Poesie personali


Scritta da: Francesca Zangrandi
in Poesie (Poesie personali)
Sei sempre stata brava a disegnare i cuori,
così perfetti.
Io provavo a farli come i tuoi ma non mi venivano così belli.
Ora chissà se li disegni ancora, chissà se scrivi un nome e poi metti tanti di quei cuoricini perfetti.
Chissà se ti emozioni ancora.
Non so perché scrivo su di te, non so perché ancora penso a te.
So che stavo disegnando un cuore e non era perfetto.
Non so disegnare un cuore ma so dare il mio, so mettere un'emozione su un foglio, so dare me stessa alle persone.
Ma ora penso a quel cuore... così brutto, come la mia scrittura.
So esprimere le mie emozioni ma non so dare una bella figura a esse.
Ma penso che nella vita non sia la figura la cosa più importante ma quello che contiene.
Credo che in quei cuori, deformati e brutti, io sappia mettere tutto il mio amore.
Credo che nelle parole scritte male e brutte, ci siano i miei valori e verità.
Sei sempre stata brava a disegnare i cuori, anche a scrivere, ma cara mia... le tue erano solo figure.
Composta martedì 5 gennaio 2010
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    Scritta da: Salvatore Riggio
    in Poesie (Poesie personali)

    Poesia

    Ho il cuore lacerato e le mani ferite
    e col loro sangue che scrivo
    i miei versi, le mie poesie.
    La stilo la faccio scorrere sulla carta che sa di nuovo,
    intingendolo in quella pozzanghera che si è formata col mio dolore.
    Ed ad ogni parola cerco di donare
    mille sfumature di emozione e le do colore.
    E se alcun brivido all'anima di chi legge riuscirò a suscitare,
    se alcun sobbalzo riuscissi a provocare al cuore di quel lettore,
    allora questo foglio apparirà di tonalità grigiastra
    gli scivolerà via dalle mani, tra le dita
    e il vento lo scaraventerà fuori dalla finestra.
    Stracciandolo con le sue raffiche in mille pezzi
    di cui la pioggia e il tempo non avranno pietà.
    Diventerebbe un foglio come un altro di cui nessuno si ricorderà.
    Composta martedì 5 gennaio 2010
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      Scritta da: Francesca Zangrandi
      in Poesie (Poesie personali)
      Abbiamo un incessante bisogno di ricerca.
      Non siamo mai contenti di ciò che abbiamo, vogliamo sempre di più.
      La vita non ti da tutto ciò che vuoi.
      Tu morirai, già questo ti dimostra che le cose tendono a finire.
      Non abbiamo tempo per avere tutto quello che vogliamo, dobbiamo scegliere le cose importanti.
      La vita ti porta a desiderare...
      La morte a scegliere.
      Composta martedì 5 gennaio 2010
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        Scritta da: Salvatore Riggio
        in Poesie (Poesie personali)

        Il peluche

        Ti faccio questo regalo
        cosi quando sentirai la mia mancanza
        fai finta che sia io e abbraccialo forte
        e capirai che son sempre accanto a te,
        nonostante tra di noi ci separi una distanza.
        Riempilo di coccole e prima di andar a nanna! Dagli un bacino,
        non versarci su delle lacrime
        se sene accorge ne soffrirebbe il suo cuoricino...
        Non sarai mai più sola piccola mia
        ora che si son ritrovate le nostre anime.
        Che per tempo immemore si son cercati l'una e l'altra
        inciampando talvolta nel loro solitario viaggio,
        ma ora caminano a braccetto, mano nella mano.
        Te che sei il mio sole ed io il tuo raggio
        e credimi non voglio ingannarti, no questo non è un inganno!
        Non si tratta ne di un'ilusione manco d'un miraggio.
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          Scritta da: Salvatore Riggio
          in Poesie (Poesie personali)

          Il mio sguardo ti trova

          Ora che il mio sguardo ti trova,
          oh fascio di luce che penetra e trafigge
          queste minacciose nuvole di una notte offuscata,
          mi illumini la via, la strada da percorrere!
          Di questa città che per l'oblio sembra essere destinata,
          senza te dal labirinto fuoriuscito non sarei, dovendomi arrendere,
          mi sarei perso vagabondando senza meta in questa vita dannata.
          Non ti ho mai dato nulla ma sei qui intenta a volermi proteggere,
          sei il mio punto di riferimento, la stella polare che tanto ho desiderato.
          Mai a niente e nessuno permetterò che ci possano un giorno dividere,
          non ti perderò di vista ora che il mio sguardo ti ha trovato.
          Te che hai udito l'urlo del mio silenzio e l'ha ascoltato.
          Ormai altro dire sarebbe futile tranne che... Grazie di esistere.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Dolce, amaro settembre

            Limati da mani esperte,
            gli intarsi scavati dentro memorie
            e posti in teche d'argento
            non dissolvono ingialliti ricordi,
            né attenuano la brusca assenza

            ma i lampi di luce sulle coste
            non esaltano più
            la stigma nella rena,
            estinta nelle onde indifferenti
            e licenziata nel mare,

            sei ancora chiaroscuro,
            lambito da pennelli d'acqua
            sostenuti da labili dita,
            che si sciupano
            nell'eco di voli siderali
            ed armoniose elegie

            colpa mia? Colpa tua?
            Non importa saperlo,
            ma filtro l'inchiostro e le lacrime
            in parole austere,
            su pagine di vita
            ferme al giorno
            di un dolce, amaro settembre.
            Composta martedì 5 gennaio 2010
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              Scritta da: ametista
              in Poesie (Poesie personali)

              Notte insonne

              Lancette d'orologio,
              senza pace si rincorrono.
              Rintocchi sempre uguali,
              mi parlano nel buio.
              Raccontano nella notte,
              frammenti della vita,
              pezzetti di un mosaico,
              che ho perso nel cammino.
              Ricordano alla memoria,
              emozioni dimenticate,
              sogni ormai scordati,
              desideri tralasciati.
              Svelano fra le tenebre,
              quello che il giorno nasconde,
              le paure celate,
              le parole taciute,
              le verità soffocate,
              l'amore inespresso,
              il segreto oscurato.
              Le ascolto nel silenzio,
              di questa notte insonne.
              Sussurrano nell'oscurità,
              che il tempo sta passando.
              Dicono nell'oscurità,
              che il tempo sta volando.
              Urlano nell'oscurità,
              che il tempo sta fuggendo.
              Lancette d'orologio,
              senza pace si rincorrono.
              Le guardo nel silenzio,
              notte dopo notte.
              Composta martedì 5 gennaio 2010
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