Scritta da: Violetta Serreli
in Poesie (Poesie personali)
Non c'è
tempo per dimenticarti...
Tu sei il mio tempo.
Composta domenica 31 gennaio 2010
Non c'è
tempo per dimenticarti...
Tu sei il mio tempo.
È steso il nebuloso e gelido velo
sui miei anni sudati e combattuti,
quei miei vissuti, mossi da ideali,
ambìti desideri, sono muti.
Li copre del suo manto indifferenza,
silenzio e solitudine acute spine.
In sguardi proiettati al nuovo sole
riflessi freschi son sordi al declino.
Non ho dardi per battermi col destino;
scalfir non possono scudo così duro,
i miei persieri utopici e marginali,
d'amorfi ragionieri del futuro.
La carne offuscherà anime quasi spente,
l'albore sbiadirà poetiche lune;
la madre, la mia terra, il sentimento,
le mute polveri delle aride dune.
Italia: parola azzurra all'infinito
Da questa razza adolescente
Che ha sempre una poesia nuova da costruire
Una gloria nuova da conquistare.
Primavera di sillabe fiorite
Come le rose dei giardini,
stellata come i firmamenti
con immense arcate blu.
Italia: nome nostro e dei nostri figli,
che la vita hanno dato per Te in questo giorno,
via maestra del nostro amore,
rifugio dei nostri pensieri,
ultimo bacio sulle nostre palpebre
nel giorno della morte.
Voce profonda e di mistero,
richiamo insistente dell'aldilà,
dobbiamo, dobbiamo pensare
all'eternità.
Nel buio della notte,
dalla finestra socchiusa
un fascio di debole luce entra
nella mia camera...
È la luna... che illumina la notte
con il suo pallido sorriso.
Le stelle la circondano...
sembra le si muovano attorno,
attratte dal suo splendore.
Estasiante è il suo bagliore.
Magica la notte,
vorrei non avesse mai fine.
Sogno ad occhi aperti,
viaggio con la mente...
Ipnotizzami, oh luna,
fammi per un attimo
le mie pene dimenticare...
Sognare, per sempre sognare...
per vivere senza più soffrire.
Il sonno come al solito
mi gira intorno
ma
non ha nessuna fretta
di
sedersi e raccontarmi
le
sue silenziose storie.
Curiosa tra le mie parole
e
con indifferenza
spia.
Lo sa
che scrivo di te.
Lo sa
che sei bella.
Lo sa
che sei mia
e
geloso
si volta
e
va via.
Lasciandomi qui
ad occhi aperti
a
sognare di te.
.
Meravigliosa amante mia.
La vita
che
stupendo temporale
i
giorni ci piovono addosso
qualcuno ci accarezza
altri
fanno male
la vita
che
dolce uragano
ci prende ci alza ci porta lontano
miscela i pensieri
al
colore del cuore
e
ci spinge ad amare
gioire
soffrire
la vita
che strana sorpresa
quando il tempo ti chiede
di
pagare il conto
ed
è
lì che ti accorgi
di non essere
pronto.
La mia sete
sei tu
sei miraggio d'amore
per un attimo solo
ti bevo
mi bevi
poi distanze
dolore.
La mia fame sei tu
l'acquolina
nel
primo pensiero
ti
mangio
mi mangi
ma non siamo mai sazi
davvero.
Il mio tempo d'amare
sei tu
questo tempo
che stordisce il cuore
ti amo
mi ami
ma una parte di noi
deve andare.
La mia vita
sei tu
sei risveglio di pura emozione
siamo noi
siamo qui
oltre ogni
ragione.
Amo le parole
quelle nude
senza
veli
ne
vestiti
senza ricamino
intorno.
Senza punti di partenza
che ricercano
un
ritorno.
È
indescrivibile
il
caldo che mi dona
questo sole di parole
che
allieta
ogni mio giorno.
Come sei bella amore mio
nascono
timidamente
dentro me queste
semplici parole
come
tiepido sole
che
si affaccia
dopo un temporale
mentre
l'anima
ubriaca d'emozione
ricerca
il
tuo splendido colore
accarezzo tra le labbra
e
bacio
queste
dolci parole
prima
che
volino via
e
raggiungano
il tuo
cuore.
Gira e rigira il dito nella ferita,
la piaga aperta che non si vuole far guarire,
si vuole solo dimenticare
per lasciare andare il tempo
che graffia e dà spintoni
ma almeno corre all'impazzata, sempre,
e questo rassicura.
Rassicura che ci sarà un domani, dopo questa notte,
e ci sarà un sorriso dopo questo pianto,
e riderò ancora e ancora fino a morire,
che i dolori e gli acciacchi si faranno sentire sempre un po',
ma qui si vive e si va avanti.
Ma se il sangue sarà perso
ed i miei sensi cadranno come queste foglie date al vento
ed io perderò l'equilibrio,
allora lì quando tutto sarà enorme e pieno di fatica
riuscirò a guardare quello che succede
e a trovare qualcosa con cui sfuggire,
ancora una volta,
dalla sconfitta?