Poesie personali


Scritta da: annysea
in Poesie (Poesie personali)

La stagione delle nevi

Agili le tue mani
scioglievano il nodo
dell'inverno,
il grumo di pianto
nella gola.
Seduzione di sole
la carezza che schiude
i nidi e poi le tane
e fa fiorire i crochi nelle aiuole.
L'approdo esplicitato
esplode con la cascata di glicini
al balcone.
È tempo di riporre l'arcolaio
che aggomitolò
la stagione delle nevi.
Amore,
il tuo nome sa di acque torrentizie,
il tuo nome riconduce sembianze
dell'albero silvestre
che fiorisce ai margini del fiume,
domicilia presso la polla sorgiva.
Si fonde ancora
sogno e incantamento,
con un sol canto,
il tuo nome e il vento.
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    Scritta da: Umberto Zavagno
    in Poesie (Poesie personali)

    l elicottero

    Ogni volta che sento il rumore
    distolgo lo sguardo
    e mi stringe il cuore
    forse eri uno di quelli
    che cantava e rideva nell'ombra
    o parlava di abissi e ghiacciai
    forse ho sentito il tuo sudore
    ti ho incrociato lungo la via
    di sicuro eri un amico
    pronto a dividere il succo o il pane
    con chi accetta la sfida
    non importa se qualcosa fuggivi
    se trovavi difficile chiarire
    in questo mondo dove ognuno vuole
    difficile trovare l'intesa
    ma qui si trova l'accordo
    avendo un solo nemico
    non e'la montagna che gelida o calda si offre
    come una donna distesa dormiente
    che devi sfiorare con cura
    altrimenti con ira si volta
    ma l'amaro destino
    che ognuno attende
    anche dietro una porta.
    Composta sabato 13 marzo 2010
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      Scritta da: Umberto Zavagno
      in Poesie (Poesie personali)

      Notte brava

      La coca è ancora li
      anche tu
      ma non sul tavolo
      nuda
      gambe aperte
      il sangue che ti cola
      la bottiglia vuota
      le braccia inerti
      le bolle che ti escono
      fai schifo
      son caduto in basso
      quel ventre molliccio
      le tette flosce
      fortuna la vista è andata
      non vedo la pelle grinzosa
      le tue cosce sembrano cuscini
      vorrei raggiungerti ancora
      la stanza non sta ferma
      guardo le mie mani
      conto
      meglio prendere la scopa
      sei pesante da spazzare
      rotoli giù
      le corde del mocio
      son meglio dei tuoi capelli
      il divano è lì
      ormai da buttare
      protesti per terra
      le gambe scomposte
      allunghi una mano
      la bottiglia è vuota
      rotola lontano
      mi guardo in basso
      fra una cosa e l'altra
      ancora è servito
      il bianco e il blu
      fanno un bell'effetto
      entrasse mia suocera
      sarebbe la fine.
      Composta mercoledì 10 gennaio 2001
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        Scritta da: Umberto Zavagno
        in Poesie (Poesie personali)

        Amarezza

        Ecco la pioggia che bagna la terra
        la goccia penetra
        la terra cambia colore
        sembra aprirsi
        come vorrei aprire la tua bocca
        incontrare la tua lingua
        ma sei come un muro
        la pioggia scivola via
        cade su terra morta
        dove mai nascerà un fiore
        si perdono baci e pensieri
        in gente che vive solo se stessa
        una mano si alza dal mare
        come spighe rare in un campo incolto
        cercando un aiuto umano
        ma l'umano gioca solo per se stesso
        è dura la lotta per essere giusti
        l'amore è solo per uno?
        Non siamo solo una goccia
        siamo anche una storia
        la goccia nasce e finisce
        la storia son milioni di gocce
        non vanno disperse nel mare
        così parole d amore e di pace
        fanno grande l'umano teatro
        come dalle gocce che cadono bene
        può nascere un fiore
        così la storia continua
        così dal nulla vive qualcosa
        che strano
        piacere ognuno prova
        dormire in un campo di fiori
        già
        come la stessa mano è pronta
        una ruspa a guidare.
        Composta martedì 17 novembre 2009
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          Scritta da: SweetNovember
          in Poesie (Poesie personali)

          Labirinto di coriandoli

          In ogni tuo sguardo
          scopro
          c'è un pizzico di sale
          che mi cade sulle labbra,
          scendendo senza grazia
          verso il cuore aperto.

          In ogni tuo pensiero
          sento
          un desiderio di dolcezza
          che sta sbocciando in fiore,
          mi accarezza dentro
          e m'accelera il respiro.

          In ogni tua parola
          vedo
          tante coccole d'argento
          che si distendono nell'anima,
          in attesa di un'alba
          che non abbia mai fine.

          In ogni tua assenza
          sogno
          il dolce e l'amaro
          semplice, ma intenso
          d'un colore diverso
          e il per sempre uniti
          scritto sulle sabbie dell'infinito.
          Composta domenica 21 marzo 2010
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            Scritta da: Violina Sirola
            in Poesie (Poesie personali)
            Il tempo a lungo andare è curvilineo
            torna in mente
            il vissuto
            sempre vago.
            Certa è
            la presenza dei miei
            cari defunti. A loro chiedo scusa dei miei
            errori, mi si accordi il perdono.

            La gioventù è ribelle
            non accetta consigli
            follia e vigore
            non misurano il tempo.
            La storia non contiene
            il prima e il dopo
            ha un solo verso
            ordine e follia.
            Composta lunedì 22 marzo 2010
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              Scritta da: SweetNovember
              in Poesie (Poesie personali)

              Azzurro d'anima

              Senza il tuo sorriso
              questo nuovo giorno
              è stanco
              e mi dimentico anche del sole
              scalando montagne
              di tormento.

              L'assenza tua m'illude
              ricamando pensieri d'amore
              che s'affollano colorati
              volando come aquiloni
              pazzi di falsa allegria.

              Fremono leggeri cadendo,
              liberi e senza rumore
              scivolando via come i petali
              d'un fiore
              appassito dal vento ingenuo
              della passione
              che senza candore si confessa.

              Questo silenzio diffuso,
              non vissuto insieme,
              è una carezza d'argento
              che s'alza lenta
              sul mio cuore afflitto,
              e ancora lontana è la luna
              per rifuggire e riposare
              nel tuo amato spirito
              triste e tenero.
              Composta martedì 16 marzo 2010
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                Scritta da: Rocco Fierro
                in Poesie (Poesie personali)
                Caro angelo mio, tu sei per me la persona più adorata...
                Anche se a volte il corso della vita, mi obbliga a prendere
                decisioni che si trovano in discordia con le tue opinioni...
                Sappi che io per te darei la vita...
                perché tu... sei la mia vita
                Non dubitare mai di questo mio sentimento
                perché sarà con te in ogni momento...
                Dal primo giorno che sei arrivata,
                ho sentito che la mia vita era cambiata...
                Questo pensiero è per te caro tesoro...
                Per farti sapere Quanto io; tuo padre,
                Ti adoro.
                Composta lunedì 22 marzo 2010
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