Poesie personali


Scritta da: Rosita Matera
in Poesie (Poesie personali)

In prima pagina

D'un tratto,
sentieri
s'aprono a schiere
e prepotenti colorano l'aria,
facendo promesse di liete corolle,
parlando animosi coi giorni a venire.

"D'un botto, oggi è scoppiata la pace!"
Scrivono i fiori in prima pagina.

Stamane,
non ci crederete,
ha bussato ad un vetro della finestra sospesa,
un ramo di pesco, ormai troppo cresciuto
che voleva giocare col raggio di sole,
e con la mia mano, che trema ancora
per il verso scivolato da quei petali rosa...
e tra le parole, volando s'intrecciano, ad acquerelli dipinti nel cielo.
Composta venerdì 12 marzo 2010
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    Scritta da: Umberto Zavagno
    in Poesie (Poesie personali)

    Sesso profondo

    Le acque si infrangono sul ruvido scoglio
    e si dividono per correre e spegnersi a riva
    così
    le mie mani scendendo sul tuo collo
    e si dividono sui tuoi seni veementi.
    La mia lingua si stampa sulle tue labbra
    e scende umida seguendo le mani
    i due petti si incontrano
    e scivolano via dolcemente
    nell'umido sudore dell'amore.
    Ma le mani arrivano prima
    e per prime sentono il calore
    e si tuffano in quella selva rossiccia
    aprendola
    e la lingua vorace
    si infila all'invito
    vibra e si contorce nel umido buco
    dischiuso all'amore
    e mentre la mia carne riempie la tua bocca
    stringo i tuoi fianchi
    ti mordo, ti bacio, ti penetro.
    Il tempo si ferma
    l'aria si riempie di gemiti
    i corpi sussultano
    si arcuano si fondono
    le mani corrono frenetiche
    le bocche si ritrovano
    e la mia carne rientra nella tua
    come il mare esaurisce la sua corsa
    deponendo la sua acqua a riva
    io mi esaurisco deponendo la mia.
    Composta giovedì 3 luglio 2008
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      Scritta da: Umberto Zavagno
      in Poesie (Poesie personali)

      L'inutile ritorno

      Bella eri nel tuo dolore
      gli occhi brillavano sulla tua impazienza
      mi piacevi molto di più
      con quei capelli zingari
      e gli occhi scuri
      ti strinsi come la prima volta
      ma ti abbandonai in quella stanza
      non volli sentire
      la tua voglia di vivere era la mia
      ma sapevo
      di stringere una foglia appassita
      che presto il vento
      avrebbe disperso in pezzi diversi
      e io
      impotente a guardare
      incrociai il tuo sguardo
      il sorriso forzato
      la fierezza del volto
      andiamo
      qualcuno gestisce il nostro destino
      puoi solo dire:
      andiamo
      non ti vidi partire questa volta
      quel salame tagliato
      quelle foto rubate e perdute
      vivono nel mio cuore
      quella scura maglietta
      si in volo sparisci
      le lacrime si asciugano
      c'è sempre un posto per te
      nella mia piccola casa.
      Composta domenica 19 agosto 2007
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        in Poesie (Poesie personali)
        La libertà è rincorrere l'aria che respiri, nel tramonto più bello del mondo.
        La libertà è correre e inciampare senza mai cadere.
        La libertà è osservare un albero spoglio vestito di vento.
        La libertà è prendere il tempo e raggiungere un sogno.
        La libertà è ascoltare il silenzio della vita che accarezza i pensieri.
        La libertà è il viaggio verso terre inesplorate, è il profumo dell'abbraccio ai confini dell'immenso.
        Composta venerdì 12 marzo 2010
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          Scritta da: Leandro Mancino
          in Poesie (Poesie personali)
          C'è la notte buia e fredda lì fuori,
          c'è il vento che scarica i suoi fervori,
          donne nei propri letti pensano chissà a cosa,
          e quei baci dimenticati, la danza contagiosa.

          C'è un dolore che non vuole andare,
          ed il cuore vuole inchiodare,
          gocce di sudore sulla tua pelle,
          illuminate un tempo dalle stelle.

          Non c'è scusa che tenga davanti a quei tasti d'avorio,
          non c'è scusa che tenga davanti alla voce del tuo cuore.
          Sono note di dolore queste che suoni, ragazza mia?

          C'è una lama affilata e una finestra aperta,
          tende al vento e odore di pioggia.
          Piove anche dentro di te.

          C'è un uomo senza giacca,
          profumo sul cuscino.
          Ti manca così tanto.

          Ti giri e rigiri in quel letto umido,
          non togli il trucco,
          si sbava sul letto,
          con le lacrime nere a macchiare il cuscino.

          Ed il tuo lamento è soffocato,
          urla silenziose nella notte
          fatta di sogni confusi per pene d'amore.

          Sono piedi freddi ormai i tuoi,
          ora che nessuno te li scalda con massaggi d'amore,
          sola come quella sigaretta ormai fumata,
          tra anelli di fumo e amara consolazione.
          Composta giovedì 11 marzo 2010
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            Scritta da: Patrice Sangiorgio
            in Poesie (Poesie personali)

            J

            Del primo amore
            ho una scatola di cartone
            con alcune cose che mi hai regalato
            la tua pagella delle medie
            il tuo primo zainetto
            un elastico per i capelli
            due rullini di foto porno mai sviluppati
            alcune letterine su fogli di quaderni di scuola
            forse un paio di mutandine
            ed ora
            anche se ti ho delusa
            sarai sempre qui
            chiusa nel mio pugno
            al riparo dal vento.
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              Scritta da: Mariella Mulas
              in Poesie (Poesie personali)

              Scale d'infinito

              Non ho linee
              per marcare viaggi oltre,
              ho solo idee di miraggi...
              Edere sospinte
              in scale d'infinito
              all'ascolto di voci
              su nell'invisibile preludio
              di suoni stellari.
              Non ho sempre chiare visioni,
              quelle sì, poiché sono discrete
              in ogni apertura di sensazione turbata.
              Ho però sopiti profumi
              che rincorro di estati,
              al suono di un mare cantore
              di abissi tra fruscii
              di delfini che si perdono
              e si ritrovano, s'inseguono
              e si lanciano per arrivare
              lassù dove onda è raggio di Dio.
              Non ho luci accecanti
              per sobbalzare del buio dell'anima.
              Ma sosto spesso alla luce fioca
              di luna trasparente,
              fissa su stelle ammutolite
              ancora da nuvole impazzite d'acqua
              che annebbiano il loro palpitare,
              ma io con loro, agito la voglia
              di detergere gocce da gote...
              e mi arrampico su edere
              appoggiate a scale d'infinito
              a baciare di sorrisi
              punte di solitudine.
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                in Poesie (Poesie personali)

                2010-03-11

                La libertà è rincorrere l'aria che respiri nel tramonto più bello del mondo, è prendere il tempo e raggiungere un sogno.
                La libertà è ascoltare il silenzio della vita che accarezza i pensieri, è osservare un albero spoglio vestito di vento.
                La libertà è il viaggio verso terre inesplorate, è il profumo dell'abbraccio ai confini dell'immenso.
                Composta venerdì 26 marzo 2010
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                  Scritta da: Franco Mastroianni
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Burrasca impetuosa

                  Sai esser
                  carezza leggera
                  come vento
                  che dondola i fiori

                  suadente la voce
                  riveste i tuoi toni
                  di mille colori

                  sai essere musica
                  suonata dal palco
                  o
                  tra le pareti
                  che compongono stanza

                  le parole cullate
                  dalle tue dolci labbra
                  si uniscono
                  e
                  comincia la danza

                  sai essere onda
                  che bacia gli scogli
                  o
                  burrasca impetuosa
                  che strappa gli ormeggi.

                  Tu sei tutto questo
                  sei vita.

                  Ogni volta che leggi.
                  Composta giovedì 11 marzo 2010
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