Poesie personali


Scritta da: Eleonora Grassi
in Poesie (Poesie personali)
Parole oneste
Parole attendibili
Parole scontate e prevedibili
Parole che cadono dopo essere state pronunciate
Parole che rigano gli specchi
Parole sporche
Parole leggere... come certi baci
Parole che si sono perse... volate via con il vento... ancorate da qualche parte che aspettano di essere trovate
Parole che aspetti da una vita
Parole ferme sulla propria posizione
Parole che dicono quello che pensano
Parole che non dicono quello che pensano
Parole come serpenti... che mutano per adattarsi alle circostanze
Parole amiche... le uniche parole che forse meritano di essere digerite
Parole dure... come certi sguardi... cosi dure che bruciano gli occhi
Parole di chi non sa dire la verità... e di chi invece la verità la racconta meglio
Parole che appenderesti al sole a maturare
Parole che illudono
Parole esatte... che sono quelle che si nascondono meglio
Parole che c entrano il bersaglio... queste fanno male
Parole che tagliano... che poi sono quelle che c entrano il bersaglio
Parole che rimangono sulla lingua
Parole che fermano il tempo... e che parole.
Parole ubriache... che se non altro sono sincere.

Le parole si prendono gioco di noi.
Io?
Io preferisco sentire le parole che non parlano.
Le parole che toccano, che si muovono, che guardano, ma non parlano.
Composta sabato 13 marzo 2010
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    Scritta da: Antonio Prencipe
    in Poesie (Poesie personali)

    Mai più

    Ho saltato su quel porto senza orizzonti,
    pistole e fiori
    sangue e olio sull'asfalto,
    lacrime e pioggia vagano nell'infinito
    Mai più
    affogherò nei tuoi sogni,
    Mai più
    volerò nella tua vita,
    Mai più
    ti dirò addio,
    Mai più
    correrò nell'inferno per venirti a cercare,
    Mai più
    scapperò dal cielo per te,
    Mai più
    mi perderò nel deserto dei tuoi pensieri,
    Mai più
    morirò per te,
    Mai più
    accenderò il sole per te,
    Mai più
    andrò in culo al mondo per te,
    Mai più
    catturerò angeli per te,
    Mai più
    camminerò sul mare per te,
    Ho cercato prigioni per rinchiudere il mio amore
    Ho mangiato odio per distruggere la mia fame di te.
    Composta venerdì 12 marzo 2010
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      in Poesie (Poesie personali)

      In un eco...

      In un eco
      di un amore sognato
      il mio corpo di te
      si è vestito

      "e nel respiro di un gesto
      che sfiora il tramonto
      dal soffio del vento
      mi lascio cullare."

      Come un'onda del mare
      scorri su me
      bagnando i miei sensi
      come granelli di sabbia.

      "Resto immobile
      e mi perdo
      al tuo dolce passare."

      "Della ragione di un ieri
      solo l'ombra
      che al buio scompare,
      di desiderio ora vivo
      la dolce chimera"

      e ti sento.
      In me vivi.
      Sotto la pelle
      è il tuo palpitare.

      Lontano è un'eco di un amore sognato...
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        in Poesie (Poesie personali)

        È umiliante

        Prendere calci sul muso
        mentre le mani stringono le caviglie
        e supplicano di non voltare le spalle

        Continuare a urlare "ti amo"
        mentre il tuo sorriso ironico
        ricorda un'unione dissolta

        Sperare
        che il nero torni ad essere grigio
        i colori sono sempre stati una fantasia

        Credere
        che il futuro torni a morire
        e il nulla, a far rivivere

        Amare chi non ti ama
        e illudersi
        che domani possa cambiare

        Strisciare come serpe
        alla ricerca dell'antidoto
        per un'insignificante vita

        è umiliante

        Ma se smettessi...
        non avrei più speranza
        di rivederti al mio fianco.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie personali)

          A Rita e Jean

          Molte notti le ho trascorse
          a cancellare ricordi
          per sopravvivere senza di voi.
          Ho cancellato parole imparate
          note di violino suonate
          canzoni ascoltate con troppo amore.

          Ho sentito la distanza
          dell'oceano dividerci
          ma senza mai dividerci davvero,
          uniti nel cuore e nell'anima
          da troppo amore ricevuto e dato.

          Ho versato lacrime aspettando di riabbracciarvi
          sognando con un sorriso quel momento.
          Per non morire lentamente.

          Ed ora con immenso amore ricordo ogni istante
          passato con voi e a giocare, ad ascoltare
          i silenzi e le favole della vita.

          Ho ricevuto da voi amore
          più di quanto l'amore possa dare
          più di quanto chiunque possa mai amare.

          Ho avuto due madri e due padri
          e dir chi più ho amato sarebbe inutile
          ingiusto, incomprensibile.
          Così conservo il segreto fra le pareti del cuore,
          laddove non servono le parole.

          Non so se avete mai compreso l'intensità
          di ciò che mi avete dato in dono,
          se avete compreso la forza
          di ciò che mi avete lasciato
          e con quanto amore vi ricordo.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Goccia

            Goccia,
            timida rugiada
            riposa sulla rosea superficie,
            accogli il primo raggio del sole
            e scaldati in attesa che arrivi la rugiada del mattino che è davanti a te
            Goccia,
            maestosa regina
            governa l'essere umano,
            imprigionalo nella caverna del cuore
            rendendolo cieco
            davanti allo splendore della natura.
            Composta venerdì 12 marzo 2010
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              Scritta da: coccinella 80
              in Poesie (Poesie personali)
              Muoio senza te ogni giorno
              ed il respiro si fa più lento.
              Muoio per te ogni momento
              e non so dirtelo
              e sorrido distratta alla gente
              che mi vede
              viverti accanto
              e crede che io sia forte.
              Muoio insieme a te ogni istante:
              la mia vita se ne fugge
              goccia a goccia
              come la pioggia scivola dal vetro
              ed io non so e non voglio trattenerla,
              distillato potente di dolore
              e di angoscia.
              Muoio e divento pietra
              più simile ad un muro
              ad una statua:
              è il dolore che mi attraversa
              che mi tiene ritta in piedi
              che mi fa camminare;
              occhi vuoti di speranza,
              non so più vedere
              oltre le pareti di questa casa.
              Muoio e continuo la mia vita
              perché nessuno si accorga
              che il mio cuore non pulsa
              che il mio sangue si è fermato
              che non c'è un alito di vita
              in questa corazza vuota.
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                Scritta da: Dora
                in Poesie (Poesie personali)

                La parola più bella...

                La prima parola che ho pronunciato
                quella che urlo se sono spaventata
                che sussurro se sono felice
                che invoco se sto male
                nella quale cerco conforto se sono scoraggiata
                che ascolto tutti i giorni
                perché così vengo chiamata
                la parola con cui mi rivolgo
                alla persona da me più amata
                Due sillabe facili da dire
                in tutte le lingue del mondo quasi uguale
                la parola più dolce da pronunciare...
                mamma, sinonimo di vita.
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                  Scritta da: coccinella 80
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Luce del mio mattino
                  piccola goccia del mio sangue
                  tramutata in carne
                  e poi evaporata via
                  il silenzio che mi hai lasciato
                  dentro non si colma
                  e il tuo vuoto mi toglie il respiro
                  perché il mio cuore si fermò
                  assieme al tuo:
                  mille dei miei battiti
                  per uno solo dei tuoi
                  ma non basta volerlo.
                  Piccoli e delicati
                  si sono spenti da soli
                  come minuscole gocce di rugiada
                  sulle foglie a primavera
                  ed io non so quando
                  né dove né come
                  Oh se avessi almeno potuto cullarti
                  se avessi potuto nutrirti del mio coraggio
                  del mio sangue del mio nettare
                  se avessi potuto trattenerti
                  oppure lasciarti andare tenendoti per mano
                  come le madri sanno fare quando si deve...
                  ma il tuo silenzio improvviso ha spento in me ogni voce
                  e dentro ogni cosa tace profonda.
                  La vita ti ha strappato via
                  con mani freddissime
                  ed insieme anche il mio calore:
                  la sapiente mano della nutrice
                  che ci mette al mondo
                  e con l'inganno poi ci uccide
                  di morte lentissima e feroce!
                  A te il mio tepore
                  a te il mio respiro caldo
                  a te il mio tocco lieve
                  a consolarti della mia incolpevole assenza
                  a te il mio cuore
                  la mia anima
                  a te il mio dolore
                  infinito lacerante
                  dalle viscere dal cuore dal petto
                  perché non è naturale
                  che io esista se tu non puoi.
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