Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Nella solitudine

Quando ti senti triste,
quando vorresti morire,
quando ti senti senza niente,
quando vorresti fermare il tempo,
quando non vuoi osservare,
quando cerchi la solitudine,
quando non vuoi ascoltare,
quando cerchi l'ombra,
quando le lacrime ti rigano il viso,
quando l'angoscia ti riempie il cuore,
quando vorresti urlare ma non hai voce,
quando è questo ciò che senti, chiudi gli occhi e rimani a pensare...
Pensa al passato,
momenti felici da non dimenticare,
momenti tristi da apprendere e superare,
momenti di profonda solitudine e momenti di allegra compagnia;
Pensa al futuro,
ciò che hai progettato,
ciò che in un niente vedi sfumato,
ciò che non puoi prevedere, se non in momenti di estrema follia;
e infine pensa al presente,
a chi ti vuole bene,
a chi ti sa ascoltare,
a chi ti riesce a capire,
e pensa a chi, dal più profondo del cuore, ti riesce ad amare!
Composta domenica 13 settembre 2009
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    Scritta da: Serena Mainini
    in Poesie (Poesie personali)

    Cosa sei per me

    Tutto ha un senso quando ti vedo
    Perché so che ci sei,
    che esisti anche nella realtà
    e non solo nei mie sogni.
    So per certo che ciò
    Che rende felice te,
    rende triste me.
    Posso ancora dire che anche senza averti accanto
    Io sto bene,
    forse perché quello che provo per te
    non è
    e non sarà mai
    amore!
    Composta sabato 12 settembre 2009
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      Scritta da: vertigo883
      in Poesie (Poesie personali)

      Perduto dentro un nome

      Ciò che non ti ho dato
      quello che nella vetrina vedesti
      e non hai mai comprato.
      L'illusione di una vita migliore
      che hai in testa ed ora sogni
      ed a sera baratti con l'amore.
      Tutto il tuo universo
      perduto dentro un nome
      che ha scacciato ogni desiderio
      e qualunque tentazione.
      Verrà il giorno in cui mi odierai
      per quella vita non vissuta
      e che mai più vivrai.
      Composta domenica 13 settembre 2009
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        Scritta da: Patrizia Cona
        in Poesie (Poesie personali)

        Tu dove sei?

        I tuoi sguardi mordenti e fugaci
        come lame fendono quei sogni lontanissimi,
        che stringo tra le mani.
        Dentro di me gocce di sangue ardente,
        bruciano sotto la pelle dal color alabastro.

        Simili a mani delicate, mi spogliano da ogni difesa
        ed a terra cadono emozioni assopite.
        Quegli occhi come morbide labbra
        assaporano centimetri del mio corpo,
        dove rimane un desiderio dal sapore
        dolce e sconosciuto.
        Composta mercoledì 15 aprile 2009
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          Scritta da: Paolo Meloni
          in Poesie (Poesie personali)

          Notturno

          L'amore, è gentile come il suono di un pianoforte,
          energico come l'affondo delle dita sui suoi tasti.
          Un notturno di Chopin si libra soave nell'aria
          prima cortese e poi impetuoso
          Sfiorerei le tue mani, le vorrei accanto alle mie
          ma non ci sono; al loro posto, un delicata rosa.
          Composta sabato 12 settembre 2009
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            in Poesie (Poesie personali)

            L'arte del riflettere

            Io rifletto, questo è il mio scopo e lo faccio con costanza e dedizione. Rifletto (su) tutto e tutti e non sono un filosofo o un saggio questo è il punto!
            Tutti prima o poi vengono da me per appagare il loro desiderio di vanità e ottenere un giudizio.
            Sono imparziale nel mio giudicare, tuttavia come il responso della sibilla posso essere interpretato,
            e c'è chi lo fa vedendo solo ciò che vuole.
            Guardo e rifletto (su) mille e mille eventi ma di essi non conservo ricordo.
            Vivo l'attimo e poi il nulla fino alla prossima riflessione!
            Ordunque non sono un saggio, non sono un giudice, non sono un filosofo e non sono un mago,
            son solo un povero specchio smemorato!
            Composta martedì 11 agosto 2009
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              Scritta da: dax
              in Poesie (Poesie personali)

              Favole

              Non ci sono favole
              per i bimbi di Beirut
              ma solo lampi e bombe la notte.

              Non il volto della madre,
              il caldo rifugio del giaciglio
              ma scenari d'orrore,
              incubi che si fondono
              al sole che ancora splende.

              Favole che piangono
              chiuse nei libri, nelle menti.

              Favole possibili, favole reali,
              favole di pace.
              Composta nel dicembre 1989
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