


Scritta da: Marzia Ornofoli
in Poesie (Poesie personali)

Sogno d'estate

Te sovente sognai, antica villa,
lambita d'ogni lato dal grande fiume,
la notte risplendete per suo lume
e candida, nel sol, come favilla.

Sognai la nave a te recante il vate,
attraccare agli anelli delle mura:
sorride il gran Torquato a cui men dura
premela sorte, in quel bel dì d'estate.

Lo regge Marfisa ed i valletti,
ben abbronzati al sol delle maremme,
ricantano i suoi versi più perfetti.

Aride il parco in fiore e le su gemme
profumano il respiro del poeta
che sublime cantò Gerusalemme.
Composta domenica 9 agosto 2009
dal libro "Rime Ferraresi" di
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    Scritta da: Marzia Ornofoli
    in Poesie (Poesie personali)

    Parte la mia nave

    Parte la mia nave,
    per l'alto mare, è logoro il suo legno e la sartia,
    a bordo sono solo io a navigare.

    Porta la mia nave il pendolo
    del mio dolore,
    che andrà a schiantarsi in mar sovra quel fondo
    ove s'adagia il cuor d'ognuno che muore.

    Non regge più la stiva
    al mio tormento,
    che ognuno dei miei cari che moriva
    lasciava nel mio cuore lo sgomento.

    Lascio la bella riva
    con il rimpianto
    d'ogni persona cara e ancora viva
    con il pensiero volto al camposanto.

    Ecco la gran scogliere,
    a lei m'avvio,
    elevo al mio Signore un preghiera,
    gioioso di tornare in braccio a Dio.
    Composta domenica 9 agosto 2009
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      Scritta da: Erika Torresetti
      in Poesie (Poesie personali)

      Solitudine

      Solitudine di un'estate passata senza amici
      solitudine appresa da soli nella propria stanza
      solitudine nascosta nell'assenza
      solitudine di capire la realtà con gli amici.

      Silenzio della tristezza, dell'amore e della solitudine
      silenzio d'intravedere i suoi sentimenti
      silenzio di scoprire i tradimenti
      silenzio di capire, comprendere, leggere l'inquietudine.

      Sentirsi soli per due giorni sopra l'incudine
      sentirsi trafitti dal dolore dell'amicizia, dell'amore e del rancore
      sentirsi rosi dalla ruggine di questa solitudine che pervade il tuo

      corpo fino alla morte lenta, lenta, lenta.
      Assenza di un'amore surreale, irreale, immorale
      assenza di noi due in quella stanza dove la musica scorre lenta.
      Composta lunedì 10 agosto 2009
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        Scritta da: giosc
        in Poesie (Poesie personali)

        Dieci agosto

        Un'amica sta morendo
        ma io vivo
        non capisce che lo so
        ma l'ascolto

        non posso far qualcosa
        ma io prego
        non ho pregato mai
        ma ci credo

        non saprà che ci sarò
        ma la veglio
        non c'è stella che cadrà
        ma io anelo

        un'amica sta morendo
        ma io celo
        quel dolore resterà
        ma lo vivo.
        Composta lunedì 10 agosto 2009
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          Scritta da: GIUSEPPE CASSANO
          in Poesie (Poesie personali)

          Canto

          Canto lo splendore dei tuoi occhi alla luna
          no, non alzarti
          non spiare dalle persiane
          - se conosci questa voce -
          è quella che si ferma in gola
          e m'ammutisce
          mentre il cuore impazzisce
          se ti sono davanti.

          Questa notte
          respiro il tuo profumo ancora nella stanza
          tutta l'essenza della tua assenza
          canto lo splendore dei tuoi occhi alla Luna
          ululo
          - lupo solitario innamorato -
          se t'affacci al balcone
          sarò meno stonato.
          Composta lunedì 10 agosto 2009
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            in Poesie (Poesie personali)
            La stanza della mia mente nella quale mi ritrovo,
            ricordo che è stata la mia culla,
            è stata la mia casa, a volte la mia speranza domani chissà...

            e in fondo è sempre quì che mi sono ritrovato
            dopo una lunga corsa affannata ad inseguire il vento,
            nei miei occhi accecati dal miraggio...
            non è rimasto neanche un raggio di quel sole
            che un giorno mi ha scaldato
            e la notte è nel mio cuore...

            eppure è vita la mia vita,
            ed è fatta di parole,
            di frasi, di sguardi, di gioia o lacrime,
            di lunghi interminabili silenzi
            e di lunghi interminabili discorsi,
            e se ci penso sopra ho riso qualche volta,
            non tanto come avrei dovuto o forse troppo,
            per cose che non mi sono mai sforzato di capire,
            perché non c'era tempo, non c'era voglia, non c'era speranza...

            ma ho avuto sogni anch'io,
            che mi sono sfuggiti dalle mani,
            e sono stato negli occhi di qualcuno forse...
            che io non ho guardato,

            e mi sono rifugiato di nuovo in questa stanza,
            dove ogni cosa è mia,

            anche se è solo tempesta,
            che scivola tra le mani...
            ma qui io posso dormire,
            stanco, sfinito...
            o fermarmi,
            o aspettare cose che non vedrò mai,
            dove solo le mie parole
            fanno eco nel silenzio,
            dove il niente è tutto per me,
            e il mio tutto...
            ed è il niente per il mondo,

            qui,
            in questa stanza, dove io sono io...
            che è stata la mia culla,
            è la mia casa,
            domani...
            chissà... cosa sarà...
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              Scritta da: Marvin
              in Poesie (Poesie personali)

              Ricordi

              Tumulto di parole assillate da stretti pensieri
              Nettare di vita che affligge corpo e anima
              Con il cuore sparpagliato tra fantasia e realtà
              La, dove non c'è spazio non c'è tempo
              La, dove non c'è spiegazione a tutto questo
              La, dove non posso chiamarti ne tanto meno sentirti
              Ma posso solo pensarti tra le scogliere del mio passato
              Avvolta dal silenzio delle antiche rovine dei miei ricordi...
              Composta domenica 9 agosto 2009
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                Scritta da: Franco Mastroianni
                in Poesie (Poesie personali)

                Di quale spazio

                C'è spazio tra la gente
                eppur... ci sgomitiamo inutilmente

                sorrido quando penso
                che... noi siamo niente

                ma... di quale spazio
                abbiam bisogno

                amare... è spazio
                è cielo immenso
                è terra senza linee
                di confine

                l'impermanenza
                ci dovrebbe far pensare

                che tutto questo spazio regalato
                è fatto per amare.

                Stamani piove
                è un forte temporale

                e ho visto
                che anche tra un goccia
                e l'altra
                c'è spazio per l'amore.
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                  Scritta da: Franco Mastroianni
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Prima di dormire

                  È così bello
                  pensarti
                  prima di dormire

                  la mente si rilassa
                  lasciando uscire fuori
                  quel che ti voglio dire

                  sciolgo parole zuccherate
                  nella capiente tazza
                  della fantasia

                  inforno i miei pensieri
                  biscottandone i contorni
                  rendendoli friabili... leggeri
                  che... fanno volar via

                  l'amore...?

                  Nò non manca
                  per miscelare
                  questa... dolce pozione

                  buon giorno amore mio
                  ti amo

                  buona colazione.
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                    Scritta da: Franco Mastroianni
                    in Poesie (Poesie personali)

                    All'imbrunire

                    Lassù nel sottotetto
                    della mia vecchia cascina
                    tra i coppi sostenuti dal
                    legname

                    vivono tranquille
                    due civette nane

                    simpatiche... coinquiline
                    che vanno a far la spesa
                    all'imbrunire
                    e rientrano quando il mio corpo
                    ha smesso di dormire

                    ali vestite di silenzio
                    notturne cacciatrici
                    d'arvicole... d'insetti

                    non pagano pigione
                    loro erano già qui
                    credo... sian le padrone

                    distinguo
                    i loro canti
                    i voli di ritorno
                    che si accentuano
                    dopo ogni primavera

                    lassù nel sottotetto
                    tra i coppi sostenuti dal legname
                    vivono tranquille
                    tre civette nane.
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