Ieri
Era ieri.
Ma non può essere oggi.
Domani è già qui.
Non è neanche lì.
Un sogno mancato.
Tra terra e cielo.
Sospeso, fermato.
Ormai è passato.
Meglio così.
Composta venerdì 1 gennaio 2010
Era ieri.
Ma non può essere oggi.
Domani è già qui.
Non è neanche lì.
Un sogno mancato.
Tra terra e cielo.
Sospeso, fermato.
Ormai è passato.
Meglio così.
Mi guardi? Non so.
Mi ascolti? Lo spero.
Ripensi forse un po',
con nostalgia, a quei giorni lontani?
Forse no.
Ho voltato la testa un istante
e il tuo volto ho contemplato.
Ahimè! Il mio passo s'è arrestato.
E il mio cuore ha mancato
anche un colpo.
Scrollo la testa, un sospiro...
Poi il respiro ritorna al suo placido ritmo.
Un sogno, lontano.
Trema, traditrice, la mano.
Poi con forza mi scuoto.
Un sorriso soave.
Scrollo le spalle, leggera.
E ritrovo il mio passo
con vigore tenace.
Rinnovamento.
Ecco, si è schiusa una porta.
Solo un piccolo spiraglio.
Da quanto tempo era serrata!
Intravedo le ombre,
oscure, dolenti,
dal tempo passato.
Il respiro ancora spezzato,
soltanto un poco.
Ma ecco, riprendo il controllo.
Ho sbirciato nel recente passato,
dolce e amaro.
Conturbante, pacificante.
E sorrido.
E ringrazio.
E ritorna la pace.
Vedo ancora quel giorno,
nitido e chiaro,
quando ti vidi:
ma quale poesia!
Solo un giovane serio,
chiuso e scontroso:
un istrice irsuto,
muto e irritato.
Un principe offeso,
sdegnato signore,
mischiato per sbaglio
ai comuni mortali.
Imbronciata, stupita
ti guardavo, seccata:
"Da dove è caduto?
L'han mandato o è venuto?"
Infastidita, annoiata
cercavo un pretesto,
un appiglio, una scusa
per far la smorfiosa.
Quanto tempo è passato!
Chi disprezza ha comprato!
Chi l'avrebbe mai detto?
Un istrice e un furetto.
Da allora fin qui,
accigliata e ammaliata,
io ti spio ogni dì.
E non certo annoiata!
Il segreto è intatto:
ti conosco, straniero.
Familiare ed arcano,
Che profondo mistero!
E ancora, impaziente,
cerco un po' di attenzione
Di riserbo e rarità
sei un vero campione!
Sulle ali della fantasia
una piccola margherita
diviene un ombrello.
Assai più ambita
di un bel alberello.
E sulle ali di un pettirosso
lieve e felice,
tu voli cantando,
anticipando, sfrecciando,
l'aquila maestosa.
Licenza poetica,
dove il cielo è più azzurro
e il mare spumeggia
rivaleggiando gagliardo
con il vento rombante.
Ne senti l'odore salmastro
e ne vedi il colore
tra l'indaco e il blu.
E stupita ascolti
il silenzio del vento.
Le nuvole si rincorrono
allegre e giulive
e i prati son verdi,
rigogliosi e fioriti
perfino d'inverno.
Il grano ondeggia
in autunno inoltrato.
Suoni e colori
di certo vedrai:
son vividi e intensi.
Aromi e sapori
si spandon fragranti.
Profumi odorosi,
tra sogno e magia.
Magica malia della poesia!
Dietro,
dopo le nuvole bianche
tra la nebbia che ti fa sparire nel vuoto
in buio notturno e reversibile della notte
circondato del tuo silenzio profondo
nella tenda dello sguardo perso
in un volo pasionale di sogno e di stanchezza
tra le regole dipinte del proprio desiderio
nella stesa musica che si perde nel suono indiferente,
si nascondono loro...
i propri pensieri
marcati per sempre
di una vera tonalità passionale.
Mio Dio
lasciami ammirare quel meraviglioso giardino
pieno di vita, amore, munificazione
come il Tuo umile servitore.
Tu che sei il mio unico padrone
guidami sempre sulla strada giusta
dammi la forza di raggiungere il mio destino
di essere uomo su questa terra
e io ti sarò sempre grato.
Lo sono già ora
e prego sempre per la nostra pace
per vivere in libertà.
Questa è la mia città
vista e non vista
con tutta la natura che la circonda.
Abbi cura di lei
di noi
da tutto quanto;
ti prego!
Si coltivano fiori
con diritto alla vita, ma un'illogica
aurora gira sempre il cartello
"Sono fiori
di serra, con diritto privato".
Quanti fiori, distrutti!
Com'è dolce l'aurora sopra un prato
fiorito, senza falsi
cartelli, senza illustri
passati. Non profumi di serra, ma il diritto
alla vita.
"Siamo fiori di prato".
Vorrei scartare il mio cuore come un Bacio Perugina...
Vorrei poter togliere quella carta che non permette di vedere oltre.
Vorrei poter leggere quella frase che si cela al suo interno,
come fosse un consiglio
perché so che l'unico consiglio è nascosto solo dentro di me...
Sento che si avvicina qualcosa, ha colore, è caldo e non ha lame.
Sento che ora il puzzle si sta sistemando e prende vita.
Sento un velo che mi sfiora lasciandomi una sensazione di fresco e di pulito.
Sento che il cuore si sta riprendendo, sento la mai voglia di ridere.
Sento l'amaro in bocca e sento che non è più il centro di tutti i miei pensieri...