Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)
Buon giorno
dolce donna
sei
tenera carezza
che nella notte
riveste
ogni mio sogno.
Luce
prima
dell'apparir
del
nuovo giorno.
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Buon giorno
dolce donna
sei
tenera carezza
che nella notte
riveste
ogni mio sogno.
Luce
prima
dell'apparir
del
nuovo giorno.
Una foglia cade,
seguita da mille sorelle,
nel parco cade il silenzio,
solo il fruscio di foglie
spostate dal vento del tempo.
La vecchia panchina malinconica,
resta vuota ricordando echi lontani,
nessuno più si siede su di lei,
non più coppiette innamorate,
non più nonni che osservano
i giochi dei nipotini.
Ora foglie secche si poso su di lei,
malinconica la panchina,
lascia andare pensieri,
aspettando che la primavera torni.
Ho catturato il tempo,
ogni giorno lo lascerò andare,
perché raccolga pensieri dolci,
donarli a te voglio,
ricamandoli con fili d'oro.
Ho imbrigliato parole di amicizia,
il fiore dell'amicizia con esse ho creato.
Con ali di fantasia ho volato fino al cielo,
con le nuvole ho creato un cuscino,
ricamandolo di cuoricini
e delicate margherite,
perché i tuoi sogni più belli
vi trovano rifugio.
Ho scalato la montagna,
fino al giardino pensile,
creature alate ho incontrato,
commosse dalla mia preghiera,
mi han donato i petali di mille fiori,
colorare il tuo sentiero.
L'arcobaleno mi è servito,
per creare la scala,
che ti porterà alla porta della felicità,
e quando tu busserai
le fate del regno incantato
ti diranno in coro
buon compleanno Enza.
Nuvole bianche si stagliano nel cielo,
rosate dal sole al tramonto.
Una rosa rossa è sbocciata,
i suoi petali gocce di sangue
del cuore innamorato,
graffiato da piccole spine.
Nel mio giardino è nata,
fra rovi una rosa ma...
... ma a me la rosa è preclusa,
la sua bellezza timida mi mostra,
sfiorarla vorrei,
sfuggente lei si nasconde.
Parto e resto immobile,
su il ponte della nave,
la terra è lontana,
il giardino, la rosa
ormai nascosti dall'orizzonte,
dove il cielo e il mare si fondo.
La note cala e la luna,
illumina il camino,
ma la rosa a me preclusa,
si staglia con i sui petali rossi
contro alla pallida luna,
il cuore palpita di dolore,
e vaga senza meta sull'oceano
chiamato amore.
Zaini pieni di oggetti,
ricordano case lontane,
fucili pronti a sparare,
nemico oppressore.
lacrime amare sulle guance,
di chi resta in quelle case,
anime prese con la giustificazione,
e per il bene degli uomini.
I fucili sparano,
dov'è il bene se i fucili,
fanno sentire la voce dell'odio,
occhi spalancati su un cielo,
grigio di fumo,
cannoni rombo di morte,
membra straziate,
rinchiusi in sagome di legno,
lacrime amare per chi resta,
in case ormai vuote di
voci lontane che riecheggiano
nella mente
nell'anima.
Devo difendermi.
Nella mia vita ho sempre parlato e ho sempre creduto che le persone ascoltandomi evitassero di ferirmi.
Ma non possono!
Non possono proteggermi se io non mi difendo.
Se non prendo posizioni come persona.
I valori, i principi, tutto ciò che ci fa innalzare e faticoso da sostenere.
È faticoso dire a te stessa "sii te stessa e lotta per quello che sei, per far capire chi sei".
È un confondersi tra dolore e stima di sé.
Ti ho detto che per il momento dovrai accettare il mio silenzio, quel silenzio che mi devo imporre per difendermi, per allontanarmi e impedirvi di ferirmi.
Quel silenzio che pochi hanno udito e che voi, amiche, mi avete costretto a usare.
Tu mi hai detto che non lo accetti ma non capisci che io devo fare così.
Devo impormi...
Devo amarmi...
Non capisci che
voi ne siete la causa ma l'origine è molto remota.
Non capite che è l'ennesima mia battaglia e
non capite che è l'ennesima mia vittoria.
Mattinata,
sarà giorno,
o forse no,
boh,
persiane serrate,
luce neon,
frizzio computer,
sono staccato da tutto,
spina tolta,
mi frega niente,
voglio solo
stare qui,
casa mia,
mie cose,
pareti,
stanza,
oggetti;
il mio piccolo
mondo antico,
cavoli miei,
al diavolo
il resto,
il
mondo,
menate,
cavolate;
lavabo,
acqua zampillante
in faccia,
porta socchiusa,
non voglio vedere,
non voglio sapere,
niente rompiballe,
gente che dice,
quel che devi fare
o no;
casa,
voglio
solo casa mia,
pensare,
a chi mi importa,
sentimenti,
cose mie,
casa mia,
il mondo
stia fuori,
lì.
Sussurro una preghiera,
la sussurro piano,
in silenzio,
per non svegliarti.
Sussurro una preghiera
per continuare
a vivere nei tuoi sogni,
per vederti ancora
ridere e scherzare,
gioire ed amare
la vita di ogni giorno.
Sussurro una preghiera:
che l'affetto ti arrivi
da coloro che ami
senza più lacrime
senza più dolore,
senza più affanni.
Sussurro una preghiera
per poter continuare
a seguire il percorso
su questi binari della vita,
insieme,
sino alla meta.
E
sento ancora le tue mani
che
accarezzano
il mio corpo.
Mi
fai
volare.
Stupenda sensazione
essere accarezzato
dai petali
di
un
fiore.
Mi perdo
nel mare blu dei tuoi occhi
mi trovo
nel cielo grigio dei pensieri
nera è la notte
verde, intricata e rigogliosa
la foresta dei pensieri
rosse le tue labbra
bianco il tuo sorriso
rosa, profumata la tua pelle
tu mi hai dato
il giallo del sole
l'azzurro del cielo
... il cielo
pian piano si scurirà
fra migliaia di stelle dorate
si illuminerà la strada
del mio ritorno a te.