Poesie personali


Scritta da: Gaspare Serra
in Poesie (Poesie personali)

Corpo senza nome...

Silenzi
-senza voce-
riemergono da un mare di vergini
- senza dio-
inondando di pensieri e blasfemie
ordinarie, incoscienti emozioni
calpestate
dalle foglie ingiallite d'autunno...

Spazi decrescenti
di vita
squarciano cieli incontenibili
d'inverno,
sfuggendo alle ombre segnate dal vento...

Un impercettibile caos calmo
trattiene lentamente, inutilmente
il tremore
nascosto nel tepore
dei tuoi occhi...

Ma dove strariperanno i miei sospiri
giunti al fiume senza foce
del tuo corpo senza nome?
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    Scritta da: Giuseppe Romano
    in Poesie (Poesie personali)

    Così vicini

    Parole d'affetto, frasi di coraggio
    sono quelle che nascono dal tuo cuore,
    rivedo il sole dalla mia stanza
    è caldo e soffice ogni suo raggio
    riesce a scacciare da me ogni dolore
    facendomi guardare oltre ogni speranza.
    E tu dolce angelo lontano
    che delicatamente accarezzi la mia anima,
    mi abbandoni nella serenità
    senza lasciare mai la mia mano,
    aiutandomi a risalire questa vetta
    trasformando in forza la mia fragilità.
    Sotto questo tappeto di stelle
    giungono ad incontrarsi i nostri destini
    avvolti in un tenero abbraccio,
    sento il tremore sulla mia pelle
    ora che siamo così vicini
    ed uniti da un folle bacio.
    Composta sabato 28 aprile 2007
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      Scritta da: Giuseppe Romano
      in Poesie (Poesie personali)

      Distesa

      Distesa sulla sabbia,
      così ti sei presentata a me
      di una bellezza
      tale da ferirmi dentro,
      a stento riesco a parlarti
      ma i miei occhi e miei sospiri
      sono più chiari di qualsiasi
      discorso, di ogni retorica
      frase che possa dirti quello che sto pensando.
      Il tuo viso riflesso sulle onde
      di questa riva fa invidia alla luna
      anche essa riflessa nelle acque,
      decide di lasciare il posto
      alla luce dei tuoi occhi,
      sei una stella scesa in terra
      a travolgermi l'animo
      con i tuoi silenzi
      e con le tue carezze,
      ma il sole si affretta
      ad arrivare, l'inizio del giorno
      segnerà la tua fine
      e sarò di nuovo solo.
      Composta sabato 26 maggio 2007
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        Scritta da: Giuseppe Romano
        in Poesie (Poesie personali)

        Viso innocente

        Steso su letto dell'infelicità
        vedo il mio animo rassegnato
        la malinconia prevale senza pietà
        riflessa nello specchio del passato,
        il tuo sguardo colmo d'ardore
        ed il tuo viso innocente
        hanno rubato il mio cuore
        isolandolo nel niente,
        tu dolce e bellissima creatura
        simile ad una sottile brezza
        disdegnando ogni mia premura
        riempisti i miei occhi di tristezza,
        così distrattamente guardo le stelle
        mentre sfioro le tue mani levigate
        e fanno presto i brividi sulla pelle
        a ridestare sensazioni già provate.
        Composta lunedì 5 dicembre 2005
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          Scritta da: Alin
          in Poesie (Poesie personali)

          Verità nella paura

          Il caso produce schemi molto più precisi
          di quanto non lo siano i nostri progetti.
          A volte basta seguire un istinto per mettere ordine.
          A volte, fermarsi a una tappa,
          ci fa pensare di aver trovato stabilità
          ma è solo paura,
          paura di andare avanti,
          paura di restare soli con noi stessi,
          nel mezzo di una vita che non ci apparterrà mai.
          Ma, il traguardo è alla fine della gara, sempre.
          L'unica tappa in cui possiamo fermarci...
          Composta sabato 19 febbraio 2011
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            Scritta da: SAVERIO FERRARA
            in Poesie (Poesie personali)

            È nato!

            È nato!

            Trepidante attesa dinanzi
            ad una vetrata di una sala parto...

            Il tempo scorre,
            ma sembra essersi fermato...

            Una giovane donna sta vivendo
            la sua prima esperienza di mamma.

            Dolori che si susseguono
            sempre più frequenti,
            sempre più forti...

            Soffrire per poi gioire...
            Cresce l'amor di mamma...

            Una porta si apre
            e si richiude velocemente.

            A sguardi interrogativi
            seguono espressioni fuggenti...

            Ancora un poco...

            I minuti diventano un secolo,
            gli attimi un'eternità...
            fuori e dentro la sala.

            Nel silenzio si odono solo gemiti.

            Un pensiero di aiuto vola verso il cielo...

            Poi, ad un tratto...
            il forte pianto di un bambino.

            È nato!

            Il mondo splende di una nuova luce,
            mentre una mamma stringe
            al suo seno la sua dolce creatura.
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              Scritta da: Franco Mastroianni
              in Poesie (Poesie personali)
              Mentre il giorno
              si ritira
              e
              poi
              scompare

              perché non ha più
              parole

              quando sento quella voglia
              di
              lasciare
              qui il mio corpo
              e
              con la mente camminare

              non importa se ho le calze
              se
              cammino a piedi nudi
              o
              se indosso quelle scarpe con i buchi

              quelle vecchie scarpe rotte.

              Quando afferro la maniglia
              e
              di colpo si spalanca
              il
              portone della notte.

              Quando attratto dal silenzio
              io mi perdo
              nella sua dolce magia
              e
              non vorrei
              più
              andare via.
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