Poesie personali


Scritta da: Chiara Lattanzi
in Poesie (Poesie personali)

Cielo

Guardami cielo
dall'infinito del tuo coperchio azzurro,
conserva in quel mantello di stelle
i pensieri che spesso soffio via distratta.
Parlami cielo
piangendo colori nuovi
sulla mia città,
sulle strade,
sulla mia sabbia di bambina.
Proteggimi cielo
trova un po' di pietà
per i desideri che abbandono
e per i sogni che ho smesso di aspettare.
Nell'incertezza di questa notte di vento
di questo giorno qualunque,
ogni parola è un miracolo,
ogni foglio è una storia da raccontare.
Composta lunedì 22 marzo 2010
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    in Poesie (Poesie personali)

    A Marzo

    Sono morto a marzo
    in un angolo di strada, era sera, il sole sceso da poco oltre la linea dell'orizzonte.

    Sono morto di domenica
    dopo una giornata di relax e affetto.

    Sono morto senza esalare l'ultimo respiro
    ma sentendo tutto il dolore che si può sentire, lacerante e tremendo.

    Sono morto sotto le macerie delle mie aspettative
    schiacciato da travi pesanti, indistruttibili.

    Sono morto, quel giorno
    ed oggi ricordo quanto sia stato doloroso morire a quel modo.

    Sono morto, ma vivo ancora
    e forse questo è un segno, un presagio di rinascita.
    Composta lunedì 22 marzo 2010
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      Scritta da: Ada Roggio
      in Poesie (Poesie personali)

      Bugie

      Bugie, bugie
      Verità, verità
      Dov'è il centro?
      Guardo i tuoi occhi, cerco
      Cerco dentro di me, la risposta che dal tuo cuore non ho
      Perché menti, menti a te stesso, a me, al mondo
      Dov'è il centro?
      Figlio del mondo
      Figlio della terra
      Figlio di questa donna
      Figlio di tua madre
      Figlio che questa donna non riconosce più
      Donna che fa fatica a capire
      Donna che si tuffa alla ricerca del proprio figlio
      Figlio vittima del mondo
      Donna che cerca di ritrovare suo figlio, per non perderlo più
      La vita scorre come fiume in piena
      Nuvole, cadono sul tuo volto, oh!... Donna
      Donna che cerca invano il figlio perduto,
      in una inesorabile avvincente nuova vita
      Dalla tecnologia che spietatamente avvolge mani e mente degli abitanti della terra
      Donna, donna
      Donna che portasti in grembo il frutto del tuo amore oggi perduto!
      Per colpa, per colpe
      Cerchi
      Donna che alla nascita del tuo figlio piangesti come non mai
      Donna che hai cresciuto quel figlio tanto desiderato, tanto amato, poi...
      Poi, come un tornado, come se tu non fossi mai esistita
      Come se tu non avessi più voce
      Come se tu non fossi più
      Come se tu non potessi più
      Come se tu fantasma vagassi nell'ombra
      Donna vittima delle bugie di chi...
      Donna che dandogli la vita
      a costo della tua stessa vita
      Donna dov'è il centro?
      Cerca il centro solo tu potrai
      Col tuo amore,
      Unico e indissolubile
      Dov'è finito il centro?
      Donna...
      Composta domenica 21 marzo 2010
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        Scritta da: Dèjàvù
        in Poesie (Poesie personali)

        Fibrillazioni d'Amicizia!

        Dolci le udite melodie, più dolci
        le non udite;
        Questa mia fibrillazione d'Amicizia
        è per te cara amica.
        Come soave la mia
        armonica... all'orecchio no, più care all'anima
        sonate melodie prive di suono.

        Tu non puoi... e se mi sento punito è
        Perché devo esserlo;
        Ma ho la ferma speranza di poter conoscere il perdono
        la riconoscenza la pace e questa Amicizia che
        Più di tutto vale.
        Melodie baciate nel canto di tutti i fedeli,
        dove il rintocco delle perle che cadono formano in me questa melodia per voi... per te;
        amica più dell'armonica.
        Nell'eloquenza del silenzio
        accoglienza sincera del tuo cuore.
        Credo nella tua parola,
        espressione di quel che ami e speri.
        Credo in te, amica
        così, semplicemente, ciclicamente tu sarai
        una fortissima fibrillazione
        una rosa sempre fresca...
        la mia Amica!
        Composta venerdì 19 marzo 2010
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          in Poesie (Poesie personali)

          Continuo a credere...

          Continuo a credere che ci sia,
          Dispersa nel tempo un'altra bella stagione.
          Continuo a sognare girotondi di rondini
          Che intessono la trama del ceruleo manto.
          Continuo a sperare nel soffice suono di una lira
          Che lieve assaggia il mio orecchio muto.
          Continuo ad aprirmi al mondo
          Come fossi delicata ninfea posata su stelle.
          Continuo a rimembrare abbracci di Padre
          Costernati da sincere effusioni d'amore.
          Continuo a pregare che il mio sforzo non sia mai vano.
          Continuo a muovermi a passi leggeri
          Per non svegliare il sole di notte.
          Continuo ad amare con orgoglio e fierezza
          Sicché le cicatrici possan presto rimarginarsi.
          Continuo a dimenticare le mie fragilità
          Di donna ferita.
          Ma la lira continua a suonare
          e la mia bella stagione, Padre, sei tu.
          Composta lunedì 7 aprile 2008
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            Scritta da: jiaco
            in Poesie (Poesie personali)

            Donna ché non c'era

            Nel caldo della notte il cuor è freddo
            dalla mancanza del tuo calor.
            Distanze e luoghi,
            enormi e impossibili non sono.
            Smarrita è l'emozione ove la luce degli occhi miei l'onda dell'esistenza
            nell'essenza si perde.
            Non il giorno sorge senza che giunca la notte, contrasto colmo d'amorrimane impressa senza di lei.
            Indifferente è l'istinto la ragione, le formule oltre l'immaginazione o concreta o astratta l'inesorabile tempo ad avvolgere l'infinito.
            È il nostro amor.
            All'imbrunir del giorno sboccia il senso di vita, onnipotente moto di una cascata, energia universale possente guida al futuro.
            Frasi già dette, sentite, semplici situazioni di momenti vissuti mai uguali sempre diversi. Lontano solo dal tuo amor riscaldar non posso
            ma col pensier che ci sei mi brillan gli occhi ed io nella notte il cuor freddo più non ho.
            Composta domenica 21 marzo 2010
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              Scritta da: SweetNovember
              in Poesie (Poesie personali)

              Ultimo canto

              Imparerò
              a svegliarmi senza le tue parole
              a vestirmi senza le tue carezze
              a respirare senza i tuoi pensieri
              a stare senza i tuoi sguardi
              a vivere senza i tuoi baci.

              E se più
              non mi parlerai,
              riempirò il cuore
              del tuo silenzio.

              E se più
              non ti vedrò,
              sarai l'inizio e la fine
              della mia solitudine.

              E se più
              non ti penserò
              ancora,
              e se più
              non ti sentirò
              vicina,
              allora saprò
              che sei stata e basta.

              E in quel momento
              capirò
              che non sono passato invano
              e
              che non sarai mai sola.

              E sarà allora
              che mi mancherai di più,
              mi mancherai di più di tutto.

              E dentro
              mi scenderà una lacrima,
              una lacrima silenziosa
              che nessuno mai
              potrà vedere,
              che nessuno mai
              potrà toccare,
              e sarà
              l'ultimo canto
              di un amore
              oramai perduto.
              Composta venerdì 25 marzo 2005
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