Scritta da: sintagma

Fineo

Mi sono seduta sotto il pergolato.
L'estate arroventava le pietre.
Le cicale sfregavano l'aria
con la loro lingua erotica.
La mosca volava e ronzava
attorno a un fico spaccato
come un cuore spaccato.
La mosca volava e ronzava
attorno ai grani del fico spaccato.
Ah, maturazione del fico,
naturale esplosione per
eccesso di dolcezza,
tripudio di dolcezza!
La brezza portava la salsedine
del mare sulle labbra arsicce
assetate di vino.
E davanti agli occhi prosciugati
dal sole, mi cibavo di te,
amore.
Eri il pane dalla crosta fragrante,
la caraffa gonfia di argilla bruna
in cui cantava l'eco del vino
nell'ombra
come pozze di acqua
in cavità sotterranee,
nettare custodito dal fiore
al tramonto.
Versavo in abbondanza,
ma un fiotto di scorpioni
correva a nascondersi tra
le pietre e la sabbia.
Composta lunedì 15 marzo 2010

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