Poesie personali


Scritta da: Violina Sirola
in Poesie (Poesie personali)

Morale & morte

Sulla collina della fantasia
ho visto l'erba crescere, germoglio
tenero tra il canto degli uccelli.
Nella valle riarsa, tra le pietre
spaccate, il desolato pianto di chi vede
l'osceno; impietoso il canto
degli uccelli - nel garrire
festoso dissonanza di cuori.

Un cacciatore, in nome
dell'onore - sotto un cielo d'arabeschi
dorato - una cappa di piombo decreta.
Non nasconde in pudore
adesca e disorienta
-morale e morte –

Passerotti di un giorno, un cacciatore
stringe forte un fucile!
Composta nel 1985
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    Scritta da: Antonio Prencipe
    in Poesie (Poesie personali)

    Fulmine

    Ho visto nevicare,
    ho visto il freddo congelare il mio cuore,
    ho visto cadere la mia anima,
    ho cercato un fulmine,
    volevo quel fulmine,
    ho caricato pistole
    ho fatto scoppiare bombe
    ma quel fulmine non scende,
    rimane nel cielo,
    a chi aspetti,
    dai colpiscimi,
    vienimi addosso,
    colpisci il mio corpo
    la mia anima è già scappata
    non esitare,
    non resto ad aspettare,
    scappo via,
    raggiungimi prima che ricomincio a vivere.
    Composta giovedì 7 gennaio 2010
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      Scritta da: Violina Sirola
      in Poesie (Poesie personali)

      Semplicemente umano

      Desiderio
      d'eterno "Non si versi il sangue
      degli eretici".
      Si è squarciata la tela
      Comunista – Nazista
      Semplicemente - Umano - Sospeso
      tra le nuvole, a svelare
      la sublime ingordigia.
      - Ci si nutre della carne del figlio.
      Dal regno delle tenebre, alla luce
      del sole
      - Meraviglioso giorno!
      Composta nel settembre 2009
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        Scritta da: Don Juan
        in Poesie (Poesie personali)

        Silenzio

        Piccole mani stringono forte i pugni,
        lacrime cristalline rigano la fanciullezza infranta
        di un innocente piccolo uomo ormai.
        Piange a testa alta mentre centinaia di persone
        si affollano a salutare un eroe che sarà
        presto dimenticato dai più, piange e non sa chi siano
        tutti questi uomini in divisa che salutano
        suo padre avvolto in quel buffo velo tricolore.
        Un silenzio assordante viene bruscamente interrotto
        dallo struggente suono delle trombe,
        un alito di vento fa sventolare le bandiere in alto,
        una donna piange ed anche il cielo si vela di nero.
        Arrivederci uomo, ci ritroveremo un giorno,
        ci ritroveremo e torneremo a ridere ancora un volta,
        all'ombra di una bandiera ancora una volta,
        come fratelli ancora una volta.
        E tu non piangere piccolo uomo, sii fiero
        di ciò che era tuo padre, ricorda sempre
        che nelle tue vene scorre il sangue di un eroe.
        Composta mercoledì 6 gennaio 2010
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          Scritta da: Matteo Salomone
          in Poesie (Poesie personali)

          Splendido tormento

          Una coperta sulla sabbia rossa
          La pace del tempo
          vive nel fuoco del cielo
          e tu
          Invisibile tormento
          Segui un anima
          in punta di piedi
          sul filo dell'orizzonte
          Sei ombra in uno sguardo
          che sputa sangue e vita
          Sola
          Sei neve in questo deserto
          Cenere che respira sulla pelle
          Silenzio in un rumore soffocante
          e il deserto è il tuo mare
          e il tuo respiro
          scivola rapido sull'acqua
          Dove la pioggia
          confonde le tue tracce
          Ti ho persa
          Corri ancora splendida illusione.
          Composta mercoledì 6 gennaio 2010
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            Scritta da: Danut Gradinaru
            in Poesie (Poesie personali)

            L'essere

            Nasci.
            Sei troppo piccolo
            a capire.

            Cresci,
            vivendo il sogno
            dentro di te.

            Ami
            cercando la tua
            anima.

            Sposi,
            influenzato dal tuo
            desiderio.

            I figli,
            grande gioia,
            la nostra continuita.

            Si cammina
            fino in cima
            senza fretta.

            Una volta
            arrivati su,
            inizia la discesa.

            Cerchi di aggrapparti,
            ad ogni ostacolo
            per rimanere più su possibile.

            Inutile. Il tempo non perdona nessuno.
            Composta venerdì 27 giugno 2008
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              Scritta da: Violina Sirola
              in Poesie (Poesie personali)

              Osso ideale

              Si esorcizza la morte
              combattendo
              in nome di un "credo".
              Maddalena è redenta!
              La vergine madre
              è trafitta nel cuore
              dal figlio, trasformato
              in farfalla
              combattente nell'aria.

              Fa voli stupendi! Sono fili
              tessuti e annodati; un involucro
              mortale soffoca la Terra.
              Cupo è il cielo, cade la pioggia
              va su
              il vento
              sono lampi, poi tuoni, è tempesta:
              di Ragione
              d'Idea
              di Coscienza di Classe
              - di Osso Ideale -.
              Composta nel 1982
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