Rincorro attimi che non trovo
ma continuo a correre...
e a chiedermi se mi muovo
in cerchio o se a qualche
interrogativo sospeso
riuscirò un giorno a rispondere.
Continuo a chiedermi se riuscirò
un giorno a rispondere.
Composta venerdì 19 marzo 2010
Rincorro attimi che non trovo
ma continuo a correre...
e a chiedermi se mi muovo
in cerchio o se a qualche
interrogativo sospeso
riuscirò un giorno a rispondere.
Continuo a chiedermi se riuscirò
un giorno a rispondere.
Non esiste un altro uomo, così caro come lui... sogna ancora a occhi aperti e non ama la tristezza. Noi ci somigliamo tanto. Ho il suo sangue nelle vene, e lo porto nel mio cuore. I suoi occhi sono buoni. Passa il tempo non per lui: c è chi nasce, c'è chi spera, ma la storia di mio padre è una storia vera, quella di un uomo senza tempo.
Tralicci di fumo come spiriti della sera
danzano sul lume e indossano queste mura la sua luce più viva;
Familiare tepore assopito di un passo silenzioso
giace ornato di foglie aperte e ancor fresche di ciottoli.
Ombra saggia di intelletto,
romita coi pensieri sulla vecchia seggiola
mi desta e mi dice che ci sei tu papà.
E delle spine
a fascio ne respiro il senso
svagandone la gravosità,
ridonando delicatezza
a nature incomprese,
usandole come germogli
di nuovi colori,
per far fiorire amori
senza graffianti pene
fin quando,
di quelle spine
ormai pungenti passioni,
ricorderemo solo la notte.
Rubando
steli di consuetudine
al vizio dell'amare,
disarmerò la sofferenza
innestandomi
tra i tuoi abbracci.
Rifioriremo
occhi negli occhi
rinchiusi
nel desiderio d'un fiore
che mai sboccerà
nel giardino della solitudine.
Strappo un pezzo di cielo,
lo piego in due
lo sotterro in giardino,
domani sarà mare
attingerò il suo blu
lo berrò d'un fiato,
così tu sarai in me
e insieme
cattureremo un sogno,
lo porteremo alla deriva
per cavalcarlo fino
ai piedi del destino!
Se raccogliessi un bacio
e lo sfumassi di nuvole,
potrei respirare il tuo sorriso
e ritrarti nel mio cuore,
per potermi di notte sciogliere
nei tuoi colori
e assaggiare il tuo amore,
senza dover chiedere
il permesso alla luna!
Un giorno
Vedendomi
Spalancherai le braccia
e ti sentirai
Stanca di me.
Oceano...
esteso...
così vasto...
immenso... respiro pensieri... sono onde
che bagnano sabbia bianca... pallida come il vuoto che provavo
sabbia scura...
vulcanica...
esplosioni di fuoco...
schizzi di acqua...
soffio di vento...
ed io mi sento così tremendamente viva...
volo sull'oceano...
volo sugli oceani...
atlantico...
pacifico...
indiano...
limpide acque...
oscure acque...
e li, immaginavo il tuo sentire...
in quei luoghi...
in quel pulsare pieno di libertà
immaginavo il loro attraversarti...
il loro entrarti dentro...
il loro trasformarsi...
sinuosi...
tempestosi...
sereni...
agitati...
come le tue percezioni...
come potessi sentirle vibrare accanto a me...
stati d'animo...
come potesse essere persino fisico il loro spargersi nell'aria circostante...
sola...
sento...
non so cosa...
l'amore...
la passione...
che io ho per te...
mi travolge la paura...
notte sull'oceano...
e tu sei un pensiero notturno,
adesso,
nella tela di un sentire un po' caotico
si, perché la tua intensità e un po' come quella che ha la notte...
e io bevo la notte...
sento...
confusa...
afferro...
semplici parole...
soffia così forte il vento
e così forte la tempesta... sento la tua voce...
profondamente toccata...
echi profondi dall'oceano
intensi...
sputati fuori
dall'abisso...
dal terrore...
dall'amore...
dalla compassione...
e un sogno... e il vero...
mi sento saziata...
si placa la tempesta...
oceani distesi come tappeti persiani...
intensi suoni...
un miscuglio...
che vivo...
nel buio,
nel color incerto,
nel mistero,
chiamato notte,
dove esiste il tutto e il nulla...
oceano...
silenzioso...
profondo.
Motel
schiuma la nebbia sulla tangenziale
assisto
al nuovo addio
dei nostri corpi nudi
ma nessuno di noi due
si accorge mai
di quanto ci somigliamo.