Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Giace nel cuore

O sole addormentato
risvegliati dal tuo torpore
alzati
solleva la spada
non vedi la freddezza del grigio cielo che affronta il suo cammino e vincendoti nell'oscurità mi lascia raffreddare
o sole addormentato
risvegliati dal tuo torpore
alzati
risplendi senza pudore
non vedi la tristezza della tua assenza che inerme vaga senza meta
rendendo folle il mio cammino
o sole addormentato
che giaci nel mio cuore
risvegliati dal tuo torpore.
Composta venerdì 8 gennaio 2010
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Dora
    in Poesie (Poesie personali)

    Coraggio

    Andiamo, alzati, coraggio, c'è fuori il mondo
    non puoi ancora farlo aspettare
    ci sono tante cose da fare in tanti
    hanno bisogno di te
    estrai la vita che c'è nel tuo interno
    non lasciarla languire dentro un'apatia
    il sole c'è, nascosto dietro una nuvola
    aspetta di uscire e di illuminare la terra
    non impedire a un un raggio di gioia
    di illuminare il tuo cuore
    dopo l'inverno c'è sempre la primavera
    segue a una tempesta l'arcobaleno
    e a una delusione subentra una gioia
    ricordati che sei in debito
    avrai la tua ricompensa
    alzati, lavora, fatica, lotta
    la fine della guerra porta sempre la pace

    e alla notte succede un nuovo giorno

    Tiro fuori il mio corpo dalle lenzuola

    e la mia anima dalla tristezza
    ecco sono pronta un'altra giornata mi aspetta...
    Composta venerdì 8 gennaio 2010
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Salvatore Riggio
      in Poesie (Poesie personali)

      La pioggia

      Se smettesse di piovere,
      smetterei di scrivere.
      È la pioggia che dirige la mia mano,
      le sue acque il mio inchiostro.
      E con ogni singola goccia che si frantuma sul terreno,
      da cui traggo la mia ispirazione
      e così che mi chiedo; Perché chiedere allor ciel sereno?
      Non è forse meglio che la pioggia non continui la sua peregrinazione,
      affinché io possa dissetare la mia passione?
      No, meglio di no allora,
      non voglio che lei muoia dissetata,
      che vagabondi in un deserto alla ricerca di un oasi,
      oasi che sarà difficile trovar, non sarà facile essere scovata.
      No, meglio di no allora.
      Poiché è la pioggia che dirige la mia mano,
      le sue acque il mio inchiostro.
      Se smettesse di piovere,
      smetterei di scrivere.
      Composta venerdì 8 gennaio 2010
      Vota la poesia: Commenta
        in Poesie (Poesie personali)

        La voce degli Artisti

        Quando sono in vita,
        è difficile che vengano visti
        per come sono nati,
        per ciò che semplicemente sono: Artisti.

        I primi a riconoscerli
        classificandoli diversi,
        sono i loro nemici,
        gli uomini persi.

        Con astuzie ed inganni,
        vedendoli forti,
        li prendono con se,
        insegnando loro il valore dei soldi.

        E con la moneta a crearne il valore,
        gli comprano un pubblico che spesso sordo,
        li segue ignorando chi davanti a loro
        non sta chiedendo un coro, ma l'ascolto.

        Nel migliore dei casi,
        finisce come deve finire,
        quando l'autore si stanca di avere diritti
        e menzogne da dover costruire.

        Pur sapendo bene,
        lo scopo per cui è nato,
        l'Artista difficilmente,
        finisce ciò che aveva cominciato.

        E con i media imperterriti,
        a scolpirne una forma,
        diventano extraterrestri
        di cui seguire l'impronta.

        Un vero disastro,
        una partita persa,
        sembrerebbe quella
        di nascere Artista.

        Eppure la natura,
        che di giurisprudenza è carente,
        continua a sfornarne,
        in mezzo alla gente.

        Allora un appello si alza tra loro,
        tra i pochi che decidono di non avere un coro.

        "Perché puntiamo alla gloria,
        perché proprio in questa vita,
        visto che per arrivare qui,
        abbiamo ucciso l'ego con estrema fatica."

        Ma ancora per i pochi,
        che riescono a sentire,
        rimane poi il silenzio,
        da dover capire.

        E spesso a questo punto
        ancor prima di aver voce,
        l'anima dell'Artista,
        abbandona la propria croce.

        Dimenticando che non serve a niente,
        apparire in qualche modo.
        Quel che conta è essere se stessi
        in questo infinito gioco.

        Quindi un'ultima parola,
        caro lettore,
        che vaghi inconsapevole,
        di essere scrittore.

        L'arte che hai dentro,
        nessuno la può comprare
        e nessuno in nessun modo,
        la può finanziare.

        Ma tu solo puoi farla crescere
        e maturare.
        Con la forza del crederci
        e del saper ascoltare.

        Quindi smetti di puntare in alto,
        perché è solo ciò che hai dentro
        che ti permetterà
        di fare il grande salto.

        Diventando ciò per cui sei nato
        e portando a termine la missione
        che in altre vite,
        hai cominciato.

        Ricorda che non serve,
        apparire alla gente come Artista,
        perché tanto non ti riconosce,
        quando sei in vista.

        Quello che ti porterà alla tua evoluzione,
        non è la voce o il motivo per cui hai parlato,
        ma la forza che per parlare ti costringerà per sempre
        a prender fiato!
        Composta venerdì 8 gennaio 2010
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Franco Mastroianni
          in Poesie (Poesie personali)

          Gli orticoli bulbi

          La bianca coperta
          di
          neve
          discesa a coprire
          ogni cosa
          ripara e protegge
          dal gelo
          gli orticoli bulbi
          le
          radici di rosa

          riscalda la madre terra
          che sdraiata riposa.

          Dai
          prati in pianura
          ai
          terreni sconnessi

          ai semi

          per le nuove messi.

          Naturale scenario

          che appare

          senza aprir di sipario
          e
          muove colori
          di piccole vite... sul palco.

          Che non sfuggiranno
          all'artiglio del falco.
          Composta venerdì 8 gennaio 2010
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Davide Bidin
            in Poesie (Poesie personali)

            La Ballata Dell'Infatuato

            In quella fulgida luce
            Di un giorno passato
            a camminare tra la gente
            e il trambusto
            Non ho saputo dirti con voce

            Che t'Amo

            Come il sole
            Ama la luna
            Segretamente ma eternamente
            Ad ogni calare
            In ogni momento e in ogni dove

            t'amo

            Quando io son alto nel cielo
            t'amo come fosse tramonto
            Quando io son sotto le stelle
            t'amo come fosse aurora
            In ogni tempo

            t'Amo

            In quell'accozzaglia di
            Umana stirpe
            Io ti vorrei dire
            Mille parole, mille discorsi
            Eppur son muto

            Codardo come solo
            i poeti san esserlo
            Sinceramente convinto
            De le passioni mie
            Ma atterrito nel dubbio de le tue

            Spero solo
            In un giorno svegliarmi
            Da questa stolta paura
            e lanciarmi
            Verso le stelle

            e trovare al fine
            Quella sacra vittoria
            Quel miraggio tangibile
            Ch'è bacio, è eclissi
            è Amore splendente e opaco.
            Composta domenica 27 dicembre 2009
            Vota la poesia: Commenta