Poesie personali


Scritta da: dax
in Poesie (Poesie personali)

Labbra

Ho baciato le tue labbra
che sanno di tempo
di ricordi, d'illusioni.

Ho baciato le tue labbra
che sanno di terra,
di muschio aggrappato
alle radici della vita.

Ho baciato le tue labbra
che sanno di nulla,
d'ineloquenti discorsi
di progetti mai realizzati.

Ho baciato le tue labbra
che sanno di fiele,
di sangue, di rose.

Ho baciato le tue labbra
silenziose, amate, odiate,
arroganti, superbe
labbra d'amore.
Composta nel settembre 2009
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    Scritta da: dax
    in Poesie (Poesie personali)

    Fu scritto

    Fu scritto nel libro antico,
    nella memoria delle generazioni.

    Quando anche i più piccoli
    dei suoi figli profeteranno: svegliatevi!
    Poiché l'ora dell Suo Ritorno è prossima

    Alziamo la testa dalle nostre fornicazioni,
    dal nostro abominio, ripariamo al male
    compiuto, come il santo Zaccheo,
    arrampichiamoci sul fico
    scrutando il Suo Passaggio.

    Invochiamo la Sua Misericordia
    Il Suo Amore, spezziamo il male
    con un radioso canto d'amore.

    Cerchiamo i fratelli lontani,
    i fratelli ultimi sulla terra,
    soprattutto i fratelli che ci odiano
    laviamo loro i piedi, cingiamoli
    della veste bianca.

    Apparecchiamo il desco
    spezziamo il pane mesciamo
    il vino, quello d'annata,
    distribuiamo i pesci, l'olio,
    versiamo balsamo sul capo
    degli infanti consacrando
    a Dio la loro innocenza.

    Osserviamo il cielo
    quando si fa rosso la sera,
    accendiamo fuochi
    che ardano tutta la notte
    segnando la via
    per il Padre che torna.

    Noi tutti personalmente
    abbraccerà, sconvolgendo
    per sempre le nostre anime,
    il nostro futuro, donandoci
    il Suo Amore che non muore,
    che non sfiorisce, che si tramanda
    da cuore a cuore, da vita a vita,
    rigenerandosi eternamente.
    Composta nel agosto 2009
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      Scritta da: dax
      in Poesie (Poesie personali)

      Alba

      Sul ciglio della strada
      ho stracciato la mia giovinezza,
      ho regalato alle ortiche
      i miei sogni le mie speranze.

      Ho strappato i ricordi,
      giorni inutili di paura
      d'infelicità.

      Quando finalmete arriverà
      il tramonto arrossando
      di sangue il cielo, i miei occhi.

      Quando verrò assalito
      da rimorsi, da rimpianti,
      quando griderò il tuo nome
      mamma!, solo allora m'accorgerò
      che il tramonto è in realtà
      una nuova maledetta alba.
      Composta nel settembre 2009
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        Scritta da: Paul Mehis
        in Poesie (Poesie personali)

        Il mio Angelo

        Conobbi un Angelo
        vestito di malinconia,
        nel suo sguardo persi tutto.
        Lo spogliai, stupendomi della sua radiosa bellezza
        mi accecò la sua gioia...

        Ma le sue vesti rimasero sospese
        ... fino a che non venne il gelo.

        Ma il mio angelo
        ritrovò la sua primavera,
        ed io terrò sempre strette a me
        le sue malinconie.
        Composta giovedì 10 settembre 2009
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          Scritta da: Marhiel Mellis
          in Poesie (Poesie personali)

          Ore di un novembre

          Sei giunto
          in un novembre.
          Ore insolite
          al cuore
          che ha giocato di curiosità.
          Frasi di tenerezza
          che alleggerivano
          l'ombrosità dell'aria
          regalando parole
          di primavera.
          e i pensieri,
          nell'incontro dell'emozione,
          si fermavano lievi
          come quegli scritti di getto
          in un diario d'adolescente
          che fantastica ingenua e felice
          al primo sentimento d'amore.
          Sei giunto
          in un novembre
          che ha lasciato vaghezza
          di un tuo sorriso
          che piano ma inesorabilmente
          si è riconsegnato ad un sogno.
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            Scritta da: Giulia Guglielmino
            in Poesie (Poesie personali)

            Addio

            Lacrime calde ed incontrollabili, pesanti.
            Cuore distrutto, violentato, derubato, vuoto.

            Eri la mia vita, te ne sei andato per sempre.
            Illusa io, di averti ritrovato.
            È stato solo un sogno forse.
            Devo aver dormito sul mio letto per pochi mesi.
            Sì dev'essere andata così!
            Non mi spiego nessun "perché".
            Non mi voglio domandare più nessun "perché": tanto non trovo risposta.

            "Per sempre" mi dicesti. Ma allora se "sempre" è inteso come "fino alla fine della vita", siccome eri la mia vita e te ne sei andato, dunque la mia vita se n'è andata ed è finita? Siamo stati insieme per "sempre"?
            Composta martedì 8 settembre 2009
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