Poesie personali


Scritta da: valii
in Poesie (Poesie personali)
Hai dei solchi lungo il viso
firma di chi ti ha deluso
segnati dal dolore
o da ricordi che fanno male
forse segno di un amore
che ti fa tanto soffrire

Hai dei solchi lungo il viso
profondi come il mare
eppure gli altri non li vedono
solo tu li puoi sentire
son sentiero delle lacrime
come fiume nella roccia
che scava pelle e anima
goccia dopo goccia

Hai dei solchi lungo il viso
che nessuno può toccare
mascherati da un sorriso
che non farà dimenticare.
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    Scritta da: Irene
    in Poesie (Poesie personali)

    il mio vero amico..

    Ho saputo amarti
    come il padre che non ho amato...
    ho saputo amarti
    come unico amico vero...
    ho saputo amarti
    con carezze che non ho mai donato...
    ho saputo amarti
    con sguardi complici e pietosi...
    tu...
    legato e incatenato
    al sangue gelido dell'indifferenza...
    come me
    nella condanna del dolore dell'anima...
    tu...
    silenziosa stella
    brilli e brillerai
    nel cielo del cuore mio
    come unico sole.
    Composta lunedì 22 marzo 2010
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      Scritta da: Stefano Napolitano
      in Poesie (Poesie personali)

      Questo è un addio

      Questo è un addio
      Un addio a qualcosa che non è mai stato
      Ma che di fatto un po' mi ha cambiato
      Come poche altre cose nella mia vita mi han toccato
      Nel profondo, negli abissi più remoti dell'animo umano
      e come in un oceano l'animo è agitato, scosso tormentato.
      Sentimenti, vibrazioni e sensazioni travolte, spinte alla deriva
      e ora che qui giaccio frastornato
      Do l'addio a qualcosa che non è mai stato.
      Composta mercoledì 24 marzo 2010
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        Scritta da: Essy
        in Poesie (Poesie personali)

        Quel che resta

        Cosa resta di un respiro che si perde nell'aria è diventa un tutt'uno con essa?
        Quel che resta dell'addio è il dolore
        Quel che resta del piacere è la voglia
        Quel che resta della sconfitta è il coraggio
        a volte siamo quel che resta di noi stessi, ossa prive di carne cuori privi di battiti.
        Quel che resta di un ricordo è l'emozione
        Quel che resta della gioia è l'affetto
        Quel che resta di un amore finito è il rimpianto
        La rabbia ti lascia senza niente, lei silenziosa ti lascia con vuoti incolmabili, ma di lei non troverai mai traccia.
        Quel che resta di noi è il ricordo. Traccia indelebile per chi ci ha amato e chi ci ha odiato.
        Cosa resta di un respiro che si perde nell'aria e diventa un tutt'uno con essa?
        Composta lunedì 22 marzo 2010
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          Scritta da: nina.*
          in Poesie (Poesie personali)

          Pace senza amore

          Nel mio inconscio non c'è
          momento sublime come in questo momento
          Seduta su pietre
          guardo il mare... mi parla
          sento la sua turbolenza, che è in me
          sento la sua quiete... mi parla
          Il cielo pieno di nuvole; bianco, grigio
          Il mio sguardo si ferma, in fondo
          all'orizzonte tra mare e cielo
          mi lascio cullare, apro il mio cuore
          per, farmi penetrare, da questa sensazione
          d'amore - verso chi?
          Verso chi, non conosce amore
          qui con me, come posso sentirmi libera
          castigata sempre più
          Camminare sull'acqua e andare oltre,
          sino dove il cielo c'è
          e lì chiedere agli Angeli
          l'esistenza inassolubile pace
          agli uomini senza amore,
          senza fede.
          Composta martedì 23 marzo 2010
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            Scritta da: nina.*
            in Poesie (Poesie personali)

            Angeli e non...

            Nella strada del mio cammino,
            or piena di pietre tonde, spigolosi
            che persin il piede tende e fa fatica
            a reggere il proprio corpo
            Lui così piccolo ci sorregge, i nostri
            umori e pensieri lì temiamo nel
            nostro cammino
            Se sei retto guardandoti, di fronte...,
            senza un barlume di pensiero, ecco
            che il tuo cammino è stabile
            la tua andatura è morbida
            il tuo viso non ha ombra di sofferenza
            Attorno a noi ci sono Angeli;
            sì, Spiriti Angelici che secondo
            le nostre richieste essi ti esaudiscono
            possono essere dispettosi e inciampare
            col tuo piede
            Oppure Angeli protettori che ti tolgono
            il sassolino prima che tu inciampi.
            Composta martedì 23 marzo 2010
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              Scritta da: Giulia Guglielmino
              in Poesie (Poesie personali)

              Stanca di quei sogni

              Stanca di incontrarti di notte,
              stanca di sognarti spesso,
              stanca di sognarti adesso,
              che più non voglio vederti...

              Più non voglio viverti,
              più nn voglio amarti
              ne essere amata da te...
              Più non voglio darti
              niente di me.

              Stanca di vedere che mi cerchi,
              stanca di sentire che mi vuoi,
              Stanca di udire ad ogni mio incubo
              la lontana voce di quell addio
              che non voleva essere tale... Infondo al cuore tuo.

              Voce sconosciuta ormai.
              Voce confusa.
              Voce muta di una regola dettata dalla mente
              e non dal cuore.
              Voce dettata dalla gente che dentro non poteva vedere.

              Cuore mio
              che al risveglio del mattino duole.
              Mille domande, zero risposte...
              Mille sorrisi custoditi gelosamente,
              donati, sinceri,
              crollano come case di paglia
              dopo un terremoto dii pochi secondi...

              Ed è difficile concentrarsi solo sulle cose belle
              per non pensare che un sogno in un'attimo
              ti ha distrutto una dimora.
              Composta martedì 23 marzo 2010
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                Scritta da: Franco Mastroianni
                in Poesie (Poesie personali)

                Nel letto della notte

                Dimmi almeno come stai
                se ti diverti ancora
                con un niente
                se
                il modo naturale tuo di ridere
                si sente ancora
                in mezzo a tanta gente

                se
                vesti ancora d'emozione
                tutto quello che dici
                o
                quel che tocchi
                e
                fai volare in alto
                chi ti guarda negli occhi.

                Dimmi almeno come stai
                prima che questo giorno
                si posi dolcemente
                nel letto della notte
                e
                ti faccia sognare.

                Dimmi
                se è ancora intenso
                naturale

                il modo tuo d'amare.
                Composta domenica 28 marzo 2010
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                  Scritta da: sintagma
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Fineo

                  Mi sono seduta sotto il pergolato.
                  L'estate arroventava le pietre.
                  Le cicale sfregavano l'aria
                  con la loro lingua erotica.
                  La mosca volava e ronzava
                  attorno a un fico spaccato
                  come un cuore spaccato.
                  La mosca volava e ronzava
                  attorno ai grani del fico spaccato.
                  Ah, maturazione del fico,
                  naturale esplosione per
                  eccesso di dolcezza,
                  tripudio di dolcezza!
                  La brezza portava la salsedine
                  del mare sulle labbra arsicce
                  assetate di vino.
                  E davanti agli occhi prosciugati
                  dal sole, mi cibavo di te,
                  amore.
                  Eri il pane dalla crosta fragrante,
                  la caraffa gonfia di argilla bruna
                  in cui cantava l'eco del vino
                  nell'ombra
                  come pozze di acqua
                  in cavità sotterranee,
                  nettare custodito dal fiore
                  al tramonto.
                  Versavo in abbondanza,
                  ma un fiotto di scorpioni
                  correva a nascondersi tra
                  le pietre e la sabbia.
                  Composta lunedì 15 marzo 2010
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