Poesie personali


Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)
Ho
svelato segreti
alla luna

sussurrandole
piano
il
tuo nome

le
ho parlato
di te

che
sei pura emozione

sei
la vita
il momento

sei
le dolci
carezze del vento.

Lei curiosa
mi
si
è
avvicinata

che per poco
riuscivo
a
toccarla

la sua luce
mi
ha quasi abbagliato

ma
era come
se
avessi volato.

Ho svelato
segreti alla luna

ora tutte
le
sere mi chiama
e
mi dà
appuntamento

vuol
sapere di te.

Dice che quando sente
il
tuo nome
può sentir
la
dolcezza
del
vento.
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    Scritta da: Brunason
    in Poesie (Poesie personali)

    Uscita di scena

    Come un funambolo solitario
    che cammina con grazia
    sulla fune sospesa nell'aria,
    procede.

    Un passo, un altro.
    Avanti e avanti.
    Ogni giorno più esitante
    appena un po' tremante.

    E ancora avanti,
    con fermezza.
    Soltanto un po' di trepidazione
    già quasi in confusione.

    La folla sotto di lui
    si agita e urla.
    Chi ride, chi fischia
    chi bestemmia, chi lo insulta.

    E avanti, ancora.
    Ormai pura sopravivenza.
    Se osasse guardare,
    solleverebbe in alto lo guardo.

    È sera.
    È così stanco, ormai.
    Riposo, sollievo.
    È l'unico desiderio.

    Un altro passo.
    Vacilla, si ferma.
    Vibra la corda,
    ribelle s'impenna.

    Un brivido mortale
    lo agghiaccia,
    quasi un segnale.
    Com'è lontana la meta!

    Allora barcolla, stremato.
    Malfermo e insicuro,
    sulle gambe piagate.
    È così spossato!

    Un sospiro.
    Si ferma, osa.
    Guarda giù
    arditamente.

    Un salto vertiginoso
    inesorabile. Lo attrae.
    Chiude gli occhi,
    ha smesso di tremare.

    E poi il nulla.
    il caos, il vuoto.
    Ora ha smesso di camminare
    e ha imparato a volare.
    Composta domenica 26 dicembre 2010
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      Scritta da: alemar
      in Poesie (Poesie personali)

      Notturno

      Stancamente adagiata
      a un parapetto arrugginito,
      in silenzio e solitudine,
      osservo il mare.
      E il mare osserva me.
      Il vento agita le onde che,
      rumorose,
      mi corrono incontro,
      mi vengono addosso.
      Guardo gli scogli,
      uno è a punta,
      uno quadrato,
      uno arrotondato.
      Sembrano dei soprammobili,
      delicatamente poggiati
      su un tavolo di cristallo.
      Poi sollevo gli occhi
      e vedo la luna,
      una pallida luna,
      appena offuscata
      da una brezza leggera.
      Ritorno a osservare il mare,
      la sabbia,
      e la rabbia mi assale feroce.
      E vedo il tuo viso,
      appare e scompare,
      poi riappare e di nuovo svanisce.
      Un caldo tepore avvolge il mio corpo,
      nonostante il vento
      sia adesso gelido.
      Chiudo gli occhi,
      li riapro e resto così,
      immobile,
      a guardare ancora il mare.
      Composta lunedì 10 agosto 2009
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        Scritta da: alemar
        in Poesie (Poesie personali)

        L'angelo

        Sono lacrime di un Dio minore.
        È nebbia inquietante
        di un girone dantesco.
        Per 42 infausti giorni
        in cui il tuo corpo minuto,
        per opera di famelica mano,
        è rimasto tra le pietre,
        sotto il fango.
        Per tetto
        non un cielo sereno,
        degno omaggio a
        cotanta freschezza,
        ma solo arida sabbia.
        Poi quel barlume di coscienza
        sovrasta la crudeltà
        e l'anima, ormai libera
        vola leggera fin qui.
        Accorrono gli angeli
        della volta celeste
        e preparano un'amaca
        trapunta di stelle,
        dove dondolare,
        come dolce bambina,
        il tuo corpo di marmo.
        Un cuscino di nuvole
        color alabastro,
        dove affondare,
        come implume pulcino,
        la tua piccola testa.
        Un'orchestra di cetre,
        trombe e violini,
        suona la melodia più soave,
        che sia per te ninna nanna.
        Ecco... ti sei addormentata,
        arriva un dolce putto,
        in punta di piedi
        e ti copre
        con una nuvola rosa.
        All'improvviso ti sollevi,
        apri gli occhi,
        smarrita ti guardi intorno.
        Poi svanisci nel nulla
        che adesso ti appartiene.
        Trepidante ti cerco.
        E ad un tratto le vedo,
        piccole, eteree, candide ali.
        Allora capisco...
        sei diventata un angelo.
        Composta mercoledì 10 novembre 2010
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          Scritta da: Giuseppe Aloe'
          in Poesie (Poesie personali)

          Sabbia del deserto

          Poveri piccoli granelli
          spostati dal vento
          e accarezzati dal nulla.

          Il rumore del silenzio
          si infrange sulla piccola massa
          di un piccolo granello sfiancato
          dal lungo percorso.

          Solo la formica,
          ne resta colpita.

          Ebbene, popolo dell'universo,
          piccoli siamo nel mondo,
          come granelli sfiancati,
          dall'incertezza.

          Restate fermi a pensare.

          Un granello che pensa,
          è luce nel deserto.
          Composta sabato 25 dicembre 2010
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            Scritta da: geggio
            in Poesie (Poesie personali)
            Tutto
            gli amici
            la morosa
            il bere
            l'attesa

            il nulla
            il silenzio
            la solitudine

            la musica
            la musica
            è tutto

            allegria e tristezza
            noia e felicità

            un branca menta
            un monte negro

            non cambia

            noi cambiamo
            noi decidiamo

            cosa credere o non credere

            evoluzione o gesù cristo?

            carta e penna
            o computer?

            lasciamo e creiamo

            l'italiano lasciamo

            ma viaggiamo,

            questa è vita viaggiamo...
            Composta sabato 25 dicembre 2010
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              Scritta da: Alfonso Trivisonne
              in Poesie (Poesie personali)

              Notte prima di Natale

              È tutto fermo,
              l'aria è serena,
              pensa alla vita e girati di schiena!
              È tutto in silenzio,
              le stelle e il ghiaccio
              con te in un unico timido abbraccio.
              La strada luccica
              in questa notte gelida
              perché è l'unica
              e perciò non si dimentica!
              Quando racconti di questa notte
              parla d'angeli e di vento sotto le porte,
              che portano il bene,
              che stringono le vene
              e per una volta non pensi a ciò che ti conviene!
              Composta venerdì 24 dicembre 2010
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                Scritta da: geggio
                in Poesie (Poesie personali)

                Buon nasale a tutti voi

                Tutto non torna
                tutto non quadra
                il righello è rotto

                voi
                siete a pezzi

                infami maledetti

                la vacanza non vi spetta

                voglio mangiare un ciccione

                almeno sarò sazio

                le vostre speranze

                il nulla portano

                buon natale

                dal profondo ano

                fanculo a voi
                fanculo a voi.
                Composta sabato 25 dicembre 2010
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