Poesie personali


Scritta da: coccinella 80
in Poesie (Poesie personali)
Dipendo da te
Dal tuo passo
Sicuro od incerto
Dal tuo sorriso
Da quando c'è
e da quando non c'è

Dipendo da te
Come se fosse scritto
e a mala pena
So volere o non volere

Non c'ero
Quando non c'eri
e con te ho cominciato
a contar le stelle
e a riempire di pensieri
Il pensiero.

Ho bevuto
Tutta l'acqua del mare
e tra le tue mani
Galleggio
Io sono una vela
Ed il tuo vento
Mi sospinge.

Non c'ero
Quando non c'eri
e conto i respiri
Ad uno ad uno
Perché niente sono
se tu non sei
e nulla vedo
se non dai tuoi occhi.
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    in Poesie (Poesie personali)

    Non ho bisogno

    Non ho bisogno di aspettare
    la notte per vedere le stelle.
    Una stella mi accoglie
    con un sorriso ogni mattino.
    Porta un raggio di luce
    nel buio dei miei pensieri.
    Mi sfiora con lo sguardo,
    e scalda il mio vagare
    tra le pieghe della vita.
    Composta sabato 13 marzo 2010
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      Scritta da: Unplogged
      in Poesie (Poesie personali)

      Che tristezza

      Che tristezza.
      Svendere la propria anima
      per pochi momenti di gloria.
      Puntare gli ultimi spiccioli
      su un cavallo con poche speranze.

      Che tristezza.
      Voltarsi indietro e rendersi conto
      che il tempo è trascorso inutilmente,
      che hai imparato ma non abbastanza,
      che hai capito ma non abbastanza.

      Che tristezza.
      Aver barattato il proprio tempo,
      i sogni, la speranza, la spensieratezza d'un tempo,
      per un pezzo di cielo oscurato,
      per un campo di grano trebbiato.

      Che tristezza.
      Non aver lottato, non essersi indignato,
      non aver gettato la spugna,
      non aver guardato avanti,
      non essersi fermati un momento a pensare.

      Che tristezza.
      Guardarsi allo specchio
      e rendersi conto che il tempo è passato,
      con le stagioni a perdifiato.
      Ed accorgersi di non aver vissuto abbastanza.
      Composta martedì 16 marzo 2010
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        Scritta da: DANA
        in Poesie (Poesie personali)

        Respira tu per me

        Vorrei non so perché
        provare per un giorno
        sentire che si prova
        sapere che respiri
        soltanto tu per me
        mi chiuderei la bocca
        ed anche le narici
        certezza che non muoio
        lo farai tu per me
        abbandonarsi in toto
        che sensazione strana
        è oppio nel sapere
        speranza ancora c'è
        ma tu chi sarai mai?
        Ancora non hai occhi
        ne braccia ne profumo
        sei notte senza luna
        m'illumino per te.
        Composta martedì 16 marzo 2010
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          Scritta da: DANA
          in Poesie (Poesie personali)

          Ci sei tu

          C'è una persona speciale
          che naviga i miei sogni
          somiglia un poco a te
          affine nel pensiero

          c'è una persona vera
          che allunga la sua mano
          e placa con lo sguardo
          burrasca che c'è in me

          c'è una persona sola
          che abbraccia il mio sgomento
          e da la quiete dentro
          e crede nel sarà

          c'è una persona calda
          è nuovo il desiderio
          stupita nel bisogno
          si curi lui di me

          c'è una persona bella
          che sbircia dallo specchio
          mi sa che mi rimetto
          di nuovo sempre a me.
          Composta martedì 16 marzo 2010
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            Scritta da: ninamagli
            in Poesie (Poesie personali)

            Inchiostro

            Il mio silenzio è pieno di parole
            e il mio buio di immagini e colori.
            Danzano tra loro incuranti
            di me che ladra e muta
            tento di rubare tutto ciò che posso.
            Copro d'inchiostro il mio bottino che
            però muore tra le mie mani
            lontano dal suo mondo
            e spegne la sua luce
            come una stella che cade.
            Potrò mai io danzare con voi?
            Composta martedì 16 marzo 2010
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              Scritta da: Barbara Brussa
              in Poesie (Poesie personali)

              Ladra innocente

              Ho rubato il colore dei tuoi occhi
              per dipingere i miei prati;

              il calore della tua voce
              per scaldare le mie notti;

              le tue labbra golose
              per saziare la mia fame di te.

              Ho rubato il tuo nome
              per darlo agli angeli
              e il tuo cuore
              per farne dimora

              ma l'anima no... non te l'ho sottratta mai:
              me l'hai donata tu, per fonderla insieme
              alla mia e renderla immensa regina
              che governa questo nostro sconfinato Amore.
              Composta lunedì 15 marzo 2010
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                Scritta da: Barbara Brussa
                in Poesie (Poesie personali)

                La voce dell'anima

                È musica, che sui tasti bianchi e neri
                di un pianoforte si muove leggiadra

                è colore, che abbracciando una tela
                dona il senso di sé

                è parola, che sgorga dal profondo
                e affiora in poesia

                La voce dell'anima
                ha mille intonazioni e mille colori
                per farsi sentire, per farsi "vedere"

                l'anima canta gioiosa o ruggisce rabbiosa
                l'anima mesta, senza più voce, sospira...

                ma sa che dentro un sospiro
                può nascere un nuovo sogno.
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                  Scritta da: Barbara Brussa
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Lacrime nere oscurano il mondo (Sulla pedofilia)

                  Non v'è luce alcuna nell'alba
                  che segue al tramonto
                  di un'anima pura

                  Non v'è gioia negli occhi
                  spenti, sfregiati dal volto bendato
                  d'un amore malato

                  Gridano pietà le stelle
                  mute nel cielo fumoso;
                  trema il ventre di Madre Terra
                  all'urlo rabbioso del tuono;
                  scorre impotente l'acqua del fiume
                  sul letto melmoso ove s'è consumato
                  il più terribile dei crimini:

                  l'anima di un bimbo
                  vaga agghiacciata
                  nel cimitero dell'infanzia
                  e della speranza

                  e spettri crudeli s'affacceranno
                  alla finestra della vita
                  alitando gelo sui fragili
                  vetri del cuore
                  Non v'è pace né fine al tormento
                  di chi porta in sé il fardello
                  della propria anima defunta

                  Laddove sporche carezze infangano l'intimo
                  e viscidi baci addentano l'infanzia
                  lo splendore muore

                  Il sorriso: primo diritto
                  di un fanciullo;
                  primo dovere di un uomo

                  Perché il sorriso dei bimbi
                  accende la Luce del Mondo.
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