Poesie personali


Scritta da: DANA
in Poesie (Poesie personali)

Più

Quando non credi più
allora ti allontani
e le parole sono piume leggere
Quando ti allontani
Sbiadisce anche il sogno
Quando ti allontani
Le mani accarezzano nuvole
Quando ti allontani
La sofferenza diviene rimpianto
Quando ti allontani
al suo bacio non segue un brivido
Quando guardare i suoi occhi non è più perderti
Quando il suo profumo non è più nave di ricordi
Quando il suo sorriso ha solo due dimensioni
allora ti allontani
Per non tornare più.
Composta lunedì 7 dicembre 2009
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    Scritta da: DANA
    in Poesie (Poesie personali)

    Le strade sono le stesse

    Le strade sono le stesse
    di tanti anni calpestati
    i vicoli hanno l'odore dei giorni di scuola
    nelle vetrine si specchia
    la donna che sono
    ma per un attimo mi rivedo
    dipingere con fiori i miei Jeans
    e quel viso di ragazza
    che nessuno capiva
    perché non c'era mai
    dove sarà ora
    in che posto del mondo
    ad annusare ricordi di spezie ad Istambul?
    O a visitare un presepe
    magia di realtà
    la mano del nonno
    orgogliosa stringeva
    a darmi forza nel tempo a venire
    e credere in me
    nei miei sogni
    come il padre non sa
    bello l'avere mani piccine
    nella memoria del tempo

    Le strade sono le stesse
    di tanti anni calpestati
    ma se guardi in alto
    qualcosa di antico
    qualcosa che non avevi mai notato
    ti parlerà del futuro
    ti dirà che ce n'è!
    Composta giovedì 24 dicembre 2009
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      in Poesie (Poesie personali)

      Istanbul

      Perle nere
      dentro occhi scoperti di donna
      abbagliano la vista,
      s'infittiscono luci stordenti
      nel caotico attraversamento
      di sconosciuti viandanti,
      mercanti d'oro in Bazar,
      impegnati in questioni
      a me risuonanti in chiave distorta,
      assorto dentro effluvi
      di thè alla mela e kebab,
      e mistici cori
      di litanìe lontane
      dalle Moschee
      s'addentrano nella mente,
      lambendo inebriati sensi,
      già confusi e distesi
      dagli intensi fumi
      dei narghilè.
      Composta lunedì 4 gennaio 2010
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        Scritta da: Violina Sirola
        in Poesie (Poesie personali)

        Ultimo treno

        Scroscia la pioggia, alla fioca luce
        dei lampioni
        scorre, dei treni
        persi, la memoria.

        Lampi di luce, bagliori
        intensi tra la fitta nebbia
        follie di ansie mentre il treno corre.
        Alta tensione, mine nei campi e il nemico
        a fianco

        Occhi di giuda, giochi di specchi
        nei frammenti - lampi
        biechi appassiti, quando
        l'ora incalza - alta tensione e si diventa
        palo.

        Spente le luci, i lampi
        la memoria
        sono di fronte, dell'ultimo
        treno
        i fari accesi - lo stridio dei freni.
        Composta lunedì 30 novembre 1992
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          Scritta da: Fiamma81
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          Perdona

          Come perdonare
          come parlare
          non si sa,
          è pure a volte il
          bene è immenso.
          Ma non perdoni
          non parli,
          quindi non ti resta
          che alzare
          gli occhi al cielo
          fissare una stella
          e lì immaginare
          il suo viso soave,
          e lì offrire liberamente
          senza tremore
          il tuo sguardo.
          Dicendo perdonami
          almeno tu, che
          non riesco a perdonarti.
          Composta lunedì 4 gennaio 2010
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            in Poesie (Poesie personali)

            Tai Chi

            Lento è l'incedere di questi passi,
            le lunghe ombre si traspongono,
            leggere, soavi,
            atavici i gesti,
            che mi riportano
            in luoghi lontani,
            a tempi remoti,
            e m'inducono a meditare.
            Sono acqua e sono fuoco,
            sono legno e metallo,
            sono madre terra e padre cielo.
            Apro le porte
            al mio profondo essere,
            apro la mente
            ai guerrieri del passato,
            mi fondo
            con la natura intorno...
            sono in pace
            e in armonia
            con me stesso.
            Composta lunedì 4 gennaio 2010
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              in Poesie (Poesie personali)

              Mentre la città dorme

              Quando la città sta in silenzio e al buio dorme
              e solo poche luci ne ricalcano le forme,
              vagano confusi, incustoditi i miei pensieri,
              reali fantasie, tra sogni e desideri,
              mutevoli riflessi d'insolite illusioni,
              tra il genio e la pazzia di poesie e di canzoni,
              tra i fumi liberati da una breve sigaretta
              che si consuma in cenere, come vita arsa in fretta,
              nell'abisso mi dissolvo, dentro un baratro deforme
              guardando nel mio whisky... mentre la città dorme.
              Composta lunedì 4 gennaio 2010
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                in Poesie (Poesie personali)

                Angeli (ad un amico)

                Tra le immortali cime dell'Himalaya torneremo,
                nelle correnti ascensionali,
                sfidate dalle aquile per librarsi in volo,
                e salteremo giù,
                scorreranno rapide, dietro di noi le rocce,
                e passando per boschi, fiumi e vallate,
                atterreremo in volo radente,
                schernendo il delirio delle nostre follie,
                beffandoci delle paure della gelida sorte,
                certi che niente potrà farci più male
                torneremo tra gli angeli, pronti a volare,
                sempre più in alto,
                sempre più agili,
                e come gabbiani in caduta libera nell'oceano
                ci tufferemo in nere, abissali acque
                e toccheremo il fondo per poi risalire,
                perché niente ci potrà più scalfire,
                ma dovrai attendere ancora, amico caro,
                ché il tempo quaggiù non è ancora maturo.
                Composta lunedì 4 gennaio 2010
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