Poesie personali


Scritta da: Nello Maruca
in Poesie (Poesie personali)

LV

Allorquando Diana di sua luminosità
Sgombra le notturne ombre e lo cielo
Rischiara squarciando lo disteso velo,
Sbuca al cominciamento di sommità

Della difficil'erta tra la frondosità
Degl'alti tigli e del fiorito melo,
Mulo che, edace, ingurgita lo stelo,
Trainante grave carro in difficoltà.

Ansimando s'arresta l'affaticato
Mulo innanzi al bianco caseggiato,
laddove smonta uomo agghindato.

Dall'altro lato donna esile e snella
Dal fare lento e molto garbato,
rapita, mira zona come non quella.
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    Scritta da: Nello Maruca
    in Poesie (Poesie personali)

    LIV

    L'opera prosegue alacremente
    in sicurezza, senza titubanza,
    di vanga e badile hanno buon'usanza,
    prodigano sostanza voracemente.

    Pria che il sol s'affacci all'oriente,
    pronti che il tempo è poco, non avanza
    donano al bestiame prim'assistenza
    e, poi, finché il sole cala a ponente

    ora nell'orto all'annaffio di cicoria,
    ora l'aglio a zappettare e le cipolle,
    ora al fuoco, all'arte culinaria...

    Mai in cotanto poco tempo fu sì gloria
    Aver quell'orto due siffatte stelle
    Che di ciò tanto l'uomo manca memoria.
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      Scritta da: Nello Maruca
      in Poesie (Poesie personali)

      LIII

      A sera un poco di sconforto adduce
      Mamma e lacrima cola sulle linde
      Gote confuse tra le chiome bionde
      Mentr'altra nello stanc'occhio già riluce.

      Il dispero nell'alma non fa luce
      Anzi lo poco chiarore scuro rende
      Ma da nostra volontà pure discende
      che lacrimando lo cor a pace induce.

      La nostra sorte, mamma, è stata nera
      Per lo voler dell'Essere supremo,
      è stata nera, sì, più della cera.

      Nessuno può, però, darle chiarore;
      sol Lui che regge barca col Suo remo
      potrebbe, se volesse, ridar splendore.
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        Scritta da: Nello Maruca
        in Poesie (Poesie personali)

        LII

        Perché la Scuola riapra i suoi battenti
        Abbiamo ben tre mesi a noi davanti;
        quanto a lavori d'orto sono tanti,
        potremo tranquillamente ire avanti.

        Ora non abbiamo di che fare stenti,
        canco sappiamo degli espedienti
        dobbiamo rimanere soltanto attenti
        a non errare come l'anno avanti.

        Sul pianerolo davanti al casamento
        Pianteremo i migliori nostr'ortaggi
        Dando l'acqua a dose e giusto momento.

        Perché pure s'è calco o soffia il vento
        Ancor pria che il sole dona i cocenti raggi
        Ultimato dev'essere l'arrigamento.
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          Scritta da: Nello Maruca
          in Poesie (Poesie personali)

          LI

          Mettiamo lesto ogni cosa a posto
          Per dar domani piglio alla fatica
          Ch'essere solerti molto magnifica
          L'opera di chi fa bene e presto.

          Vivere nel campo, figlio, è l'opposto
          Di abitare nella casa antica
          In mezzo a conoscenti e gent'amica,
          grida di bimbo e frignare mesto.

          Di tutto quello, qui, più null'avremo,
          compagno solo il cinguettio d'uccello
          e lo frinire delle cicale terremo.

          Il tavolo sta meglio all'altro lato,
          distante da cucina e da lavello
          meno lo spazio che viene occupato.
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            Scritta da: geggio
            in Poesie (Poesie personali)
            Non và niente
            sono sbronzo
            ho guidato
            sono un criminale
            niente và
            la morosa mi offende

            i mezzi non esistono
            questo fà cadere la colpa a me

            non mi pare giusto

            dovrò pur tornare a casa

            autobus

            dove cazzo sei

            mi devi portare a casa

            altrimenti

            dove vado

            un brancamenta

            mi fa sognare
            mi porta dove vuole

            devo smettere di scrivere poesie

            che nessuno apprezzerà

            la mia donna mi odia

            devo disegnare
            domani lo faccio
            disegnerò

            al mio risveglio

            disegnerò

            una vita

            una vita positiva

            una vita migliore

            se non si può vivere
            almeno si può inventare.
            Composta sabato 22 gennaio 2011
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              Scritta da: Franco Mastroianni
              in Poesie (Poesie personali)
              C'è un armadio
              in
              ogni noi

              che portiamo
              sempre appresso

              il
              suo interno
              è
              molto grande

              rivestito da uno specchio
              che
              puo crear
              falso riflesso.

              Gli indumenti
              sono sparsi
              senza un ordine preciso

              sopra
              stecche di pensieri
              e
              ripiani di parole.

              C'è un armadio
              in ogni noi
              e
              ogni volta
              che si apre

              non scegliamo
              noi
              il vestito
              o
              il suo colore.

              Ogni volta che si apre
              l'armadio
              dell'umore.
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                Scritta da: Sir Jo Black
                in Poesie (Poesie personali)

                Per noi

                Ho sentito il tempo scorrere leggero
                e i nostri passi sincroni.
                Il cielo d'inverno era primavera.

                Sento il tempo scorrere misero
                e i miei passi suoni atoni.
                Il cielo d'inverno è pioggia nera.

                Aspetterò il tempo scorrere vero
                e i nostri passi ancora sincroni.
                Il cielo di sempre sarà luce fiera!
                Composta sabato 22 gennaio 2011
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                  Scritta da: Armando
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Aspettami se puoi

                  Perdonami se puoi e aspetta ancora
                  colpa non me ne dare se vacillo
                  a volte penso anch'io d'essere brillo
                  se ancora il cuore mio non s'innamora.

                  M'accorgo che la febbre mi divora,
                  più medicine per guarire instillo
                  ma basta poi ch'io senta un solo squillo
                  che come muffa l'amor mio riaffiora.

                  Per questo cerca d'essere paziente
                  dammi ancora un po di tempo e aspetta
                  cerca di capir non sono assente

                  ti prego solo non avere fretta
                  il cuore mio è ancor convalescente
                  a breve tornerà sulla via retta.
                  Composta sabato 22 gennaio 2011
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